ANTICRISTO - Ap 13:1-10 – PARTE 50 - di RR - 10-3-20

 

 

 

(segue)

LE CONTRADDIZIONI DEGLI STUDIOSI DA TENERE PRESENTE

In questa parte l’Apocalisse ci presenta due personaggi molto importanti, quelli che chiamiamo Anticristo e Falso profeta.

Prima di avvicinarci allo scritto nel tentativo di identificarli, dobbiamo premettere un certo meccanismo da tenere sempre presente: Ci siamo ormai resi conto di quanto subdola e crescente sia l’attività dell’ingannatore (Satana) contro l’uomo in genere ed il credente in particolare. Infatti abbiamo visto che il suo sforzo maggiore è attualmente contro le chiese nel tentativo spesso vincente di farle apostatare, o per lo meno di farle confondere, usando tutti i mezzi.

Uno di questi mezzi (molto sottile) sta nel complicare le interpretazioni scritturali degli studiosi. In questo periodo in cui sto raccogliendo diverso materiale per capire meglio l’Apocalisse, me ne rendo conto sempre d più. Non tutti gli studiosi, gli esegeti, i teologi, gli insegnanti della Bibbia sono persone “nate di nuovo”, ovvero non tutti sono in linea con lo Spirito di Dio. Spesso sono persone preparare e intelligenti, ma che parlano delle cose di Dio come gli entomologi, cioè gli studiosi degli insetti, parlano delle farfalle morte, quelle attaccate con uno spillo dentro una teca di vetro. Non solo, ma anche quelli illuminati non è che siano illuminati su tutto quanto: al Signore è piaciuto organizzare la Sua Chiesa dando un raggio di luce ad uno, ed un raggio di luce ad un altro, in modo che sia l’insieme dei credenti, non il singolo, a condurre alla Verità delle cose. Questo è giusto perché si evitano idealizzazioni, ci si ridimensiona, si ragiona al plurale e solo lo Spirito Santo può così condurre la Chiesa, non le persone.

Purtroppo però, come dicevamo, spessissimo le interpretazioni si contraddicono. Questo non viene da Dio ma è la complicazione sospinta dall’avversario che illude alcuni di aver trovato chissà cosa. Così, facendo leva sul loro personalismo, sospingendo magari una certa originalità letteraria o un orgoglio individuale dottrinale, fanno in modo che queste persone si accaniscano sui termini, sui nomi, sui numeri, su parti insomma non essenziali dei contenuti della Bibbia. Argomenti che a loro sembrano basilari, ma che possono essere addirittura fuorvianti. Il risultato è sempre una babele di disordine e confusione. Quindi, come accade spesso, anche nel nostro caso che ci avviciniamo a concetti di una certa importanza che riguardano la triade diabolica[1] troviamo eminenti studiosi che, pur facendo ragionamenti di una certa logica e cultura, chiamano Anticristo il Falso profeta e viceversa. Ora evitando accuratamente ogni giudizio e polemica inutile, noi cercheremo di seguire la linea di fede che ci attesta la coscienza, che poi è quella più semplice. Abbiamo detto questo perché siate consapevoli che gli studiosi sono spesso in disaccordo; così  anche voi quando leggerete dei testi specifici potrete trovare contraddizioni; datelo per scontato. Nessun problema. Non dobbiamo sentirci persi, sono persone come noi; però noi possiamo rivolgerci continuamente e con decisione al Signore (il vero Sapiente) Il Quale ci darà progressivamente il giusto discernimento per scegliere e capire.

  

LE DUE BESTIE

«Gli studiosi del greco dicono che il termine usato qui non è quello che descrive un animale domestico “zoon” (Eb 13:11), ma è “therion”, un termine che serve ad indicare una bestia selvaggia, spaventosa, un mostro (Is 27:1; Dan 7:7), assolutamente incontrollabili che farà cose incredibili.» (Negri)

«… si tratta di due persone dotate da Satana di una potenza particolare; è soltanto a causa della loro malvagità che vengono chiamate “bestie” belve. Non sono gli unici strumenti di Satana ma in loro la potenza di Satana e l’inimicizia del mondo arrivano al colmo. […] Quando lo Spirito Santo e la Sposa celeste di Cristo [la Chiesa -ndr] avranno abbandonato questa terra [nel rapimento dei credenti –ndr] e Satana vi sarà precipitato,[2] la povera umanità che, dalla sua caduta [in Eden –ndr]  brama essere in libertà, sarà completamente schiava di Satana, il quale rimarrà invisibile pur abitando sulla terra. La prima bestia rappresenta il capo della potenza politica, la seconda invece il capo della potenza religiosa e sociale.» (Donges)

 

 LA BESTIA CHE SALE DAL MARE (ANTICRISTO)

 

IL TESTO

Apocalisse 13:1 Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi. 2 La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell'orso e la bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità. 3 E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia; 4 e adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» 5 E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. 6 Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. 7 Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. 8 L'adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato. 9 Se uno ha orecchi, ascolti. 10 Se uno deve andare in prigionia, andrà in prigionia; se uno dev'essere ucciso con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.

 

SPIEGAZIONE

Ap 13:1 Poi vidi salire dal mare…

Il mare rappresenta il caos dei popoli, la tumultuosità delle nazioni come già rivelerà l’Apocalisse stessa (Ap 17:15 Le acque che hai viste…. sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue).

Da tutti questi governi sempre in agitazione, dopo situazioni di incertezza ed instabilità abilmente e lungamente preparate, uscirà questo astuto leader mondiale che sembrerà inizialmente in grado di risolvere tutto.

 

Ap 13:1 …una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi.

«E’ il messia di Satana, colui che riceve il trono e la potenza del diavolo per operare nel mondo materiale all’instaurazione del regno di Satana sulla terra. […] ..le bestie rappresentano sempre un regno e il re che lo governa. Quindi coerentemente con questa costante, la bestia di Apocalisse 13 non può che rappresentare un uomo e il territorio su cui esercita il suoi dominio.»[3]

Sena addentrarci per ora in approfondimenti storico-teologici troppo impegnativi, possiamo dire in senso generale che rappresenta “il rinato impero romano” (Walvoord), ovvero una grande coalizione di dieci potenze mondiali simili al regno di Roma, capeggiate da questo carismatico capo sostenuto da Satana.

 

Ap 13:2 La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell'orso e la bocca come quella del leone….

La rassomiglianza con la visione di Daniele è evidente.[4] Una spiegazione più approfondita dei simboli la troveremo più avanti in Asp 17:9-13 quando parleremo di Babilonia e della sua caduta. Per ora rimaniamo sull’agilità del leopardo, la forza dell’orso, la ferocia del leone. Un regime che dietro una parvenza di pace sarà probabilmente dittatoriale e non accetterà dissensi usando anche repressioni decise e violente.

 

Ap 13:2 …Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità.

Anche se nel cielo abbiamo visto Gesù che riceve la potenza e diventa il Re messianico, nella terra il Signore deve ancora scendere (il secondo avvento letterale, fisico, con i credenti precedentemente rapiti e l’esercito celeste, avverrà a metà della settima piaga, nella guerra di Armaghedon) e Satana sulla terra è  ancora “il governatore”, quello che ha potere. Costui darà all’anticristo il suo appoggio in mille forme. Una di queste forme sarà la gestione politica di enormi potenze militari e finanziarie. Se con Gesù non gli è riuscito,[5] Satana  troverà facilmente, nella corruzione in cui viviamo, un uomo che in cambio del potere si prostrerà ai suoi piedi.

 

3 E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia;

L’interpretazione di tipo storico teologico vede la ferita a morte di una delle sue teste inquadrate nel «476 d.C. quando il barbaro Odoacre, deposto Romolo Augustolo, ultimo imperatore di Roma, prese il governo d’Italia. L’impero d’Occidente scompariva sotto la spinta dei barbari che, stanziatisi nelle varie provincie romane, diedero vita a dieci grandi regni da cui hanno avuto origine i moderni stati europei. (segue analisi storica profetica di ogni “testa)» (Sargentini).

L’interpretazione più generale (Negri) vede nella ferita a morte e nella guarigione un atto specifico eclatante non meglio identificato della bestia stessa la quale, cercando di scimmiottare Gesù morto-risorto, farà credere con qualche prodigio di avere la potenza necessaria per fare miracoli o “risorgere”. Del resto non sono rari i casi in cui qualche personaggio religioso famoso, dopo magari un attentato o una ferita grave sia guarito, e tutti dopo abbiano gridato al miracolo seguendolo con più fervore di prima.

Le due interpretazioni non ci paiono in contraddizione: «”la sua piaga mortale fu guarita”  questa espressione potrebbe fare riferimento alla distruzione e alla successiva restaurazione del regno (l’impero romano); nondimeno essa allude probabilmente all’inganno ordito dall’Anticristo, il quale inscenerà la propria morte e resurrezione. “e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia” Le popolazioni del mondo saranno impressionate e conquistate dalla resurrezione dell’Anticristo. Esse saranno sedotte dal suo carisma, dalla sua intelligenza e dal suo fascino, qualità potenti quanto ingannevoli, e lo seguiranno ciecamente» (MacArthur).

 

(continua)

 

 


 

[1] Come Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo, così l’ingannatore cerca di riprodurre Satana, l’Anticristo e l’Antispirito o Falso Profeta.

 

[3] Roberto Sargentini – Harmaghedon  il tempo della fine – Ed. Perciballi

 

[4] Daniele 7:2 Daniele disse: «Io guardavo, nella mia visione notturna, ed ecco scatenarsi sul mar Grande i quattro venti del cielo. 3 Quattro grandi bestie salirono dal mare, una diversa dall'altra. 4 La prima era simile a un leone e aveva ali d'aquila. Io guardai, finché non le furono strappate le ali; fu sollevata da terra, fu fatta stare in piedi come un uomo e le fu dato un cuore umano. 5 Poi vidi una seconda bestia, simile a un orso; essa stava eretta sopra un fianco, teneva tre costole in bocca fra i denti e le fu detto: "Àlzati, mangia molta carne!" 6 Dopo questo, io guardavo e vidi un'altra bestia simile a un leopardo con quattro ali d'uccello sul dorso; aveva quattro teste e le fu dato il dominio. 7 Io continuavo a guardare le visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventosa, terribile, straordinariamente forte. Aveva grossi denti di ferro; divorava, sbranava e stritolava con le zampe ciò che restava; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna.

 

[5] 5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: 6 «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. 7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua».

 

 

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