LA NOSTRA VOCE NEL DESERTO

Nel parallelo con Giovanni Battista che dal deserto preparava la strada all’arrivo del Signore Gesù, scopriamo oggi  in un deserto diverso, il difficile ambiente del cristiano - di Renzo Ronca - 7-12-15-

 

 

 

Quando domandarono a Giovanni Battista chi era, così si descrisse:  «Io sono la voce di uno che grida nel deserto: "Raddrizzate la via del Signore"..» (Giov 1:23)

 

IL DESERTO oggi non è solo quello letterale con le dune dove non vive nessuno, ma è la solitudine interiore dell’uomo, la mancanza di vita spirituale, l’assenza della parola di Dio. Senza questa presenza divina l’uomo vive ma è come se non vivesse, parla ma non dice nulla ed è come se non ascoltasse né gli altri né se stesso, perché non sa più ascoltare Dio.

 

Chiunque è spinto dal Signore a diffondere la Sua Parola è consapevole di essere una voce solitaria in un deserto fatto di tantissime chiacchiere vuote.

 

Il cielo di questo deserto moderno è costituito dai mass-media, e il sole bruciante è internet, i messaggi diffusi nel web.

 

Per questioni fisiche il cervello dell’uomo non ce la fa a elaborare questi milioni di input che lo bombardano in continuazione. La nostra mente sente solo i titoli assordanti che spaventano i pensieri e li fanno fuggire o li attraggono in tutte le direzioni. Lo scopo di questa regia è di lasciarlo piatto, inerte ed ignorante. 

 

E noi credenti sappiamo chi c’è dietro questa regia: è l’ingannatore. Anche se pure noi sentiamo e vediamo questa escalation irreversibile di corruzione perversità violenza e terrore, non ne siamo del tutto presi perché il Signore ce lo aveva già preannunciato e l’opera dello Spirito Santo ce lo ricorda in continuazione. Tutto questo doveva accadere affinché si potesse evidenziare sulla terra non solo l’uomo dell’inganno, cioè l’anticristo che preme per uscire, ma anche la fede dei credenti, in modo da vedere chi è veramente di Dio e chi non lo è. Appena questa differenziazione agli occhi dell’Eterno sarà completata, i tempi saranno maturi per il rapimento dei credenti salvati (che noi pensiamo essere vicinissimo). A quel punto quando la Chiesa sarà rapita e lo Spirito Santo ritirato in gran parte dalla terra, non ci sarà più nessun freno per l’anticristo che si manifesterà acquistando potere globale con l’aiuto del “falso profeta”. Parleranno di pace usando gli eserciti e preparando una guerra mondiale, e il “falso profeta” che è una persona, predicherà  una unica religione mondiale usando persino il linguaggio del Vangelo (ma distorcendone il contenuto).

 

Anche se siamo tutti attraversati da queste trasmissioni tramite web, noi cristiani credenti non ne siamo del tutto presi, come abbiamo già detto. Con una vigilanza costante possiamo avere la mente libera; non solo, ma possiamo anche interpretare meglio i segni dei tempi ed usarli per il bene della Chiesa e di chi ancora non è al corrente di come funzionano i meccanismi delle forze maligne.

 

Il terrorismo attuale è un esempio di come si diffonda e si alimenti proprio con l’uso di internet; ma dietro c’è un potere con una ramificazione mediatica di livello ben più potente e sofisticato, che illude gli stessi gruppi di potere di essere attori principali, ma invece sono solo pedine. Questa ramificazione mediatica globale infatti prescinde da ogni potere terreno e anzi, lo manipola a suo piacimento. Infatti i governanti che manifestano il potere oggi sono spesso venduti al potere stesso, perché dietro a chi distribuisce il potere non c’è la volontà umana ma l’inganno del diavolo: “Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse:  «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua»” (Luca 4:5-7)

 

Non è difficile immaginare chi nelle nazioni prenderà sempre più il governo: saranno persone dalle idee estreme che punteranno sempre più alla guerra facendo leva sull’orgoglio, la povertà, la paura e la confusione. Questi futuri leader, che già vediamo sorgere, diffondono e confondono interessi personali e nazionalistici manipolando un falso senso di libertà.

Chi non è abituato a guardare con gli occhi di Dio confonderà subito la libertà del mondo con la libertà di cui parla il Signore.

 

I credenti però potranno fare la differenza verso le anime che ancora non hanno maturato una scelta consapevole. Il web è nelle mani di chi manipola le menti degli sprovveduti? Si, questo succede e succederà sempre di più, però noi che sappiamo gli eventi futuri in base alle profezie bibliche, possiamo fornire i mezzi per capire e per liberare queste anime da ogni forma di violenza autodistruttiva e predisporsi all’incontro col Signore.

 

Il cristiano oggi deve saper comunicare in un deserto in cui si parlerà di dio in continuazione ma non sarà il Dio della pace e della Bibbia; per questo le nostre parole saranno poco ascoltate, perché la gente ingannata per ignoranza è spinta a riconoscere solo il dio della guerra, credendo di difendere la “libertà” ma che invece è una “libertà pelosa” che nasconde interessi economici e progetti di potere scandalosi. Pochi lo capiscono non perché siano sciocchi, ma perché le ultime generazioni sono stare abilmente condizionate e nutrite dal vuoto, dalla precarietà e dalla paura del futuro, che le ha rese sterili. La sterilità mentale in parte è una conseguenza in parte è una difesa. Resta il fatto che generalmente nessun seme fruttifica nel web se non la prolificazione delle emozioni. E dietro la droga delle emozioni c’è solo sabbia.

Spetta a noi credenti ricordare il piano di Dio e annunciare il ritorno del Signore. Se non ci ascoltano non fa niente, noi testimoniamo comunque il Signore che torna e facciamo del nostro meglio per spianare questa strada.

 

 

 

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