Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LA PROVVIDENZA DI DIO E' GRANDE

Di Anna Cuomo – 20-10-09

 Nel Salmo 146 è scritto:  “il SIGNORE protegge i forestieri,sostenta l'orfano e la vedova, ma sconvolge la via degli empi".

 

Proprio qualche giorno fa leggevo le commosse parole di un fratello e mentre ricordavo che era rimasto orfano di madre molto piccolo ricevevo la telefonata di una persona che è vedova da molti anni. Conosco la signora in questione da tempo. Io ero molto giovane e lei era sposata ed aveva tre figli piccoli: due maschi ed una femmina.  Il marito conduceva una piccola salumeria in un quartiere popolare ma gli affari andavano piuttosto benino, anche grazie alle tante officine che si trovavano in zona, per cui all'ora di pranzo si sfornavano panini e merende per tutti i gusti. Quando conobbi la signora, il marito aveva subito già più di un'operazione per un brutto male e, purtroppo, non era guarito. Attraverso mio padre che era un loro fornitore, avevo saputo che volevano cambiare commercialista ed avevano bisogno di una persona che li seguisse nella contabilità e che fosse di fiducia. Io ero fresca di studi e piena di progetti e di entusiasmo ed accettai l'incarico, cercando di mostrare tutta la sicurezza che potevo e di nascondere la mia inesperienza. Ricordo il marito, ormai ridotto ad un lumicino mentre nel retrobottega riposava su una brandina di fortuna e la moglie intenta a sbrigare i clienti, mostrava un sorriso ed una forza d'animo, anche per non far avvilire il marito. Io osservavo tutto e meditavo nel mio cuore. Nello stesso tempo,  anche il marito riusciva a trovare la forza per un sorriso per la piccola di meno di tre anni che gli andava vicino. Di lì a poco ebbi la notizia della morte di Giovanni, era questo il suo nome. Non fu  certo una sorpresa quando appresi  della sua morte e devo dire che più che un dolore provai un senso di malinconia ma anche di profonda pace. Era morto un uomo buono e sentivo che  il Signore  avrebbe aiutato quella famiglia.  Per quel che  mi riguarda, mi ritrovai in breve tempo sommersa da tutta una serie di problemi da risolvere: la dichiarazione di successione, l’inizio attività della signora che  era subentrata al marito tutte le volture, la pensione di reversibilità,i contributi e chi più ne ha più ne metta. Ripeto che ero proprio alle prime armi e trovarsi da un momento all’altro con tante pratiche da portare avanti non era facile. Eppure, c’è una cosa che mi è rimasta impressa. Ogni volta che mi recavo in un ufficio per risolvere una questione, le porte mi si aprivano in maniera meravigliosa, anche le problematiche più intricate e complicate trovavano una soluzione. Non era raro che l’impiegato di turno di questo o di quell’ufficio si mettesse a disposizione, indicandomi la strada migliore da seguire e in alcuni casi mi permettesse di rivolgermi anche al dirigente. Il massimo lo toccammo quando riuscimmo a non far pagare alla  signora nemmeno le imposte  di successione sul negozio e su alcune quote di appartamenti, la cosiddetta legittima, ma tant’è che allora se l’ufficio non chiedeva le imposte entro tre anni, si poteva invocare la prescrizione. Credo sia stato uno  dei  pochi casi in Italia ed, infatti, dopo la sentenza che ci dava ragione, è stata cambiata la legge a livello nazionale. Sentivo che dietro a tutto questo c’era l’aiuto di Dio e che quando mi recavo  negli uffici non ero da sola. Nello stesso tempo tutto questo mi dava un’indubbia soddisfazione e contribuiva alla mia  esperienza ed alla mia formazione pratica. Ad un certo punto al signora si ritirò dal commercio e decise di dare in locazione l’attività. Siamo rimaste in buoni rapporti ed ogni tanto ci sentiamo, anche perché ogni tanto succede che ha bisogno di qualche documento o informazione. L’ultima volta mi ha chiamato perché  dopo aver venduto una piccola proprietà l’ufficio aveva “dimenticato” di registrare la sentenza dell’epoca. Le ho chiesto dei figli ormai cresciuti. Ricordo che non avevano tanta voglia di studiare ed i tempi sono molto difficili, specie a Napoli. Uno è diventato tecnico del suono e lavora nei concerti anche per artisti importanti; un altro è impiegato come magazziniere in una società che si occupa di smaltimento rifiuti; la terza, la piccola di casa, sta per iniziare la scuola per estetiste.

Che dire? Il Signore non lascia mai niente a metà. Quanti sono oggi i giovani, specie a Napoli,  che non riescono ad inserirsi nonostante i titoli di studio, i genitori alle spalle, ecc. ecc.? E quanti sono i giovani che si perdono a causa di droghe, cattive amicizie? Come non vedere la mano provvidente e la potente opera di Dio in tutto questo? Sia lodato Dio per questo.

 

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