NUOVO MOVIMENTO CRISTIANO OLTRE LE CHIESE E L’ECUMENISMO: IL SIGNORE STESSO SARA’ PASTORE - di Renzo Ronca - 29-9-18

 

In questi tempi caratterizzati da verità tanto confuse e da un cristianesimo frammentato e ambiguo, non è più consigliabile fare continue ricerche per trovare la ”chiesa giusta”; rischieremmo di passare la nostra vita a cercare inutilmente. Il Signore stesso, nostro vero Pastore, non ci lascerà, ci verrà a cercare tramite il Suo Spirito Santo e ci metterà in disparte, proteggendoci, difendendoci e preparandoci in attesa del Suo ritorno. 

 

 

 

Una delle caratteristiche più importanti di questo nuovo movimento o rimanente cristiano[1],  in cui, piacendo a Dio, potremmo già far parte senza saperlo, è che il credente non si deve più affannare più a cercare la “chiesa giusta”, ma è il Signore stesso a cercare lui. Avremo modo di approfondire questo concetto, ma intanto proviamo ad avvicinarci per capire meglio almeno di cosa si tratta.

 

Il fallimento del cristianesimo moderno -lo abbiamo accennato diverse volte- si mostra nella frantumazione denominazionale e con la conseguente perdita di significato della Chiesa fondata da Gesù Cristo.[2] Grave errore umano questo, imputabile al nostro desiderio di primeggiare, che non è certo risolvibile con l’ambiguo “ecumenismo” di oggi.[3]

 

Il degrado del mondo, la corruzione, l’immoralità, la ricerca del potere, le apostasie ecc. si sono infiltrati tra i credenti. I motivi sono diversi, ne evidenziamo quattro: 1) I pastori che troppo spesso sono deboli, incapaci o a loro volta corrotti, timorosi più della gerarchia che dei “pungoli  dello Spirito”; 2) La fede dei credenti superficiale e passiva o troppo zelante e fanatica; 3) L’avvicinarsi dei difficili periodi di tribolazione, che per prima cosa investiranno la Casa di Dio affinché la fede dei credenti sia “provata col fuoco”. Come infatti la notte o l’alba non arrivano di colpo ma sono precedute dall’imbrunire o dall’albeggiare, così il periodo di distretta (o di tribolazione) previsto dalle Scritture sarà già percepibile poco tempo prima della sua piena venuta. La progressiva mancanza di luce già si può constatare. Chi ad esempio osserva con attenzione la modalità e i contenuti delle comunicazioni mediatiche e delle trasmissioni televisive si è accorto dell’incredibile aumento di trasmissioni e filmati che ruotano attorno alla morte, alle perversioni, allo spiritismo, alla negazione del male ecc. Nel mondo, nella politica, in TV, è sempre più difficile capire la differenza tra il buono e il cattivo, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Questa confusione è solo mancanza di luce, allontanamento dalla luce di Dio. Senza la luce del discernimento divino, bene e male saranno un insieme indistinto; ed anche noi, se non torniamo indietro, ci perderemo lentamente in questo crepuscolo. 4) Tutto questo ed altro viene inquadrato in ciò che Dio ha già deciso. Vi è e vi sarà un succedersi di eventi che Dio ha preconosciuto e stabilito. Stabilito significa deliberato, fissato, decretato, comandato, ordinato.  Questi eventi (che l’Eterno ci ha comunicato tramite le profezie) sono ormai decisi ed inderogabili, per cui, volenti o nolenti accadranno. Il credente ne prende atto e si prepara.

Noi nel nostro piccolo stiamo cercando di approfondire gli avvertimenti delle ultime lettere del NT prima dell’Apocalisse.

 

Salvo rari casi di pastori illuminati, è inutile tornare a seguire le varie chiese che già zoppicano. Le chiese cristiane, che dovevano proteggerci ed istruirci, divise come sono per confessioni e denominazioni in lotta tra loro, hanno fatto il loro corso, non sono riuscite a ritornare alla semplicità evangelica che c’era nelle chiese originarie apostoliche. Riteniamo che ormai non sia più possibile alcuna riforma per ripartire.  

H. Rossier scrive così: “La condizione morale descritta dall’epistola che stiamo affrontando [2 Timoteo –ndr] non era altro che la sensazione e il preludio di uno stadio morale che andava peggiorando man mano che i tempi della fine si avvicinavano. Dinanzi a questo stato di cose, quale doveva essere il comportamento del credente chiamato ad attraversarlo? Domanda importante e seria che l’apostolo rivolge a Timoteo, come a qualsiasi altro credente desideroso di glorificare il suo Maestro nel tempo attuale. Questo comportamento diventa necessariamente sempre più individuale, per quanto i credenti siano chiamati a raggrupparsi per servire il Signore in mezzo ad uno stato di cose che non può più essere riformato[4]

 

Cosa fare allora? Direi con una certa amarezza che noi uomini abbiamo fatto già abbastanza! Forse ci conviene fermarci e finalmente lasciar fare allo Spirito Santo.

 

E cosa sta facendo lo Spirito di Dio?

 

Pensiamo che sia in corso una nuova fase, un sorprendente insegnamento dello Spirito Santo, del tipo “salvo il salvabile” che si può desumere dallo studio di Ebrei 5:11-6:6. “Di fronte al rischio di riprendere tutti gli insegnamenti dottrinali dall'inizio (per come la Chiesa è divisa confusa ed immatura oggi si dividerebbe e indebolirebbe ancora di più) l'unica soluzione sembra essere come in Eb.5:11-6:6, cioè saltare tutte le parti dottrinali che causano divisione e polemiche, poi "salvare il salvabile" dei credenti e proseguire.

In che modo proseguire? Smettendo disquisizioni filosofie teologie complicate e concentrandoci sull'essenziale che ci sta davanti chiedendo un particolare discernimento, una intelligenza dall'alto da parte dello Spirito Santo”.[5]

 

Lo Spirito Santo non ci abbandona a noi stessi, ma pazientemente cerca ancora di radunarci in un RIMANENTE SANTO. E’ di questo “nuovo” rimanente infatti che stiamo parlando.[6]  Lo Spirito di Dio guiderà i credenti per tutto il periodo di grazia, che terminerà col secondo avvento di Gesù. Dio Spirito Santo, in perfetto accordo Dio Padre e Dio Figlio, ci corregge e ci migliora in tanti modi; uno di questi modi consiste nel toglierci alcune cause di errore.

Tra le cause d’errore INTERNE abbiamo un allontanamento maggiore dal mondano, una continua santificazione-consacrazione di noi stessi;

tra le cause d’errore ESTERNE abbiamo una rimozione di quegli inciampi come sono appunto le guide perverse (pensate agli scandali della pedofilia o degli interessi finanziari nelle chiese) o moralmente corrotte o superficiali o deboli o che comunque non seguono in maniera corretta la volontà di Dio.  

 

Sarà lo stesso Spirito a raccogliere noi come farebbe Gesù, nostro Pastore premuroso. Leggiamo quanto dice l’apostolo Giovanni nell’episodio famoso del buon pastore:

 

GESU’ IL BUON PASTORE

Giov 10: 1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 2 Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore. 3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori. 4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. 5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei».

6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.

7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. 8 Tutti quelli che sono venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. 10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. 11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

 

SPIEGAZIONE DEL PASSO

L’ovile (v.1) è il luogo recintato in cui venivano raccolte le pecore. In qs caso rappresenta la nazione di Israele. Se mettiamo qs versetto in relazione con il v.16 “Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile…” comprendiamo che Gesù si riferiva ai Gentili che crederanno cioè ai non-giudei, cioè anche a noi; “anche quelle devo raccogliere …. e vi sarà un solo gregge, un solo pastore” qui Gesù «parla della chiesa, composta da credenti sia ebrei che gentili in un corpo solo di cui Cristo è il Capo. (Cfr Efes 2:11-22; 3-6)» (MacArthur).

Questo passo allora (come molti altri passi biblici) ha un significato che arriva fino al nostro presente e direi anche al ns futuro perché riguarda anche la formazione e il destino della Chiesa; dunque dobbiamo comprenderlo bene.

La porta dell’ovile (v.1) è l’unico accesso e Gesù stesso dice “io sono la porta”, non ci sono altri modi per entrare. Questo ci ricorda la porta del santuario[7] al tempo di Mosè: nessuno può avvicinarsi a Dio se non per mezzo di Gesù.

Il portinaio che apre al pastore è più difficile da identificare, ma noi concordiamo con l’interpretazione che vede in esso lo Spirito Santo.[8] Lo Spirito Santo infatti “apre”, nel senso che ricorda, pungola, corregge, sospinge, attrae i cuori verso gli insegnamenti di Gesù[9]   Il Quale riportava tutti a Dio Padre. In pratica in una perfetta azione unitaria di Dio Padre. Dio Figlio e Dio Spirito, i cuori vengono condotti alla casa dell’Eterno (ovile) prima spiritualmente (salvezza x fede), poi realmente (elezione nella resurrezione/rapimento).

La voce del pastore viene riconosciuta dalle pecore, per questo lo seguono (vv.3-4). Gesù spesso ha chiamato per nome i Suoi discepoli. Egli ci chiama tutti per nome perché ci conosce. Conosco persone che in particolari momenti di estasi hanno sentito e visto davvero il nostro Pastore e Lo hanno riconosciuto in un modo totale (spirito anima corpo) anche se non sanno spiegare come ciò sia avvenuto. Questo per dire che c’è una parte di noi che comunque è in grado di riconoscere il Signore. Tale riconoscimento può avvenire a partire dalla “nuova nascita”, quando lo Spirito di Dio “tocca” lo spirito dell’uomo e libera in lui una memoria antica, un imprinting che l’uomo aveva già in se stesso dalla creazione.[10]

I non-pastori ladri e mercenari (vv. 10-13) sono i falsi profeti. Ce ne sono stati tanti e molti di più ce ne saranno; ma chi veramente sa riconoscere “la voce” del Signore non li seguirà. I nostri studi, che ora si stanno concentrando sulle ultimi scritti del NT, servono proprio a farci rendere conto dalla loro massiccia presenza nelle chiese e a non seguirli.

 

Continuiamo le nostre riflessioni con altri passi:

 

 Ezec 34:11 «Infatti così dice il Signore, DIO: "Eccomi! io stesso mi prenderò cura delle mie pecore e andrò in cerca di loro. 12 Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io andrò in cerca delle mie pecore e le ricondurrò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di tenebre; 13 le farò uscire dai popoli, le radunerò dai diversi paesi e le ricondurrò sul loro suolo; le pascerò sui monti d'Israele, lungo i ruscelli e in tutti i luoghi abitati del paese. 14 Io le pascerò in buoni pascoli e i loro ovili saranno sugli alti monti d'Israele; esse riposeranno là in buoni ovili e pascoleranno in grassi pascoli sui monti d'Israele. 15 Io stesso pascerò le mie pecore, io stesso le farò riposare", dice il Signore, DIO. 16 "Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, rafforzerò la malata, ma distruggerò la grassa e la forte: io le pascerò con giustizia.»

 

Se Ezechiele si riferiva principalmente agli Israeliti, possiamo dire che anche qui, come nel passo precedente di Giovanni, il significato trascende il tempo e arriva fino a noi: Dio in Cristo si incarnò e provò a ricondurre i Giudei; ma essi lo respinsero. Oggi Dio in Spirito agisce direttamente nei cuori rinnovati e li conduce, consolandoli, rafforzandoli, dando loro nuove energie.

 

Ezechiele 36:24 “Io vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nel vostro paese; 25 vi aspergerò d'acqua pura e sarete puri; io vi purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli. 26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni. 28 Abiterete nel paese che io diedi ai vostri padri, sarete il mio popolo, e io sarò il vostro Dio. 29 Io vi libererò da tutte le vostre impurità; chiamerò il frumento, lo farò abbondare, e non manderò più contro di voi la fame;” Nel commento di qs passo di Ezechiele dice così G. André:  “Anche oggi Dio agisce così riguardo alla Chiesa: Egli trae dal mondo, da tutte le tribù e lingue e popoli e nazioni, dei riscattati per il cielo; li purifica con la Parola (Ezec. 36:25) e mette in loro il Suo Spirito (v.27; Efesini 1:13; Romani 8:9). Dopo aver dato loro la vita, fa loro conoscere il cammino (v.27) non secondo ordinanze e statuti, ma in novità di vita, come Cristo ha camminato, per la fede e nell’amore Egli prepara loro una casa nel cielo (v.28), non un paese sulla terra; una casa spirituale di cui Cristo è il fondamento. Dà loro il nutrimento (v.29), li aiuta a portare dei frutti (v.30), come il tralcio attaccato alla vite.”

 

La chiave per capire bene sta in: “"Eccomi! io stesso mi prenderò cura delle mie pecore e andrò in cerca di loro. 12 Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io andrò in cerca delle mie pecore e le ricondurrò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di tenebre” (Ezec 34:11-12)

 

Non so cosa accadrà di quei pastori che, pur potendo insegnare gli avvenimenti che Dio ha preparato, non li hanno insegnati; so però che essi verranno sostituiti da una forte ed incisiva opera dello Spirito Santo stesso sui singoli cuori.

In questo modo chi si è veramente affidato al Signore con un cuore nuovo, ascolterà ancora la Parola di Dio purificata da corruzioni, sovrastrutture dottrinali dogmatiche o interessi vari e attenderà il ritorno di Gesù così come è stato profetizzato in innumerevoli punti della Scrittura[11]

 

 

 

 


 


[2] Può essere utile la ns breve pagina: DUBBI SUL CRISTIANESIMO REALIZZATO DAGLI UOMINI

 

[3] Possono essere utili alcune ns riflessioni: ECUMENISMO ED IPOCRISIA (PDF –pg9)

 

[4] Da “La seconda epistola di Paolo a Timoteo” – Commento di H. Rossier – Ed. Il Messagg. Cristiano.

 

[5] Vedi il ns studio su youtube: LA DIFFICILE MATURITA' DI FEDE prima del rit. di Gesù - PARTE 2- sorprendente insegnamento- (27 min) - indirizzo: https://youtu.be/52a49fHWrcw  (da qs sito potrebbe non aprirsi, copiarlo sulla barra internet)

 

[8] “Gli esegeti non sono concordi circa l’identità del portinaio presentato in questo versetto. Alcuni ritengono che il termine indichi i profeti dell’A.T., i quali annunciarono la venuta di Cristo. Altri pensano che si tratti di Giovanni il battista, il quale fu il precursore del vero Pastore. Altri ancora vi ravvisano con certezza un’allusione allo Spirito Santo, il quale permette l’accesso del Signore Gesù nel cuore e nella vita delle persone.” (Comment. bibl. del discepolo di MacDonald)

 

[9]  “ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto” (Giovanni 14:26)

 

[10] Nuova nascita: Questo argomento è stato da noi sviluppato in un dossier scritto oppure a voce su youtube. Il Dossier è il seguente LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23  – (PDF - 13 pagine); lo studio a voce su youtube è in qs link da copiare sulla barra internet: https://youtu.be/up4kco41ZBs 

 

[11] “Quanto al Nuovo Testamento, si è calcolato che  319 versetti, cioè 1 su 25, sono dedicati al ritorno del Cristo. Dunque si può affermare che poche dottrine bibliche sorpassano per importanza quella della quale ci occupiamo” (da “Il ritorno di Gesù Cristo” di René Pache)

 

 

 

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