Un angelo indica il cielo ai discepoli

“….circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui…” (2 Tess 2:1)

Paolo in questo passo, con “venuta” (parousias = “presenza”) di Gesù e l’incontro con Lui si riferisce al rapimento dei credenti. (1)

Nella lettera precedente l’apostolo aveva già accennato a questo evento (1 Tess 1:10; 4:13-17)  ed ora lo approfondisce.

“…vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente.” (2 Tess 2:2)

L’apostolo, venuto a conoscenza di una falsa lettera –fatta passare per sua- in cui alcuni dichiaravano il ritorno del Signore  come fosse già avvenuto, chiarisce subito una differenza fondamentale usando due terminologie diverse:

a)La “venuta del Signore e l’incontro con Lui”m, come abbiamo già visto, inteso come rapimento dei credenti che incontrano Gesù nel cielo: “poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore”. (1Tessalonicesi 4:17)

  1. b)e il “Giorno del Signore” in cui Gesù come Re potente scende con la Sua Chiesa prima del millennio in uno scenario drammatico (Harmaghedon).

Chiarita la differenza importantissima tra rapimento e “giorno del Signore”, l’apostolo passa immediatamente ad elencare tre fatti importanti che devono precedere la venuta sulla terra del Signore con la Sua Chiesa: 1) L’apostasia; 2) il mistero dell’empietà; 3) la manifestazione dell’uomo del peccato (non necessariamente in questo ordine).

“3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, , 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.” (2 Tess 2:3-4)

“6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta” (2 Tess 2:6-8)

 (CONTINUA SULL'ARTICOLO 142)


 

NOTE  

(1)I contenuti di questo studio vengono tratti principalmente dal Commentario “Investigare le Scritture NT” di Walwoord e Zuck, salvo diversa indicazione.

CORRELAZIONI

Schema ultimi tempi - https://www.ilritorno.it/ULTIMI-TEMPI/schema_dettag_UT.htm

 

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