Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

COME VI ALZATE LA MATTINA? AVETE MAI PENSATO ALLA SOFFERENZA MATTUTINA CHE AGGREDISCE UN DEPRESSO?

RICORDATE QUESTE PERSONE NELLE VOSTRE PREGHIERE

Di Renzo Ronca – (1-7-11) - 9-1-14

 

 

 

 

 

Se vi siete alzati assonnati ma di buon umore o comunque abbastanza “normali”, come tutti i giorni, allora non sapete quanto siete fortunati rispetto a chi è depresso.

Chi soffre di questa malattia, dopo una nottata terribile, piena di domande senza risposte, agitata da paure, incubi e pianti nascosti, apre gli occhi e si ritrova esattamente come la sera prima, come un minuto prima, pensando che sarà così per sempre. Senza speranza. I suoi sensi, l’elaborazione mentale, tutto è stato scosso dalle fondamenta e non riesce più a percepire le cose come le vedete voi. Il solo fatto di ritrovarsi vivo appena apre gli occhi, per un depresso, significa disperazione, rabbia, angoscia. -Come farò adesso? Tutto è sempre così e sarà sempre peggio. Per me non ci sarà mai salvezza. Non ce la farò mai ad arrivare a stasera. Non fossi mai nato!-

 

Lettori, non vi spaventate nel sentire un linguaggio disperato come questo, in realtà è molto peggio, ve ne espongo solo la superficie. Questa è la realtà di chi è stato aggredito dall’inganno della depressione. “Inganno” perché questo male ti fa vedere le cose come non sono ed è coordinato direttamente dall’Ingannatore. E’ l’apparente trionfo della potenza satanica con cui queste povere anime hanno a che fare in maniera diretta. Appena si svegliano li aspetta una lotta sovrumana che li sbatte continuamente tra la vita e la morte. Restare vivi, per loro, è già la conquista forte di un grande lottatore, di cui pochi si rendono conto. Moltissimi di noi non ce la farebbero a sopportare tanto strazio. Pensate a questo tormento appena alzati, in cui subito piangi disperato nella tua impotenza! Moltiplicate questo affanno pieno di angoscia e panico per tutte le ore della giornata, per i giorni della settimana, per le settimane nei mesi, per gli anni che devi vivere…

 

Chi sta male per depressione è in un oceano nero di disperazione, continuamente sbilanciato tra un poco di superficie ed il fondo sempre più nero. Non puoi parlare, non puoi gridare, non puoi respirare… Gli altri ti guardano e non capiscono. Forse ti "sopportano", perché sei sempre triste, forse soffrono anche loro per causa tua e il tuo senso di colpa ti distrugge ancora di più, perché ti fa sentire un peso.

Se riesci ad alzarti dal letto è con uno sforzo enorme che ti lascia ancora più vuoto e subito ti devi sedere, perché tanto.. non ne vale la pena. E riprendono le tue domande in una mente sovraccarica che gira a mille km all’ora e non sa fermarsi mai : -Perché? Perché devo vivere così? Fino a quando?- Guardi fuori dalla finestra.

Chi ti vede pensa con commiserazione che sei apatico, che non ci metti abbastanza “grinta” nella vita, in fondo “che ci vuole a tirarsi su?”

 

Lettori, state attenti a fare questi ragionamenti! Se un depresso sembra apatico è solo per chi non sa nulla di questa terribile malattia dell’anima. Queste persone in realtà stanno combattendo in prima linea dentro il loro cuore. Sono in continuo serio pericolo di vita. Ci sono forze oscure che nemmeno immaginate, che cercano di dare loro il colpo finale: la voce del diavolo camuffata da saggio gli dice: -Lasciati morire! Finirà la tua sofferenza finalmente! Ancora pensi a Dio? Non ti salverà. Ha altro da fare. Non vedi che ti ha abbandonato? Lasciati morire almeno non soffri più- Queste sono le voci di un Satana assassino che finalmente esce allo scoperto! Non è facile resistere per chi soffre di grave depressione. Eppure con sforzi che non potete immaginare, riesce a trascinarsi a fine giornata, tra pianti e le solite angosciose domande senza risposte.

 

Ma la realtà non è come sembra loro. Il dispiacere nostro, di persone che stanno loro vicino, sta nel fatto che a quel livello è quasi impossibile comunicare. Non basta dire loro che Dio li ama e li vuole salvare. Ti guardano, sentono le tue parole, ma la realtà per loro è solo dolore.

 

Se vuoi aiutare queste persone ti devi informare della loro malattia dagli specialisti, capirla il più possibile per non aggravarla; afferrarne le radici dell'inganno satanico e prendere con decisione le redini di una preghiera forte e diretta. Non le devi lasciare sole, devi vivere normalmente con loro in maniera positiva, non facendo mai loro pesare la tristezza che vivono. Poi pregare. Pregare con insistenza il Signore affinché protegga le loro anime in pericolo.

 

Loro pensano che sarà così per sempre, hanno perso la speranza. Ma non sarà sempre così. Ne usciranno se riusciranno a far entrare un piccolo raggio di sole. Ma è dentro di loro che può e deve avvenire questo miracolo, riuscendo, seppure in maniera contraddittoria, nella loro sofferenza, ad aprirsi ad una possibilità di fiducia in un Dio che faticano a riconoscere.

 

Carissimi amici, quando ci svegliamo la mattina, lodiamo il Signore e preghiamo per la salvezza e la guarigione di queste anime; hanno bisogno di tanta forza per vivere, ma la speranza deve tornare nei loro cuori perché se sperimentano l’abbandono del mondo, il Signore non le abbandonerà mai.

 

Correlazioni:

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