PASQUA IN RELAZIONE AL RITORNO DEL SIGNORE - di RR 24-3-20

 

 

Personalmente sono convinto che la Pasqua abbia una relazione molto stretta con il ritorno del Signore, sia per quanto riguarda il secondo avvento di Gesù Cristo fisicamente sulla terra e sia per quanto riguarda il rapimento (è anche per questo motivo che soprattutto  all’inizio della primavera guardo sempre le rondini quando arrivano, perché penso che simboleggino l’arrivo degli angeli a rapire i credenti).

 

Che il rapimento poi avvenga adesso o tra qualche anno, solo il Padre lo sa. Noi credenti, ad ogni modo, come Chiesa-Sposa-di-Cristo sappiamo che dobbiamo essere sempre pronti, come la promessa sposa attendeva lo sposo nel rituale ebraico.[1]

 

Nelle chiese evangeliche si pratica la “Santa cena”, che rappresenta sia il ricordo della morte di Gesù che il Suo ritorno. Lo stesso Gesù attraverso la “Santa cena” indica gli eventi escatologici: Matteo 26:29 "Io vi dico che d'ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio"

L’apostolo Paolo ripete ed è ancora più esplicito: 1Corinzi 11:26 "Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga".

 

Dunque non ci distraiamo, nemmeno se attorno a noi i tempi non sono buoni e siamo preoccupati per malattie o guerre o terremoti, ma continuiamo a ricordare il ritorno di Gesù, che è la speranza più grande per il cristiano in base alle Sue promesse: “E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giovanni 14:3)

 

Per una riflessione storica sul nome “Pasqua” e sul significato che potrebbe avere per noi il concetto di lievito e pane azzimo, riporto qualche notizia utile trovata in internet:

 

LA PASQUA EBRAICA 2020 (per gli Ebrei è l’anno 5780) va dalla sera dell’8 aprile alla sera del 16 aprile.

 

«E’ scritto: “Per sette giorni mangerete pane azzimo, ma prima che giunga il primo giorno toglierete dalle vostre case ogni lievito; osserverete quindi questo giorno in tutte le vostre generazioni” (Es 12: 15-17). […]

           Evidentemente l’antica civiltà ebraica aveva un certo rifiuto per il lievito forse perché, essendo il risultato della fermentazione di un impasto di farina, gli faceva perdere le caratteristiche di un alimento puro, trasformandolo in cibo impuro: esso assume perciò nella concezione ebraica il simbolo di quel che non deve essere, in pratica simbolo del male. Interessante a questo proposito notare l’attinenza fra i nomi hametz, “cibo lievitato”, e hamas, “violenza”, quindi ingiustizia e immoralità. Il far scomparire dalla casa ogni genere di cibo lievitato va quindi interpretato anche come un invito a sgomberare il nostro animo da ogni tipo di hametz, o di hamas, da ogni residuo di odio, di rancore, di violenza, di corruzione, per presentarsi liberi e puri dinanzi al Signore, degni pertanto di offrire il zevach pesach, il “sacrificio pasquale”. […]

           Perché il termine “Pesach” viene tradotto con “Pasqua”

Pesach deriva del verbo ebraico Pasoah che significa “passare oltre”, e si riferisce all’episodio terrificante in cui l’angelo della morte, durante la notte della decima piaga, si fermò nelle case degli egiziani colpendone tutti i primogeniti, ma pasach, “passò oltre”, le case degli ebrei sugli stipiti delle quali, in segno di riconoscimento, era stato spruzzato del sangue dell’agnello sacrificale. Verso il VI secolo prima dell’Era Cristiana, in tutto il mondo mediorientale si diffuse una nuova lingua, l’aramaico. Molti fra gli stessi ebrei adottarono l’aramaico come lingua corrente, e in aramaico il termine Pesach è tradotto con Pascha. L’attinenza fra le due parole, Pascha e Pasqua, è evidente. […]»[2]

 


 


[1] Può essere utile la ns paginetta COSA È IL “RAPIMENTO DELLA CHIESA”? - di Renzo Ronca – Altri approfondimenti sono nel nostro sito, per esempio tra i DOSSIER, nella sezione ULTIMI TEMPI.

 

[2] Tratto dal sito della Comunità Ebraica di Bologna in  https://www.comunitaebraicabologna.it/it/festivita/pesach/79-pesach-5780-9-16-aprile-2020

 

 

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