NOTEVOLE SEPARAZIONE TRA PRIMA E SECONDA PARTE DELL’APOCALISSE – CAP.21 - QUALCHE RIFLESSIONE SULLA CHIUSURA DELLE SETTE CHIESE E L’APERTURA AI GIUDIZI – RR 7-2-20

 

 

(Segue)

 

Ricorderete la fig.11[1]

 

 

 

Dopo il prologo siamo transitati nella prima parte dell’Apocalisse, cioè le lettere alle sette chiese di cui abbiamo evidenziato quelli che a nostro parere sono i punti più significativi. Ora ci accingiamo ad entrare nella seconda parte, piuttosto lunga, che riguarda i giudizi che avverranno.

 

Se le lettere alle sette chiese erano un “insieme ricorrente” tra passato e presente in vista del futuro (tra poco lo spiegheremo meglio), ora entriamo in argomenti che riguardano solo il futuro, trasmessi dal Signore all’apostolo Giovanni in visioni e rapimenti mistici. Qui, oltre alla descrizione di ciò che succederà sulla terra nei giudizi, troveremo descrizioni di quello che Giovanni vede nel cielo, ovvero realtà difficili da descrivere e da capire fino in fondo per noi che leggiamo. In questa alternanza tra visioni del cielo e della terra occorrerà allora essere più cauti che mai.

Vi sono anche oggi persone a cui il Signore ha rivelato Se stesso in modi meravigliosi e se anche non ne parlano spesso, sanno quanto sia difficile trasmettere a parole ciò che si è visto/provato/sentito/vissuto/recepito in quell’attimo.

Ma anche alle persone che non hanno avuto questo tipo di esperienze sarà capitato di fare dei sogni di particolare intensità. Anche in questi casi abbastanza comuni, se ci pensate bene, non è certo facile spiegare razionalmente il presente dal passato o dal futuro, o come si possa vivere un fatto onirico che magari ci si presenta con scene diverse e in cui abbiamo partecipato in modo personale o impersonale.

Per questo l’Apocalisse che tratta di “realtà spirituali” o potremmo dire di “dimensioni” a noi ancora ignote (per es. la descrizione del trono di Dio), richiede un approccio lento e molto meditato.

Ricordiamoci che non è indispensabile avere la pretesa di poter spiegare sempre tutto. Cerchiamo di osservare e ascoltare, poi lo Spirito di Dio, che permea tutto ed anche noi,  farà il resto.

 

LE LETTERE ALLE SETTE CHIESE ERANO UN “INSIEME RICORRENTE” TRA PASSATO E PRESENTE IN VISTA DEL FUTURO

Spieghiamo in modo (spero) facile questa definizione che appare difficile, ma che ci sarà molto utile per entrare nello spirito dell’Apocalisse, che è fatto di movimenti spirituali più che di situazioni fisse. Si tratterà solo di avere la pazienza di leggere senza fretta.

 

Riprendiamo la figura che abbiamo visto nel cap.11; immaginando, come nei primi capitoli,  di essere ancora sul nostro aereo virtuale e vedere le chiese dall’alto…

 

 

Fig 24

 

Osserviamo in qs fig 24  la disposizione geografica delle chiese: noi siamo partiti da Efeso (in basso a sin) poi siamo saliti in Smirne, poi ancora più in alto a Pergamo, poi come facendo una curva siamo andati a Tiatiri, Sardi, Filadelfia fino a Laodicea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fig 25

 

In qs fig 25 vediamo il percorso tracciato con una penna.

 

 

 

 

 

 

 

Fig 26

 

Osserviamo la fig. 26 - Volendo dare una forma seppure in modo molto abbozzato, se torniamo ad Efeso potremmo quasi pensare ad un cerchio. Ma un cerchio si chiude e finisce lì; noi siamo abituati a pensare alle cose di Dio come più simili a dei movimenti ascendenti. Ed ecco allora che possiamo immaginarci di nuovo la nostra spirale come la incontrammo nei primi capitoli.

  

Con il cerchio infatti –che è una figura piana- ritroveremmo Efeso, ma in un giro piatto, senza l’altezza. Con un cerchio noi ed Efeso saremmo esattamente come prima. Il movimento della spirale invece, se da una parte ci fa ci ritrovare Efeso allo stesso posto, dall’altra parte fa trovare noi non più allo stesso livello di prima, ma sarebbe come se vedessimo la città da un piano più alto, con un giro più ampio del precedente. Vediamolo meglio nella prossima figura:

 

 

 

Fig 27

 

Vedete la spirale che cresce in altezza e ad ogni giro diventa sempre più larga.

I numeri puntualizzati a sinistra rappresentano le nostre sette chiese, dove 1 è Efeso, 2 Smirne, 3 Pergamo, 4 Tiatiri, 5 Sardi, 6 Filadelfia, 7 Laodicea.

 

Partendo dal basso verso l’alto, in questo ipotetico cammino, pensiamo a come saremo noi ad ogni giro "più elevato", ovvero a come cambia la nostra prospettiva di veduta e la nostra consapevolezza.....

 

 

(continua)

 

 

 

 

 

 

 


 

[1] Schema tratto da “Introduzione al libro dell’Apocalisse” - frate G. De Leo

 

 

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