IPOTESI DI UNA MANIPOLAZIONE GENETICA DI SATANA SU EVA E ADAMO

DA “EV.OG.– LIVELLO 3” - parte 6 - di Renzo Ronca - (19-6-14)-  (aggiornam.  12-10-19)

 

(segue)

Come dicevamo la volta scorsa, riteniamo che nell’Eden Lucifero o Satana o il “dio-serpente”, o comunque si chiami quella creatura ingannatrice che avvicinò Eva ed Adamo, cioè ai nostri progenitori, non si sia limitata solo a parlare loro, ma abbia indotto-introdotto un reale cambiamento, forse nel genoma umano, una modifica probabilmente “psico-fisica” estranea al programma originale creato da Dio, per es in quello che chiamiamo DNA umano.[1]

Dio creò l’uomo in modo perfetto, con un “piano” meraviglioso e lo mise in un ambiente riservato, distaccato; potremmo dire che lo mise in un “giardino santificato dalla Sua presenza”.

Nella prospettiva di Dio, l’uomo avrebbe avuto una “infanzia” sotto le Sue ali e sarebbe cresciuto gradatamente in questo rapporto di rispetto-dipendenza-amore fino ad entrare (quando maturo)  nell’eternità. L’eternità era dunque l’obiettivo finale della crescita umana.   Questo “piano” di Dio è inserito in ogni parte dell'uomo, come in un DNA , come un vero e proprio “programma” di crescita fisica, morale, spirituale.

All'uomo non era negato per sempre  l'albero della conoscenza del bene e del male, era semplicemente "pro-ibito" in quel momento, prematuramente.  Per capire meglio questo concetto riporto un approfondimento linguistico su base psicologica di T. Thass-Tienemann:

«L’”albero della conoscenza del bene e del male” è l’unico albero proibito in paradiso. Quest’albero era “in mezzo al giardino” e il comandamento diceva “Non ne mangiare; perché nel giorno che ne mangerai, per certo morrai” (Genesi 2:17). Interminabili son state le dispute teologiche, filosofiche e psicologiche che hanno tentato di mettere in chiaro il significato di queste parole. Noi cercheremo di accostarci a quest’antica controversia dal punto di vista dell’espressione verbale. I commentatori tradizionali di teologia e quelli di psicologia che hanno dato risalto all’indipendenza a all’individualismo (Otto Rank[2] , Erich Fromm[3]), commentando questo passo, hanno rilevato il motivo della disobbedienza. Secondo questa interpretazione il punto decisivo della narrazione è che il frutto era proibito. Sarebbe opportuno mettere in rilievo il fatto che il verbo pro-ibire deriva dal latino pro-hibeo, da pro-habeo, che significava propriamente ‘avere davanti, di fronte a’. Più esplicitamente, ciò significa che qualcuno ha qualcosa avanti il permesso di averlo, o che qualcuno ha qualcosa anche di fronte a qualcun altro che vi si oppone. Se il frutto è proibito, secondo le fantasie infantili, ciò può significare che esso è qualcosa che viene mangiato prematuramente, in anticipo ai giorni futuri»[4]

 

Tornando alla nostra simbologia, l’ingannatore affiancò la donna Eva e mostrandosi suo amico  riuscì a condizionare la sua volontà, “immettendo” nel suo essere (psicologico fisico o altro) un qualcosa di sé. Questo, dopo l’unione con Adamo rese di fatto ibrida[5] la creatura umana. Vi fu insomma un contatto estraneo con l’essere umano da poco creato. [6] 

Nell’Antico Testamento biblico è interessante il richiamo ad una legge divina che sembra ricordarci quanto a Dio non sia gradito mischiare “nature” diverse:

Levitico 19:19 (anche De 22:9-11) “Osserverete le mie leggi. Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due specie di semi, né porterai veste tessuta di due diverse materie.”

Il programma originario del Creatore trasmetteva all’uomo la Sua essenza, il Suo carattere, la direzione benefica della Sua creatività, proprio come un genitore trasmette ai figli i suoi geni caratteriali. Noi dunque siamo stati creati ad “immagine di Dio” a somiglianza di Lui, avendo in noi come dei geni, come dei semi, che poi sarebbero cresciuti producendo caratteri che avrebbero sempre più avuto la somiglianza a Dio nel pensare nel comportamento e nell’essere. Tutto questo in un crescere, espandersi, progredire fino all’eternità, in cui Dio ed uomo sarebbero stati più simili di quanto pensiamo.

Ma c’è stato questo “contatto” dei progenitori con l’Ingannatore, e questo ingannatore cercando di copiare l’atto creativo di Dio, ha finito per  trasferire in noi il suo “carattere”. Proviamo a ragionarci.

(continua)

 


 

[1]

In realtà sarebbe molto più del DNA umano: è la misteriosa radice della vita fisica e spirituale dell’uomo nel suo progredire o nel suo annullarsi. Nella nostra ignoranza medico-scientifica-spirituale, ci scusiamo se usiamo forse impropriamente questi termini presi in prestito, ma purtroppo ci mancano termini più adeguati. Del resto non si sa nemmeno se esistono terminologie serie e precise in argomenti o ipotesi di spiritualità cristiana di questa levatura.  Spero comunque che i concetti si possano capire al di là delle parole stesse.

 

[2]

Otto Rank, nato Otto Rosenfeld (Vienna, 22 aprile 1884 – New York, 31 ottobre 1939), è stato un filosofo e psicoanalista austriaco. Ampliò la teoria psicoanalitica alla ricerca delle applicazioni della psicoanalisi allo studio della leggenda, del mito, della letteratura e dell'arte. Nato a Czerningasse, Vienna, da una famiglia ebraica, terzogenito di Simon Rosenfeld e Karoline Fleischner, Otto Rank è stato uno dei più assidui assistenti e fedeli allievi di Sigmund Freud, che conobbe nel 1906.[…] (wikipedia)

 

[3]

Erich Seligmann Fromm (Francoforte sul Meno, 23 marzo 1900 – Muralto, 18 marzo 1980) è stato uno psicologo, sociologo, filosofo, psicoanalista ed accademico tedesco. Erich Fromm nacque a Francoforte sul Meno da una famiglia di religione ebraica molto osservante. Nel 1922 ottenne il dottorato in sociologia all'università di Heidelberg con una tesi dal titolo Sulla funzione sociologica della legge giudaica nella Diaspora. In seguito studiò psicologia all'Università di Monaco e all'Istituto di Psicoanalisi di Berlino, dove venne analizzato da Hans Sachs e dove seguì le lezioni di alcuni dei più famosi esponenti del movimento freudiano tra i quali Theodor Reik. Nel 1926 incominciò a esercitare la professione presso il sanatorio psicoanalitico di Heidelberg di Frieda Fromm-Reichmann che sposò il 16 giugno 1926 e da cui divorziò nel 1931. Nel 1930 divenne membro del famoso Istituto di ricerche sociali di Francoforte al quale era legato il gruppo di studiosi che diede vita alla cosiddetta scuola di Francoforte e nello stesso anno pubblicò la sua prima tesi sulla funzione delle religioni su una rivista edita da Freud, chiamata Imago.[…] (wikipedia)

 

[4]

Tratto da “La formazione subconscia del linguaggio” di Th. Thass-Tienemann – Ed. Astrolabio 1968

 

[5]

Ibrido è un individuo generato dall'incrocio di due organismi di specie diverse che differiscono per più caratteri […] (wikipedia)

 

[6]

Una recente scoperta scientifica molto interessante: pare che venga riscontrato un DNA non umano in un malato su due di leucemia mieloide, [pubblicata da "il Fatto quotidiano" il 17-11-2016 in http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/17/leucemia-mieloide-acuta-malattia-aliena-studio-italiano-dna-non-umano-in-un-malato-su-due/3200094/  notizia ripresa a sua volta dalla rivista scientifica Scientific Reports (Lo studio su Scientific Reports)] Anche se notizie come questa fanno correre la fantasia più sfrenata di molti ufologi, io direi comunque di rifletterci: forse in qs caso sono virus o batteri esterni all'uomo che causano il cancro, come suggeriscono i ricercatori che hanno fatto qs scoperta, tuttavia certo è che abbiamo comunque delle estraneità che in qualche modo vanno ad intaccare proprio le radici profonde del nostro essere. Tutta l'ipotesi che abbiamo fatto sopra dunque, e cioè di una possibile manipolazione genetica nei nostri progenitori, può anche accostarsi a certe corrispondenze reali.

 

 

 

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