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A volte la malinconia mi prende... di Renzo Ronca - 3-5-13-h.10,30
[Imm. Da ladyblitz.it]
Come un uomo consolato da
sua madre (Isaia 66:13)
A volte la malinconia mi prende e non mi vorrebbe lasciare più. Quando mi si avvicina nella penombra ha le sembianze di un’amante perversa, silenziosa, vestita di ricordi amari e di nostalgie. Io allora non ho difese e mi stordisce il suo profumo a cui mi abbandono, mentre il cuore mio tormentato sa solo piangere e morire. Stregato da quel malessere soffuso dormirei per sempre in quell’assenza. Quella stanza diventerebbe la mia tomba se Dio non mi risvegliasse. Egli quando vede che le mie forze vengono meno manda una scintilla per riaccendere in me la vita. Io cerco di volgermi a Lui con quel poco che ancora mi resta. Ecco che allora è come se un’altra donna mi venisse accanto al posto dell’altra. E’ come se l’aurora entrasse aprendo le pareti della stanza al nuovo giorno dorato. E’ una donna bellissima, dolce e sorridente; nella sua grazia è dotata di una forza a cui nulla può resistere e che ti fa sentire al sicuro quando ti abbraccia. E’ così che immagino l’amore di Dio per me. Nel mio caso assomiglia all’amore di una mamma, forse perché l'ho conosciuto poco. In quell’abbraccio mi sento finalmente al mio posto; sento il suo viso che tocca il mio ed anche il mio cuore batte regolare accanto al Suo e non soffre più.
------------------------ Per problemi psicologici di depressione scrivi a mispic2@libero.it Gabriella Ciampi psicologa psicoterapeuta; Per una prospettiva cristiana scrivi sempre a mispic2@libero.it a Renzo Ronca; cercheremo di aiutarti per corrispondenza. ------------------
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