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La
verità: un insegnamento “in movimento”
Scrittura e spiritualità
di Renzo
Ronca (segue)
Molti dicono: “Lo Spirito Santo mi ha detto
questo, dunque questa è la verità”:
questo modo di rendere umanamente assoluto un concetto spirituale in
cui crediamo è un errore molto comune da uomini di tutti i generi, di tutte
le chiese e di tutte le stature: sia dal papa, che dal comune credente
evangelico, quando essi pretendono di imporre ad altri quello che loro credono
essere l’unica verità. Infatti,
primo: la verità
non si impone mai, ma eventualmente viene rivelata da Dio all’uomo. Gli
uomini possono predisporre altri uomini ad incontrare la “Verità” fatta
uomo in Cristo; ma mai dare proprie verità;
secondo: la
verità non è un campo recintato e circoscritto per sempre, come un dogma, ma
un insegnamento mobile, che si deve poter espandere, perché questa è
la natura dello Spirito di Dio;[1]
terzo: se
accettiamo la Bibbia come espressione veritiera, allora la verità, come
abbiamo visto, è l’insieme di tanti insegnamenti rapportati alla nostra
maturità; ed ogni insegnamento deve essere “in linea” sempre con tutti
gli altri contenuti nella Scrittura.
Più che parlare di verità assoluta per tutti dunque, sarebbe bene
comprendere che lo Spirito di Dio ci illumina la strada con rivelazioni
individuali piccole e grandi, che poi si devono poter inserire
correttamente nel contesto biblico per l’edificazione della Chiesa. A volte tali verità rivelate possono essere molto grandi ed avere un significato per il mondo intero, come la rivelazione che ebbe Lutero sulla salvezza per grazia; tuttavia prendere anche un’affermazione di questa portata per farne l’unica verità per tutti, senza un contesto più ampio biblico, comporta dei rischi.[2] Non a caso, come in altra occasione avemmo modo di accennare, lo Spirito Santo ci fa trovare nel canone biblico sia gli scritti paolini, sia gli scritti di Giacomo, che tra loro sembrano in apparente contrasto, ma che invece danno un giusto equilibrio all’insieme. Le Scritture, se ci vengono lette dal Maestro Spirito Santo, sono insomma il timone del nostro camminare; a volte ci spingeranno verso destra (quando siamo sbilanciati a sinistra) e a volte verso sinistra (quando siamo sbilanciati a destra). Vediamo a questo proposito uno schemino semplificativo:
Nella fig.1
c’è un omino che cammina. Se è un credente, dove va?
Fig.2:
Egli come tutti noi cerca il giusto comportamento gradito al Signore.
Così abbiamo disegnato una “linea ideale del giusto comportamento”
la vedete tratteggiata.
Fig.3:
Sappiamo
che nel mondo vi sono tendenze contrarie agli insegnamenti di Dio. Abbiamo schematizzato nella curva verso sinistra la
possibile tendenza dell’uomo ad allontanarsi dalla volontà di Dio.
Fig.4:
Vediamo come la giusta meditazione biblica, se fatta bene,
ascoltando lo Spirito Santo, interviene e neutralizza la tendenza al peccato
(curva a sinistra che diviene tratteggiata) e tende a controbilanciarla con
una spinta contraria (linea obliqua verso destra).
Fig.5: Ecco allora che la risultante delle due forze (quella di sinistra verso il peccato e quella obliqua verso destra secondo la grazia di Dio) è appunto una linea dritta di comportamento. Una strada non facile, ma equilibrata dallo Spirito di Dio secondo le capacità del singolo uomo, le sue esigenze e i fatti che gli si presentano.
In pratica la forza indotta nell’uomo dallo Spirito di Dio, che
scaturisce da una buona meditazione biblica, non è mai inferiore alla
forza della devianza (tentazione), ma sempre più grande perché “Nessuna
tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non
permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi
darà anche la via d'uscirne, affinché la possiate sopportare.”[3]
Che l’opera dello Spirito di Dio attraverso la meditazione biblica
agisca in maniera completamente differente per ciascuno di noi lo sanno bene i
pastori più saggi, i quali cercheranno di non imporre mai regole standard e
comportamentali uguali per tutti. Vediamo infatti nella pratica cosa potrebbe
suggerire lo Spirito Santo nella lettura biblica, dove potrebbe far soffermare
la nostra attenzione….
Nella fig.6
vediamo come un’esagerata tendenza al legalismo, al giudizio, alla
divisione, alla chiusura (freccia a sinistra) venga combattuta e vinta da un
intervento dello Spirito di Dio che porta all’attenzione dell’uomo frasi
che mettono in risalto parole di tolleranza, apertura spirituale,
libertà.
Nella fig.7 al contrario vediamo come una errata tendenza al liberalismo, al permissivismo, alla superficialità del tipo “ogni esperienza mi è lecita”, viene contrastata da un’azione spirituale che metterà in risalto nel cuore dell’uomo in questione parole di severità, ridimensionamento, ed osservanza delle regole.
(continua al prossimo
numero)
[1]
“Io sono la verità” dice Gesù in Giov. 14:6. La verità dunque come
una Persona. Lo Spirito Santo
che scruta ogni profondità di Dio (1 Cor.2:10) ci rivelerà il Cristo (Ma
quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo
Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me -Giov.
15:26). Tale rivelazione non è un atto mentale raggiungibile da una
disciplina o da uno studio, ma la progressiva conoscenza, per esperienza,
del Cristo che si espande in noi. In pratica è un insegnamento mobile, in
crescita, del “carattere di Dio” che si apre a noi mentre noi ci apriamo
a Lui; quello che noi chiamiamo “cammino di espansione spirituale” o di
progressiva crescita nella consacrazione personale. [2] Molti credenti esasperando il concetto della salvezza per grazia, potrebbero sentirsi “troppo sicuri” della salvezza e potrebbero escludere completamente l’interesse per le opere, dicendo: “tanto siamo già salvati”; in questo modo potrebbero anche cadere nella pigrizia o nella tolleranza eccessiva di cose mondane. [3] 1Corinzi 10:13
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