Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

 

ACCOSTAMENTO NECESSARIO alla consultazione biblica profetica

 

“Espansione Spirituale Livello 2" cap.4

 

di Renzo Ronca - 27-12-10

 

 

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(segue)

Non è l’uomo da solo che trova Dio, ma è Dio che chiama l’uomo, rivelandosi in Cristo:

 

“Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo,…

 

Ed è sempre Lui, nel tramite dello Spirito Suo Santo che ci guiderà direttamente e ci perfezionerà stabilmente nel processo della santificazione:

 

….dopo che avrete sofferto[1] per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente.” (1 Pietro 5:10) 

 

La completezza di ciò che siamo e che saremo è nascosta in Dio:

 

Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è” (1 Giov 3:2)

 

Ma nell’attesa di essere con Lui rapiti[2], esercitando la fede nell’osservanza e meditazione della Bibbia, conosciamo già che dopo la resurrezione, lo Spirito di Dio è stato sparso su tutti gli uomini, portando loro dei doni:

 

Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini». (Efes 4:7-8)

 

È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; (Efes 4:11-13)

 

Per il bene allora della “Famiglia dei credenti”, cioè della Chiesa, che solo il Signore conosce nella sua interezza, noi dobbiamo studiarci di conoscere il nostro posto, di come siamo stati inseriti in questa Chiesa che amiamo servire. Cerchiamo se ci sono e quali sono allora i talenti, i doni che il Signore ci ha affidato perché portiamo frutto.

 

Abbiamo parlato la volta precedente del Concepimento e nascita del messaggio divino attraverso il simbolo”, vediamo di applicare adesso lo stesso discorso nel dono della consultazione biblica di tipo profetico.

 

Essendo l’argomento facilmente alterabile dall’avversario, è necessario riflettere bene e procedere senza fretta.

 

Prima di tutto ci vuole cautela e il massimo rispetto, perché stiamo parlando di una grande intimità spirituale tra l’anima e Dio, che può essere gradualmente concessa dal Signore, dopo/durante un processo di rinnovamento interiore o “nuova nascita”.

 

Mantenendo questo atteggiamento di fede e timor di Dio, chiediamoci: “come posso, oggi, consultare Te, mio Signore?”

 

Prima di Cristo il popolo di Dio andava dal profeta e per suo tramite consultava Dio, il Quale poteva respingere o accettare tali richieste.

 

Esempio di rifiuto:

1.”Il settimo anno, il decimo giorno del quinto mese, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il SIGNORE e si sedettero davanti a me”.

3.«Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Siete venuti per consultarmi? Com'è vero che io vivo, io non mi lascerò consultare da voi", dice il Signore, DIO.”

31.“quando, offrendo i vostri doni e facendo passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino a oggi con tutti i vostri idoli, dovrei forse lasciarmi consultare da voi, casa d'Israele? Com'è vero che io vivo", dice il Signore, DIO, "io non mi lascerò consultare da voi!”  (Ezechiele 20:1,3,31)

 

Esempio di accettazione:

“Poiché così parla il SIGNORE: "Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto per voi la mia buona parola facendovi tornare in questo luogo. Infatti io so i pensieri che medito per voi", dice il SIGNORE: "pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi", dice il SIGNORE. "Vi farò tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati", dice il SIGNORE; "vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare". (Geremia 29:10-14)

 

Con l’effusione dello Spirito Santo, tutti quelli che si convertono con cuore sincero, possono accedere alla grazia di Dio. Tutti noi, per i meriti di Cristo, nostro Sommo Sacerdote, possiamo ardire di presentarci davanti a Dio, senza che ci sia più la necessità che un sacerdote-uomo o un profeta-uomo lo faccia la posto nostro.

"Avverrà negli ultimi giorni"[3], dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona[4]; i vostri figli e le vostre figlie[5] profetizzeranno[6], i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni[7]. (Atti 2:17)

Tutti abbiamo bisogno di Dio dei Suoi consigli della Sua guida per vivere. Oggi possiamo accedere tutti a Lui direttamente.

Ma le cose semplici e grandi, proprio perché sono tali, in un mondo che il peccato ha reso tanto complicato, sono anche le più difficili da capire e realizzare.

Infatti perché, pur avendo la possibilità di consultare Dio, andiamo tutti a consultare i maghi, le cartomanti, i medium, gli spiriti dei santi morti? Questo oltre ad essere un peccato che offende Dio, è anche poco intelligente. Può una creatura saperne di più del Creatore?

Eppure è diffusissima oggi la pratica magica per conoscere il futuro. La gente spende cifre altissime per incatenarsi nella dipendenza di maghi (e spiriti) senza scrupoli che poi li soffocheranno.

Noi possiamo trovare Dio e possiamo ascoltare direttamente da Lui ciò che per noi è bene, senza andare da altri. Questo è un punto basilare.

 

Il problema adesso è come farlo senza cadere di nuovo nella magia.

 

Vorrei spiegarlo con un esempio preso dalla Scrittura:

 

“Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all'angelo.  L'angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici»”

“Poi l'angelo del SIGNORE fece a Giosuè questo solenne ammonimento: «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me.”   (Zaccaria  3:3-4; 6-7) 

 

Giosuè fu scelto ed ammesso nella casa di Dio, all’interno di essa, davanti agli angeli, solo dopo due importanti premesse: un cambiamento di vestiti e questa ammonizione solenne:SE tu cammini  nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato”. Questo è di fondamentale importanza e dobbiamo capirlo bene, altrimenti tutto sarà inutile. Commentiamo il passo rapportandolo a noi, oggi.

 

Giosuè era un sacerdote, il “Sommo sacerdote”, una figura importante nel rituale ebraico. Il Sommo sacerdote infatti era la prefigurazione simbolica del Cristo. Tale Sommo sacerdote era l’unico a cui era concesso, una volta l’anno, di entrare nel “Luogo santissimo” con spargimento del sangue dell’agnello. Con la morte e resurrezione del Cristo tutto questo si è per noi avverato, in quanto Gesù è entrato una volta per sempre nel Santuario vero, celeste. Egli è diventato il nostro vero “Sommo sacerdote”,  per difendere tutti noi davanti a Dio dalle accuse di Satana. Esattamente come Gesù, nella visione di Zaccaria, difendeva Giosuè dalle accuse di Satana (leggete tutto il passo in Zaccaria 3; e per le spiegazioni sul rituale ebraico vedete Ebrei nei capp. Da 5 a 9).

Ora tutte le leggi di Dio, una volta erano scritte fuori dall’uomo, su delle tavole; oggi invece con l’effusione dello Spirito Santo a chi ha creduto in Cristo Gesù, vengono scritte dentro i cuori; ed anche il rituale ebraico è scritto dentro i nostri cuori. Questo significa che l’uomo “nato di nuovo”[8] in Cristo, assomiglia a Giosuè. Infatti nessuno può accedere alla grazia di Dio senza prima la riconciliazione con il Padre per i meriti di Gesù.[9]

Come Giosuè, tutti noi siamo “sacerdoti”[10], resi sacri, portati a nuova vita “con cambio di vestiti”. Questo significa che tutti siamo sotto peccato, come lo era Giosuè, ma per il sangue sparso da Gesù che ha offerto se stesso, noi tutti possiamo avere vestiti nuovi, puliti, senza più peccato. Vale a dire che la nostra persona, la nostra personalità viene a cambiare. Il cambiamento sostanziale è che adesso, per i meriti di Cristo, possiamo essere accolti nella casa del Padre. All’interno della casa del Padre, tra le creature spirituali che già sono accanto a Lui: “..io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me”. Questo è un dono di una portata immensa di cui non ci rendiamo conto a sufficienza.

Infatti gli israeliti che continuano a rendere il culto a Dio tramite i sacerdoti non hano ancora conosciuto Cristo.

Ma noi che critichiamo loro per questa mancanza di riconoscimento del nostro Signore Gesù, che facciamo di diverso da loro, quando mettiamo le nostre anime nelle mani di un prete o di un pastore, senza rivolgerci al Padre in nome di Cristo?

A che serve il sacrificio di Gesù se poi noi viviamo tenendone conto teoricamente, ma senza viverlo nella nostra vita direttamente?

Gesù ti chiama per nome come chiamò Giosuè per nome. Non parla a masse anonime di persone senza nome, parla a te! Tu è con Lui che puoi scoprire la nuova vita, non nell’osservanza piatta e passiva dei culti della domenica.

Infatti il cambiamento di abito di Giosuè, da solo, non è stato sufficiente. Come abbiamo visto, c’è stata una ammonizione solenne da parte del Signore: :SE tu cammini  nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato”.

Infatti se una persona “nasce di nuovo” ma poi non cammina nelle vie del Signore e non è obbediente alla Sua Parola, non può avere libero accesso alla Sua casa.

Se siamo “sacerdoti” infatti dobbiamo poter offrire i nostri sacrifici di lode e adorazione; dobbiamo essere in Cristo consacrati per assomigliargli sempre più; meditare ogni giorno la Sua parola, “osservarla” da dentro per assorbirla e viverla nel cuore prima che nelle azioni, in modo che le azioni derivino non da una legge esterna, ma da un impulsi interiore[11]

 

Senza tutto questo non potremo entrare nella casa di Dio, nella Sua intimità spirituale. Questo significa che non potremo portare i frutti dello Spirito, né esercitare i Suoi doni. Quindi, senza tutto questo non esisterebbe nemmeno il dono del discernimento e della profezia.

 

Ecco perché è tanto difficile accostarsi alla consultazione biblica profetica se prima non siamo in comunione con Dio. La comunione non è un andare a messa e prendere l’ostia o alla santa cena e prendere il pane, non è nemmeno un concetto teorico, ma un insieme di pienezza spirituale operata da Dio, mantenuta dalla nostre volontà ed obbedienza umile alla Parola scritta, che ha permesso un cambiamento, che si è manifestato e si manifesta in atti a Dio graditi.

 

Senza la volontà di essere così, sarebbe inutile andare avanti  nel tentativo di capire le risposte di Dio alle nostre preghiere.


 

[1] Non spaventiamoci da questa sofferenza annunciata. Vi è ad esempio un tipo di sofferenza “buona” che rientra tra i frutti dello Spirito Santo, quella che viene tradotta con “pazienza” in Gal 5:22, che è la capacità di sopportazione del quotidiano, del prossimo, per amore.

[2] 1Tessalonicesi 4:17 - poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.

 [3] Gli ultimi giorni è espressione frequentissima dell'A. T. per indicare la venuta del Messia Isaia 2:2; Michea 4:1; nel Nuovo, indica la dispensazione dello Spirito Santo, che incomincia con la Pentecoste. Il Bengel dice: "Tutti i giorni del Nuovo Patto sono "gli ultimi giorni"; e questi "ultimi giorni" sono già di molto avanzati". (Commentario esegetico-pratico sui Fatti degli Apostoli del Prof. Enrico Bosio)

[4]Sopra ogni persona”: È l'universalità della promessa; la promessa non è per pochi; è per tutti i credenti. (Commentario esegetico-pratico sui Fatti degli Apostoli del Prof. Enrico Bosio)

[5] “Vostri figli e vostre figlie” Non più sui sacerdoti soltanto; non più soltanto sui profeti specialmente scelti da Dio per una, missione speciale; non più sugli uomini esclusivamente; ma sugli uomini e sulle donne. È vero che anche nell'A. T. si hanno casi di donne che hanno ricevuto lo Spirito: Miriam Esodo 15:20, Deborah Giudici 4:4, Hulda 2Re 22:14; ma quello che là era la eccezione, qui diventa la regola; quello che là era fenomeno transitorio, qui diventa fatto permanente. (Commentario esegetico-pratico sui Fatti degli Apostoli del Prof. Enrico Bosio)

[6] “Profetizzeranno” Profeta nel senso vero, comprensivo, completo della parola non è soltanto chi annunzia l'avvenire, ma e chi, ispirato dallo Spirito Santo, esorta al ravvedimento il deviato, consola l'afflitto, insegna ai peccatori la via della vita, e, dallo studio del presente, assorge ad una profonda e sicura intuizione dell'avvenire. (Commentario esegetico-pratico sui Fatti degli Apostoli del Prof. Enrico Bosio)

[7] “I vostri giovani vedranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.” Profezie, visioni, sogni sono i tre modi principali, coi quali, nell'A. T., lo Spirito Santo rivela agli umani il pensiero o la volontà dell'Eterno. Vedi per le visioni: 1Samuele 9:9,11, 18:19; 2Samuele 24:11; 29:29; Daniele 2:28; 7:1-2,15; 8:2; Ezechiele 1:1; 8:3; 11:24, ecc. Per i sogni: Genesi 20:3; 31:11, 24; 37:5; 40:5; 41:1-7; 1Re 5; Daniele 2:3; 7:1 ecc. (Commentario esegetico-pratico sui Fatti degli Apostoli del Prof. Enrico Bosio)

[8] Giov 3:3 Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito».

[9] Rom 5:1Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,”

Atti 4:10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno […] 12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

[10] 1Pietro 2:5 - anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.

[11] Come aiuto e meditazione a quanto stiamo dicendo, è bene ad esempio leggere con cura tutto il cap.12 di Romani

 

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