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Foto e voce nei "TG" - Semplici tecniche efficacissime per condizionarci Renzo Ronca - 11-7-10
Una nuova tecnica che vediamo in Italia da qualche settimana: dopo aver consolidato il controllo delle reti private e della maggior parte di quelle pubbliche, un leader importante del nostro governo, espertissimo delle tecniche delle comunicazione, usa far scorrere nelle prime pagine dei telegiornali (quando i telespettatori sono milioni e prestano il massimo dell’attenzione), per diversi minuti, foto di alcuni suoi primi piani (scelti con cura a tavolino da uno staff di esperti) mandando in sottofondo la sua voce educata, sicura, forte e rassicurante. In questa fase della nostra vita sociale e politica la foto è preferibile al filmato, il quale scorre e alla lunga (se non costellato di emozioni forti) te lo dimentichi, ma una foto che fissi per quasi un minuto ti rimane impressa. La permanenza dell’immagine in questione è calcolata perfettamente in modo da essere vista al massimo della sopportazione e viene sostituita con un'altra proprio un secondo prima che tu ti stanchi e possa distogliere lo sguardo. Poi se una voce studiata coi toni giusti, in grado di toccare e di interessare l’ascoltatore, “si incolla” all’immagine perfetta di primo piano, allora il gioco è fatto. La persona che sta in poltrona e segue la trasmissione, in certe condizioni (frutto di un lungo lavoro mediatico precedente) riceve una specie di “imprinting”;[1] ovvero immagine e voce si imprimono in modo durevole nella mente come un qualcosa di vero, buono, da seguire. E' molto probabile allora che l’ignaro teleascoltatore possa diventare vittima di un vero e proprio condizionamento mentale, che tenderà a fargli riconoscere e seguire quel personaggio e solo lui, come un bambino segue la madre o come un pulcino di oca segue la sua mamma-oca. Ovviamente non è che basti vedere foto e sentire voci in sottofondo perché questo avvenga, come accennavo prima si tratta di una delle varie fasi di un lungo lavoro mediatico iniziato già da anni e realizzato con innumerevoli altre tecniche. Magari qualche volte ne parleremo, così come per fare quattro chiacchiere tra amici, senza finalità politiche di nessun genere. Intanto non è male ricordare che questa sofisticata modalità (foto in continuazione con discorsi ripetuti in continuazione), è stata ampiamente usata in moltissimi regimi dittatoriali dove il culto della personalità del dittatore (amato, temuto, seguito) ha una funzione precisa nella tecnica del consenso. Il nostro consiglio cristiano è di evitare come sempre ogni sorta di condizionamento fisico, mentale, psicologico, mediatico, spirituale, da qualsiasi parte arrivi; infatti il Signore desidera che la nostra anima -corpo, mente, spirito- sia pulita, veramente libera, senza forzature di alcun genere. In questi casi dunque, quando vi accorgete o sospettate che qualcuno voglia suggestionarvi, non restate passivi davanti allo schermo, ricordate che avete un "magico" potere che nessuno potrà togliervi: il telecomando!
Per approfondire vedi anche i nostri scritti in MECCANISMI DI CONDIZIONAMENTO DEI MEDIA (pdf) Uscire dal condizionamento dei media (nostro indice html) Vai all'indice di "pensare... usa la testa!" - Home
[1] imprinting 〈ëmprìntiṅ〉 s. ingl. [propr. «impressione, stampa», der. di (to) imprint «stampare, imprimere»], usato in ital. al masch. – In etologia, particolare forma di apprendimento precoce, irreversibile o comunque durevole, di alcune specie animali, per il quale, per es., l’individuo, nelle primissime ore della vita, riconosce e segue i suoi genitori, oppure un loro surrogato, che può essere rappresentato da individui di altra specie o anche da oggetti inanimati, purché in movimento, che cadano per primi nel suo campo di osservazione (v. fig. a p. 812). Il termine è talvolta tradotto in ital. con impressione o, più raram., con conio. (Treccani)
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