IL SUICIDIO NON E’ DA IMITARE

Sette punti per non seguire certi esempi

Di Renzo Ronca – 12-1-12

Dopo il tragico caso dei coniugi che si sono suicidati per la grande delusione derivata dal silenzio di alcuni politici ai loro richiami di aiuto  (http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_11/coppia-suicida_88656c40-3c7d-11e1-9394-8a7170c83e07.shtmlvorremmo tentare di frenare ogni possibile emulazione, almeno tra quelle persone cristiane depresse e smarrite che possiamo raggiungere.

Attenzione a questi punti:

1)     Ma chi saranno mai i politici per dedicare loro la vostra vita e la vostra morte? Se uno si suicida perché aveva creduto nell’onorevole Tizio e poi ne è rimasto deluso, pensate che l’onorevole Tizio piangerà e cambierà? Non vorrei essere brutalmente realista, ma vorrei ricordarvi che qualsiasi politico è un uomo. Solamente un uomo. E da quel che scopriamo sulla loro di vita, spesso non è nemmeno un uomo esemplare, ma può capitare che sia una persona anche spregevole. E voi volete morire per questi qui? Ma andiamo!! Così poco vale la vita dell’uomo creato da Dio? Mettiamo la nostra creazione sotto le scarpe di un politico? Ma fosse anche il Papa, stiamo parlando di uomini. Ehi!! Ripeto: stiamo parlando di uomini! Gli uomini deludono, tutti possiamo deludere, anche tu avrai deluso altre persone. E allora? E’ un motivo questo per perdere la speranza di vivere? Pensi che dopo quel politico cambierà vita per il tuo gesto? Ma fammi il piacere!

2)     La vita è dono di Dio, come il nostro corpo che a Lui appartiene. Questo corpo che ci è dato, è per così dire “in consegna” per un certo tempo, ma poi dobbiamo rendere conto a Dio di come lo abbiamo trattato. Se una cosa non ci appartiene non abbiamo il diritto di sopprimerla. La vita non è nostra. Chi crede in Dio sa che non deve uccidere né gli altri, né se stesso.

3)     La speranza e la disperazione del vivere non possono, non devono dipendere dalle persone. Se uno vuole avere fede in qualcuno scelga Dio e non sarà mai deluso.

4)     Non pensare che la tua morte cambi il mondo. Finisce solo il tuo di mondo. Quelli che restano troveranno mille scuse per scaricarsi la coscienza e convincersi che il fatto non li riguarda. Farai del male solo a chi ti amava, e ce ne sono di persone che ti vogliono bene ed hanno bisogno di te, pure se in certi momenti non te lo ricordi.

5)     Pensi che morire sia un atto di coraggio? Ma chi lo dice?  Coraggio è lottare, come facciamo noi tutti, in una vita difficile per tutti. E’ molto più difficile vivere, prendersi cura delle persone che amiamo e di noi stessi, piuttosto che lasciare tutto in malora.

6)     Pensi che morire sia porre fine alla sofferenza alla disperazione? Ma sarà vero? Chi può dirlo? Può finire questo tipo di sofferenza, ma che ne sai cosa trovi? E se tu fossi giudicato nel cielo per quella azione e dovessi passare per un periodo di sofferenza maggiore?

7)     Se tutto questo non ti convince, almeno fai una cosa: mettiti in ginocchio e dì così: “Signore Gesù, aiutami!”. Poi resisti più che puoi. Ogni volta che stai per cedere torna a dire “Signore Gesù, aiutami!”. Questa è la tua forza vincente nella lotta terribile che stai passando: la forza che viene dall’aiuto di Dio. Non mollare!!

 

Correlazioni:

LA MORTE NON E' UNA LIBERAZIONE, PENSACI - (una testimonianza vera)

SUICIDIO: INGANNO DELL’UOMO E DOLORE DI DIO - 1 parte e seguenti

 

Se stai pensando al suicidio per disperazione perché la sofferenza è troppa, la soluzione non è il suicidio! Questo è l'ultimo atto di un inganno che ha radici profonde. Da solo potresti non farcela. Parliamone! Scrivi a mispic2@libero.it

 

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