PERCHE' IL SIGNORE NON SALVA GLI ALTRI COME HA FATTO CON TE?

Domande sul suicidio e la salvezza - risponde Renzo Ronca  -  15-9-09

(a chiunque ci scrive su questo argomento verrà garantita la privacy. Solo alcuni contenuti di carattere generale, che consideriamo utili per tutti, verranno pubblicati con discrezione e serietà)

 

 

DOMANDA: Caro Renzo perché il Signore non salva come ha fatto con te?

 

(Segue dalla pag precedente)

 

Caro lettore, lo sai ho pensato tante volte al perché il Signore mi abbia amato e salvato. Onestamente non lo so. Dev’essere un tipo amore incomprensibile e sconosciuto. Ancora oggi sono sorpreso nel rendermi conto che Dio mi abbia amato e, se devo dirla tutta, sono sorpreso che ami non solo me ma tutti gli uomini. Non riesco a spiegarmelo e non credo nemmeno si possa. Ho sentito in chiesa delle testimonianze di persone salvate con modi incredibili, sia eclatanti e sia apparentemente insignificanti, che ci si potrebbero fare dei film. Non sono cose da sbandierare sui social, sono "normali" attività di Dio che devono essere dette ed ascoltate nel giusto contesto per rispetto verso di Lui. Fatti raccontare da qualche pastore come altri credenti hanno conosciuto Gesù, resterai davvero sorpreso. Però una domanda mi viene vorrei farla io a te: è tanto importante sapere COME il Signore ci salva? O piuttosto è importante il fatto che il Signore comunque ci salva se noi lo vogliamo? Cerchiamo di pensarci.

 

Io non ho certo avuto un motivo di merito, anzi tutto il contrario. Non ricordo nemmeno bene se e come gridai al Signore di essere aiutato, però seppure in un modo contorto e contraddittorio mi pare di averlo fatto. So che per anni stavo incredibilmente male nel forzarmi ad accettare un giorno dopo l’altro e poi alla fine il Signore mi si è rivelato. Dopo poi, consapevole della Sua esistenza e potenza, ho continuato a leggere la Scrittura aggrappato a Lui e tutto pian piano è migliorato. Ho anche visto e vedo continuamente persone che penso meritino molto più di me di essere salvate e liberate. Ma chi ha detto che non lo saranno? La salvezza è per tutti se crediamo nel Signore. «Chiunque crede in lui, non sarà deluso» e credo fermamente alle Sue parole quando dice:  «e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?»[1]

Come ti dicevo, RIGUARDO AI MODI che il Signore usa per salvare, è la Sua sapienza infinta che li sceglie. Non è che siano così importanti; la salvezza è importante, il modo è relativo. Anzi, la ricerca delle modalità può essere fuorviante come vedremo tra poco.

 

Questo tipo di intervento così impetuoso come un “rapimento estatico”, che sembra così affascinante e desiderabile, non dovrebbe essere troppo desiderato perché è anche pericoloso. Assieme alla grazia infatti, provoca anche una indelebile impressione fino alle radici di ogni cellula del corpo; ti taglia dentro così tanto, che poi vivere il quotidiano può diventare ancora più misero e odioso. La grazia di una visione sta si nella visione in se stessa e nel suo messaggio, ma di più, io credo, sta nella forza che ci vuole dopo la visione, per restare qui, in questo mondo ridotto così male e continuare a vivere. Dopo quella visione, quella Presenza del Signore che MAI avrei voluto lasciare, ricordo che passai molto tempo sul mio letto a piangere. Mi ci volle diverso tempo di “convalescenza” per riprendere i ritmi di tutti i giorni.

Per chi ha fatto una esperienza del genere il desiderio di riprovarla potrebbe diventare così forte da rischiare una seconda alienazione dal presente, come un disinteresse al quotidiano e alle persone.  Oppure il ricordo dell’esperienza, se il suo distacco non è stato accettato e compreso in lunghe riflessioni e preghiere, potrebbe diventare così incisivo e martellante da farne un idolo. Si correrebbe il rischio cioè di ricercare la visione in se stessa, l’esperienza in sé, non Chi ce l’ha mandata. In questo modo la visione diventerebbe una cosa autonoma, ingombrante, si metterebbe in mezzo tra noi e Dio, diventerebbe un ostacolo un idolo, produrrebbe una dipendenza come da una droga e come tale, sarebbe da evitare per il nostro bene.

Anche da questi effetti si vede se la visione viene da Dio o dall’ingannatore. Il mondo è pieno di esaltati che in base a qualche presunto messaggio o strana visione conducono intere comunità chissà dove. Dio dona equilibrio pace serenità, nessun clamore.

 

Penso che la salvezza, come l’amore, sia un perfetto rapporto a due, dove Chi ama per primo (cioè il Signore) sa dosare parole e gesti rapportandoli meravigliosamente a te, che conosce perfettamente avendoti creato e cercato. Se ti conosce insomma, saprà di cosa e di come ne hai bisogno ti pare? Di che ti preoccupi allora?

Il rapporto con Dio non si esaurisce in un istante, ma è una rinascita che prosegue ogni giorno, ogni momento, come la creazione.

 

Anche adesso che mi stai leggendo, ne sono sicuro, il Signore agisce in te e sta "creando" in te ramificazione spirituali e aperture di grazia. Non è necessario che noi sappiamo sempre per forza tutto quanto. Basta fidarsi un po' di più.

 

 

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[1] Rispettivamente Rom 10:11 e Giovanni 11:26

 

 

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