SIAMO SICURI CHE SONO UOMINI COME NOI?

Perversione e violenza scioccante, possibile? Perché? Un consiglio per il cristiano: vigilanza evitando di "cadere dentro" la morbosità dei fatti per non essere presi dal meccanismo.  - 

- di Renzo Ronca 20-10-11

 

 

Una nostra lettrice, denunciando la  violenza e la perversione che si usa fare anche contro gli animali, ci ha mandato il link corrispondente, fatto di contenuti ed immagini fin troppo esplicite che potrebbero anche sconvolgere le persone sensibili (non era necessario mandarle e contemplarle). La lettrice un po’ scioccata  si fa una domanda comprensibile: “Siamo sicuri che apparteniamo tutti alla stessa razza e che siamo usciti tutti dalle mani di Dio?” e cerca di sviscerare questa cosa.

 Vorrei dare due risposte alla nostra amica, una scherzosa ed una seria:

 Risposta scherzosa: A che ora esattamente sei scesa da Marte stamattina? Il male purtroppo esiste da moltissimo tempo ed ha forme orribili, non solo sugli animali (ci sono reportage di atrocità continue). Non ci meravigliamo come se quel fatto fosse l’unico. Cerchiamo invece di ragionarci.  :-)

 

Risposta seria:

1)Vigilanza protettiva - Grande attenzione ad avvicinarsi al peccato nelle sue varie forme perché “contagia” in tanti modi. L’orrido, il violento, il perverso, sono componenti dell’ombra scura animalesca che tutti abbiamo. E’ vero che siamo stati creati tutti da Dio, ma è anche vero che discendiamo anche da Caino. “Il peccato” è un termine che se non ci riflettiamo e non gli diamo il suo valore, potrebbe anche non significare nulla rimanendo un concetto generico. Semplificando al massimo, se lo intendiamo come “allontanamento da Dio”, allora ci accorgiamo che è un movimento, agisce progressivamente, come   “un divenire”. Infatti come c’è la santificazione che è un divenire per chi si avvicina sempre più a Dio nella consacrazione, c’è pure una trasformazione dell’essere che è gestita dal peccato, ovvero dal progressivo allontanamento dalle sorgenti della Vita, ovvero dalla guida/protezione dello Spirito Santo (che molti non hanno affatto ricercato/ricevuto pur essendo credenti).

La nostra mente, la nostra parte umana di cui si occupa la mente, quella legata alle emozioni con cui agisce-reagisce, è molto delicata. E’ fortunata la nostra lettrice ad essere rimasta ancora scioccata, vuol dire che in lei non c’è stata ancora l’assuefazione alla perversione dei nostri tempi. Tuttavia, facciamo un esempio: se lei trovasse domani una cosa analoga su un altro sito e l’andasse a leggere nei particolari così come ha fatto con questo, quanto resterebbe scioccata? Più o meno della prima volta? Io penso un poco di meno perché sarebbe più “preparata” in base alla esperienza precedente. Ma questa “preparazione alla perversione” sulla base dell’esperienza del "già visto", tanto da rimanerci sempre meno sorpresi, è bene o male? Secondo me è un male perché ogni esperienza (la vicinanza eccessiva è indirettamente esperienza) introduce nel nostro cuore una parte di quanto si è sperimentato. Quasi per osmosi.[1]

 

Ci avviciniamo cioè per assurdo al vecchio proverbio “chi va con lo zoppo….”. Attenzione non dico che la nostra amica diventerebbe perversa, ci mancherebbe! Dico solo in senso lato che l’abitudine anche involontaria al peccato, la vicinanza di ciò che è perverso e violento, ci renderà sempre meno sensibili e ci scandalizzeremo sempre meno. Finiremo cioè quasi per considerare “normale” l’uso di certe pratiche, e di certi contenuti. L’azione di Satana non è solo quella di attrarti direttamente verso il peccato, ma paradossalmente anche quella di portarti il peccato in casa, mostrandotelo in continuazione (magari dicendo che orrore che orrore!), tanto da “inquinarti” in qualche modo la coscienza, senza che tu te ne accorga.

 

2) Rapida improvvisa caduta negli ultimi tempi Avvicinandoci agli ultimi tempi saremo sorpresi di una improvvisa crescita  del peccato che poi si manifesterà come una cascata improvvisa di fatti drammatici che ci sorprenderanno. Per capire questo fenomeno particolare occorre seguire un breve ragionamento: continuiamo qui ad immaginare il peccato come il progressivo allontanamento da Dio. Pensiamo a noi stesi invece come ad un vaso in cui la coscienza (fisica) trasmette le sensazioni del corpo. Sappiamo come creature spirituali di avere in noi stessi la potenzialità di un’altra coscienza, quella attivata dallo Spirito di Dio che ci permette di essere creature “nate di nuovo”. E’ proprio la vicinanza a Dio che permette a questa seconda coscienza (quella di che ci fa sentire figli di Dio) di rivelarsi e di progredire. E’ logico, per quanto detto, che se ci allontaniamo da Dio questa seconda coscienza “funzionerà” sempre meno. Questo allontanamento, questo progressivo spegnimento della coscienza di Dio però, non sarà da noi avvertito facilmente, perché mentre diminuirà la comunione con Dio, dall’altra parte aumenterà la percezione dei sensi, provocando emozioni sempre nuove che ci riempiranno ogni giorno, dandoci così una parvenza di “vita piena”. Quale mancanza allora potremmo sentire in noi stessi vivendo una vita così piena di emozioni? Il meccanismo satanico è sottile, state attenti.

Per capire perché non lo capiamo subito e del perché lo capiremo quando sarà troppo tardi, dobbiamo pensare ancora a noi come a un recipiente che si può riempire di tutto. Immaginiamo allora che a riempirlo, a piccole gocce, non sia la Sapienza di Dio, ma il peccato sofisticato di Satana con la sua gestione delle emozioni violente e perverse (nel caso dell’esempio nostro). Adesso pensate a questo nostro recipiente come fosse lo stadio di calcio dell’esempio che abbiamo fatto l’altro giorno a proposito della crescita esponenziale.[2]  

 

Ebbene quando avverrà il pieno del nostro recipiente? Il pieno completo di peccato non è lineare ma esponenziale ed non ce ne accorgeremo se non alla fine in forma travolgente. E’ per questo che la nostra coscienza (se non è ben stretta a Dio) ora non se ne accorge!

 

Allora per vigilare abbiamo (noi credenti) una sola possibilità: non andare a sperimentare il mondo per vedere com’è fatto, ma fidarci di Dio, che il mondo lo ha creato, evitando, tenendo lontano quello che lui ci dice di evitare. Fidandoci senza sperimentare ogni volta da soli, significa (sempre per chi crede in Dio) non perdere tempo, saltare la prova dei sensi, evitare quello che ci potrebbe far del male, non perché lo abbiamo sperimentato, ma perché Dio (che lo sa prima di noi) ci ha già avvisato in tempo. Questa è la fede.

 

In conclusione cara lettrice, certi approfondimenti, certa “conoscenza” delle perversioni umane non ci fa bene e non fa bene nemmeno a te. Non occorre andare a vedere nei particolari a cosa può portare la depravazione, la perversione, ecc.  Appena vedi che l'argomento è "fuori tema" evitalo. Non far entrare in te certi contenuti, non è necessario. Potresti domani non rimanerci più turbata come adesso e sarebbe l’inizio della tua fine.

 


 

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[1]

Osmosi: In chimica fisica, fenomeno di diffusione tra due liquidi miscibili attraverso una membrana di separazione. […] In senso fig., influenza reciproca che persone, gruppi, elementi diversi esercitano l’uno sull’altro, soprattutto in quanto intervenga una reciproca compenetrazione di idee, atteggiamenti, esperienze e sim. (Treccani)

[2]

“Se voglio riempire un contenitore da mezzo litro aggiungendo due gocce d’acqua al minuto, posso prevedere che dopo quattro ore sarà pieno. Lo scenario cambia radicalmente quando al ‘più’ si sostituisce il segno ‘per’. Immaginate che lo stadio di San Siro sia una vasca: se lo voglio riempire con un contagocce magico che raddoppia (uso il segno ‘per’ due, invece di ‘più’ due) il numero di gocce ogni minuto, quanto tempo ci vorrà per riempirlo tutto? La risposta è lontana dalla nostra comprensione: bastano circa 49 minuti. La cosa ancora più difficile da digerire è che fino al minuto 42 la quantità di acqua sarà trascurabile e lo stadio sarà vuoto al 99%. Infatti, quando siamo all’1% di riempimento, con un raddoppio ogni minuto, bastano 7 minuti per andare oltre il 100%. Questa è la realtà esponenziale che stiamo vivendo oggi.”  (tabella inserita nel nostro CAMBIAMENTI STORICI RAPIDISSIMI IN FORMA ESPONENZIALE)