Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

UN LUOGO A VOLTE DIFFICILE PER DIFENDERSI: LA PROPRIA CASA

Impariamo a combattere Satana 8

Renzo Ronca - 26-8-10

 

Quando sei in guerra sei in stato di allerta, armato; ogni attività è ben soppesata sulla base delle tue forze e di quelle del nemico; sai chi è il nemico. Ma quando torni a casa e ti togli “l’armatura” che ti proteggeva, è un momento delicato. Non ti aspetti nessuna lotta, vorresti solo riposare, restare nella pace e nel conforto delle persone care di cui ti fidi; ti lascia andare e rallenti la vigilanza. Fortunate e benedette quelle famiglie che condividono le stessa fede! In questi casi i riposo è benedetto, come prolungamento di quello del sabato, un anticipo della serenità che troveremo un giorno, un senso di pienezza e di lode continua come il servitore che si sente dire dal suo Signore: “ben fatto servo fedele, riposati ora”

 

Purtroppo in molte famiglie può infiltrarsi il maligno e la casa diventa così il campo di battaglia più pericoloso che esiste perché ti prende sempre inaspettato un attacco di una persona cara. Può capitare infatti che qualcuno non segua il Signore; allora i ruoli di marito, padre, moglie, figli si mettono in discussione, si confondono tra imposizioni e liti e non trovano più equilibrio nella grazia.

Come deve comportarsi in questi casi il cristiano? Non può togliersi le armi, non può smettere di vigilare. Deve aumentare le preghiere personali e se necessario deve saper combattere anche contro chi è del suo stesso sangue, se questi andasse palesemente contro Dio.

Absalonne, terzo figlio di Davide, capeggiò una rivolta armata contro di lui arrivando persino ad unirsi alle donne del padre. Davide dovette difendersi in modo duro, la lotta fu violenta e Absalonne rimase ucciso.

Satana come uno sciacallo gira sempre attorno alle mura delle città cristiane, le nostre famiglie, le nostre chiese, le nostre persone; i suo intento è quello di inquadrare l’anello debole e poi schiavizzarlo per servirsene contro gli altri.

La moglie di Giobbe pronunciò parole di Satana quando disse al marito:

Giobbe 2:8-9 Sua moglie gli disse: «Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Dio, e muori!»

Quando un nemico ti offende te lo aspetti, sai come difenderti, ma se ti colpisce uno di casa, devi essere davvero molto forte per andare avanti. Il Signore ti darà questa forza, non temere.

Davide, seppure con dolore, seppe prendere le armi contro il figlio e Giobbe seppe dire alla moglie che ragionava come una donna insensata.

Il sacerdote Eli invece fu debole coi suoi due figli che commisero azioni gravi offendendo Dio; per questo motivo oltre alla morte dei due, Eli si attirò una condanna per tutta la sua casata.

Occorre combattere, se necessario, anche contro i propri familiari se questi vanno contro Dio.

Se tu hai ricevuto delle offese da persone della tua famiglia, dai genitori, dal marito, dalla moglie o dai figli, rafforzati, non ti abbattere! Il Signore curerà subito le tue ferite e correggerà loro o li neutralizzerà in qualche modo. Le persone più deboli sono spesso preda del maligno; prega per la loro salvezza e può darsi che Dio le guarirà; ma non permettere che le loro azioni, se palesemente contro Dio, possano abbatterti. Prendi le armi della fede e continua la tua battaglia anche dentro la famiglia. Considera che ognuno di noi è libero davanti alle scelte tra la vita e la morte, tra il seguire Dio oppure respingerlo. Se uno adulto della famiglia o della chiesa preferisce allontanarsi dagli insegnamenti del Vangelo, pure se avvertito dai genitori o dagli anziani, si allontani pure. Può darsi che un figlio ribelle, dopo aver assaggiato le “ghiande dei maiali” come accadde al figliol prodigo, apra gli occhi e ritorni a casa. Tu mantieniti fermo, fedele a Dio e vigilante in ogni cosa senza deviare.

 

(continua)

 

 

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