Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LA SPERANZA IMMEDIATA DEL CRISTIANO

dal culto familiare del 20-12-15 di Renzo Ronca -h.17-  (Livello 2 su 5)

 

 

 

 

Ringraziamo il Signore per le sue benedizioni ed il suo aiuto nei momenti difficili di questa settimana [...]

Le volte precedenti abbiamo parlato di comportamenti. Ci siamo resi conto di quanto sia difficile agire in modo giusto senza la presenza dello Spirito Santo che ci rafforza continuamente e ci santifica. E’ facilissimo infatti che le preoccupazioni e le ansie, come del resto le sregolatezze fisiche e morali, possano portarci fuori strada. Vediamo oggi di riportare il timone sulla giusta rotta, ricordando il centro delle aspettative del cristiano: il prossimo ritorno di Gesù nel Suo regno. Leggiamo e commentiamo il seguente passo:

 

Luca 17:20-37

20 Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: 21 "Eccolo qui", o "eccolo là"; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi». 22 Disse pure ai suoi discepoli: «Verranno giorni che desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, e non lo vedrete. 23 E vi si dirà: "Eccolo là", o "eccolo qui". Non andate, e non li seguite; 24 perché com'è il lampo che balenando risplende da una estremità all'altra del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima bisogna che egli soffra molte cose, e sia respinto da questa generazione. 26 Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. 27 Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. 28 Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; 29 ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 30 Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato. 31 In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così pure chi sarà nei campi non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà. 34 Io vi dico: in quella notte, due saranno in un letto; l'uno sarà preso, e l'altro lasciato. 35 Due donne macineranno assieme; l'una sarà presa e l'altra lasciata. 36 [Due uomini saranno nei campi; l'uno sarà preso e l'altro lasciato.]» 37 I discepoli risposero: «Dove sarà, Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là pure si raduneranno le aquile».

 

Quando Gesù dice “il regno di Dio è in mezzo a voi”(21) è da intendersi “alla vostra portata, potete comprenderlo e cominciare a vederlo da me e dalle mie opere”. Quando dice: “«Verranno giorni che desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, e non lo vedrete” (22) si riferisce a se stesso, come se dicesse ai discepoli: “verranno giorni in cui desidererete vedermi ma non ci sarò” e accenna alla sua passione fino alla croce (v.25 - che i discepoli capirono molto tempo dopo, a fatti avvenuti).

Gesù mette in evidenza poi l’imprevedibilità dell’avvento”(24ecc).

Anche noi capiamo le cose nella loro profondità un poco alla volta. Le parole di Gesù si riferiscono dunque a fatti diversi:

-il suo presente storico che stava vivendo in quel momento,

-il suo futuro prossimo cioè la crocifissione,

-il rapimento dei credenti prima dell’istaurazione completa del regno sulla terra,

-il ritorno vero e proprio con angeli e Chiesa precedentemente rapita,

-il fatto che vi sarebbero stati falsi avvisi e false indicazioni sull’avvento,

 

Il periodo di tempo che intercorre dal primo avvento di Gesù duemila anni fa al Suo ritorno quando sarà, è da intendersi “l’ultima generazione” degli uomini.

 

L’imprevedibilità è importante da capire.

 

Sia il ritorno di Gesù con la Chiesa (cioè tutti i credenti precedentemente rapiti) e sia il rapimento non hanno date precise.

Questo ha una sua logica perché se l’uomo sapesse giorno ed ora rimanderebbe sempre la conversione all’ultimo minuto “tanto c’è tempo, fammi divertire fino a che posso” direbbe. E quindi la conversione non sarebbe più per fede, ma sarebbe solo per paura, per scampare alla condanna. Il fatto di non sapere quando invece ritornerà il Signore ci fa stare in stato di vigilanza.

 

Tuttavia anche se non hanno date precise c’è una differenza tra ritorno vero e proprio e rapimento:

nel primo caso (ritorno di Gesù con la Chiesa) Gesù ci ha fornito diversi elementi che seppure non specificano la data indicano una certa maturazione dei tempi permette comunque di identificarne la prossimità dell’arrivo [1]

nel secondo caso, cioè il rapimento, c’è una totale imprevedibilità. Avverrà all’improvviso, quando nessuno se lo aspetta, in un attimo.

 

Gli esempi di Noè e di Lot, a mio parere, lasciano uno spiraglio interessante: Noè e Lot furono avvisati. E’ probabile, ed io lo credo, che come furono avvisati loro prima del diluvio e prima della distruzione di Sodoma e Gomorra, saranno anche avvisati alcuni tra quei credenti che il Signore rapirà prima dei bruttissimi periodi che si dovranno verificare sulla terra.

 

Altra considerazione importante è che per amore di Lot e per amore di Noè la salvezza fu estesa anche alle loro famiglie. Questo ci deve dare una grande consolazione e speranza anche per quelli nella nostra famiglia che magari non sono proprio perfetti. Dio, per amore nostro, ha intenzione di salvare anche le nostre famiglie. A patto ovviamente che quelli della famiglia ci seguano e non “si voltino indietro” a desiderare le cose del mondo destinate alla perdizione, come fece la moglie di Lot.

 

CONCLUSIONE: se un cristiano non mette al centro delle sue aspettative le promesse del Signore allora cosa mette? Ora l’avvento prossimo che ci riguarda è la promessa del rapimento dei credenti (i quali poi, assieme a Gesù, torneranno a governare la Terra quando si instaurerà il millennio).

Questo evento è così imprevedibile e importante che a suo confronto tutte le altre cose sono relative e misere. Non tutte le chiese cristiane ci credono e quelle che ci credono non  lo predicano. Noi stessi lo dimentichiamo troppo spesso e siamo invece sopraffatti da paure ansie preoccupazioni, oltre che da sregolatezze di vario genere (come l’eccessivo mangiare e bere in questo periodo festivo).

Ogni tanto dunque riazzeriamo le priorità: Il Signore sta per rapire la Sua famiglia-Chiesa e tra questi amiamo pensare di essere anche noi credenti. Dunque qualsiasi preoccupazione si presentasse cerchiamo di ridimensionarla dandole uno spazio relativamente piccolo. Per quanto ne sappiamo infatti il rapimento potrebbe avvenire anche adesso. E credo ci convenga farci trovare pronti.  Lode a Dio.

 

 

[1] Nel “sermone profetico” di Gesù ad es in Marco 13, vediamo all’inizio una certa progressione di fatti spiacevoli sulla terra come le doglie della partoriente (Mar 13:1-13) e poi la grande tribolazione vera e propria (Mar 13:14-23), che precederà il ritorno vero e proprio (Mar 13:24-31)

 

 

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