AMORE CHE ABBIAMO DATO E CHE ABBIAMO RICEVUTO… DOVE SARA’ FINITO? - di Alberto - 7-11-19

 

 

 

Quando un fuoco brucia diffonde il suo calore ovunque. I rami grandi e i rami piccoli che ardono non sanno pensare, si consumano fino a che di loro non rimane che cenere.

Ad una certa età è difficile trattenere i ricordi…  Amore dato, amore ricevuto… Che resta? Possibile che sia solo cenere? 

Io non posso, non voglio crederlo. Non c’è stata solo passione d’amore, c’è stato anche amore, quello vero.

Possibili amori grandi che non hanno vissuto.... oppure amori che hanno tentato di sollevarsi ma che si sono spenti.

Era tutto qui l’amore per una vita che volevo condividere, l’amore che cercavo in cui credevo?

Se mi guardo attorno vedo cenere tiepida. Non è morta, non è viva.

Ma dove sono andati quei pianti e quelle felicità con cui il mio cuore si è ferito e si è illuso tante volte?

Sono convinto che ci sia un luogo per loro.

L’Amore trascende l’uomo, lo oltrepassa, lo trafigge… l’Amore non è l’uomo, ma passa attraverso l’uomo e produce sempre dei frutti sublimi inafferrabili, malgrado l’uomo voglia disperatamente trattenerlo.

Pensiamo di possedere chi ci vive accanto ma è solo il transito di un dono unico che riempie una coppa d’oro e lascia il suo sapore per sempre.

Ci deve essere un posto dove l’amore che hai dato tante volte si è andato a fermare, una specie di contenitore dell’amore.

Anche l’amore che hai ricevuto tante volte, senza nemmeno badarci, anche quello lì non è andato perduto, è dentro quel calice.

E quel calice dov’è?

E’ forse nella memoria di Dio.

“Il mio diletto è per me un mazzo di fiori di alcanna nelle vigne di En-ghedi”  dice il Cantico.[1]

Lì ci sono fiori variopinti raccolti con cura, uno ad uno... nomi di donna nomi di uomini... sono i loro cuori che diffondono il loro inebriante profumo nella nostra stanza preparata nel cielo.


 

[1] Cantico dei Cantici 1:14 – Vers N.D.

 

 

----------------

 Indice immagini & parole  -  Home -

Potete inviare a mispic2@libero.it  specificando: "Immagini e parole"