IL TRONO DI DIO E LA CORTE CELESTE in Apocalisse 4 –   parte 27-  di Renzo Ronca -15-2-20

 

  

 “La Visione del Cielo” di F. M. Compagnoni

 

(segue) 

Da questo capitolo cominciamo la lettura della seconda parte del libro, quella dedicata ai giudizi, subito dopo la visione iniziale del trono del Signore e di ciò che lo circonda, che vediamo subito:

 

 IL TESTO

Ap 4: 1 Dopo queste cose vidi una porta aperta nel cielo, e la prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba, mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito». 2 Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c'era uno seduto. 3 Colui che stava seduto era simile nell'aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c'era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo.
4 Attorno al trono c'erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d'oro sul capo. 5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni. Davanti al trono c'erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio. 6 Davanti al trono inoltre c'era come un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro. 7 La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la terza aveva la faccia come d'un uomo e la quarta era simile a un'aquila mentre vola. 8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene». 9 Ogni volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».

 

 SPIEGAZIONE DELLA VISIONE

 

«Non si tratta di un sogno. Giovanni fu portato in modo soprannaturale, pienamente cosciente (non nel sonno), oltre la dimensione materiale per vivere un’esperienza trascendente» (MacArthur).

 

Ap 4: 1 Dopo queste cose…

«Cioè dopo il rapimento nel cielo della Sposa di Cristo [Chiesa] che forma il nucleo vivente della cristianità professante (cfr Ap 3:11 con 1 Tess 4:17), e dopo la riprovazione della cristianità professante (3:16)» (Donges).

 

Ap 4:1… vidi una porta aperta nel cielo…

Anche se Giovanni non ha la possibilità di descrivere esattamente ciò che vede nel cielo perché non esistono nella nostra esperienza cose simili, tuttavia riesce lo stesso a spiegarsi. Questa frase vidi una porta aperta nel cielo non potrebbe essere più chiara. Da uno stato terreno, si apre all’apostolo una realtà spirituale generalmente inaccessibile all’umanità.

 

 Ap 4:1… e la prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba…

Era già accaduto a Giovanni all’inizio di Apocalisse, prima delle lettere alle sette chiese, e probabilmente udì qui la stessa voce di allora: Ap. 1:10 Fui rapito …e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva: 11 «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea».

Ap 4:1… mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito».

Qs versetto va ricollegato ad Ap 1:19 “Scrivi dunque le cose che hai viste (la visione iniziale del Signore come giudice), quelle che sono (la descrizione delle sette chiese nei cap 2 e 3), e quelle che devono avvenire in seguito” (la descrizione dei giudizi che verranno nei cap di seguito).

 

Ap 4:2 Subito fui rapito dallo Spirito.

Non si tratta di un rapimento “nello” spirito umano o “in” spirito in senso generale; qui è lo Spirito di Dio  -cioè lo Spirito Santo-,  che rapisce Giovanni (Mounce).

Chi ha avuto esperienze anche in piccolissima parte dovute ad un rapimento mistico di origine divina, sa quanto sia potente e inspiegabile. E’ un insieme solenne e di una forza e gloria indescrivibile… se sia dentro al corpo o fuori da l corpo non si sa, come dice l’apostolo Paolo quando anche lui fu rapito per un poco in paradiso: 2Corinzi 12:2 Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 3 So che quell'uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa) 4 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all'uomo di pronunciare.

 

Ap 4:2 ….Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c'era uno seduto. 3 Colui che stava seduto era simile nell'aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c'era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo.

 

Dietro la porta, nel cielo, la prima cosa che attrae l’attenzione di Giovanni è un trono, ovvero un seggio imponente, tipo quelli dove si siedono i re nelle grandi cerimonie. Su questo trono c'era uno seduto. Come si capirà leggendo i successivi vv. 8-11 si tratta del “Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene”.  

Possiamo pensare ad un insieme glorioso e stupendo: il trono, il Signore seduto, la luminosità e i colori, descritti con quello di più prezioso e bello che Giovanni conosceva e che poteva dare una idea della somiglianza.

In pratica, nel cielo, il centro di tutto è Dio Onnipotente in una sovranità assoluta. Da Lui si irraggia la vita e i fatti dell’universo; prima nel cielo e poi in terra (“sia fatta la tua volontà in cielo e in terra” Matt. 6:10); e a Lui si inchinano tutte le creature.

 

Ap 4:4 Attorno al trono c'erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d'oro sul capo

 

Sull’identificazione di questi ventiquattro personaggi ci sono diverse interpretazioni alcune abbastanza complicate. Senza farne una disquisizione teologica riporto quelle che sembrano le più importanti (Walvoord):

1) La Chiesa rapita;

2) Esseri angelici.

Per vari motivi credo che quella più corretta sia la prima, ovvero si tratti della Chiesa precedentemente rapita (intendendo con essa tutti i credenti ritenuti giusti dal Signore assieme a quelli resuscitati da Adamo fino al momento del rapimento). La seconda interpretazione (cioè che si tratti di esseri angelici) da un certo punto di vista, come somiglianza spirituale in senso generale, potrebbe anche essere contenuta nella prima, infatti Gesù disse che nel cielo saremo come gli angeli (Mar 12:25c).[1]

 

Ap 4:5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni. Davanti al trono c'erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio

«Si intende che questi sette spiriti rappresentano lo Spirito Santo (anziché sette spiriti individuali o angeli), in armonia con concetto del settuplice carattere dello Spirito (Is 11:2-3; Ap 1:4; 5:6). Dio Padre è seduto sul trono e lo Spirito Santo è rappresentato dalle sette lampade, dunque la scena è pronta per la rivelazione (cap.5) di Cristo stesso come dell’Agnello sacrificato» (Walvoord).

 

Ap 4:6 Davanti al trono inoltre c'era come un mare di vetro, simile al cristallo;

Nel cielo, nell’eternità “nuovo cielo e nuova terra” non vi sarà il mare -Ap 21:1- inteso come biblicamente era inteso il mare, cioè simbolo di «un equilibrio instabile […] Il mare, jam in ebraico, tradotto anche con "grandi acque", "diluvio" sia nella Bibbia come anche nelle antiche culture del vicino Oriente è simbolo del caos primordiale, della morte, del nulla e del male, luogo popolato da mostri.»[2]

«Dall’indizio del mare di vetro, simile al cristallo si intuisce che il trono si trova in un luogo indisturbato, dove il fragore e l’instabilità del mondo non possono arrivare, come non vi può arrivare l’ostilità dei malvagi, assimilabili a un mare in burrasca.» (MacDonald)

In qs senso dunque “il mare di vetro” è simbolo anche di stabilità e purezza. Secondo E. Donges si tratterebbe anche dell’assenza di acqua purificatrice, nel senso che davanti al trono di Dio che giudica l’universo non ci sarà più possibilità di purificarsi per chi non si sarà convertito.[3]

 

Ap 4:6….in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro. 7 La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la terza aveva la faccia come d'un uomo e la quarta era simile a un'aquila mentre vola. 8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene».

 

Anche per le quattro creature viventi vi sono diverse interpretazioni. La più condivisibile mi pare quella che vede in qs creature degli angeli, in particolare cherubini e serafini:

« Le quattro creature viventi sono difficili da identificare. Con certezza possiamo solamente affermare che si tratta di esseri creati, poiché adorano Dio. Essi paiono racchiudere in se sia le caratteristiche dei cherubini (vd. Ez 10) sia quelle dei serafini (vd. Is 6) […] Questi esseri angelici sono i guardiani del trono di Dio. I cherubini paiono essere associati a un fuoco di giudizio, mentre i serafini a un fuoco purificatore.» (MacDonald)

Questi angeli servono l’Eterno, osservano con grande discernimento (pieni di occhi) ed eseguono la volontà di Dio con rapidità (le ali).

 

In conclusione questa visione grandiosa mostra che tutto deriva da Dio e tutto loda Dio in uno stato di meravigliosa perfezione dinamica. La visione non è fine a se stessa; tutti capitoli si susseguono veloci e intensi. Alla fine sarà più chiaro il disegno nella sua totalità che il Signore ci rivela.

 

(continua) 

 

 


 


[1] Marco 12:25 “Infatti quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo.” – La Chiesa, cioè tutte le persone credenti e considerate giuste dal Signore, come sappiamo è comporta sia dai rapiti (cioè quei credenti trovati vivi al momento del rapimento, e sia da quelli resuscitati che erano stati considerati giusti da Adamo in poi fino al momento del rapimento, secondo quanto dice in: 1 Cor 15: “50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità.

51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti [parla della prima resurrezione, cioè dei morti considerati giusti. Gli altri resusciteranno solo nel giudizio universale finale per essere giudicati. ndr] risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati”- [Per approfondire vedi il ns:  ULTIMI TEMPI - RITORNO DEL SIGNORE - di Renzo Ronca -ago 2008 -  29 pag]

 

[2] Da “Il mare – simboli biblici” in https://www.paoline.it/blog/bibbia/160-il-mare-simboli-biblici.html

 

[3] Questo è vero se appunto ci riferiamo al giudizio universale finale, ma se pensiamo al millennio ad esempio, sappiamo che in quel periodo vi saranno ancora delle conversioni.

 

 

 

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