Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

        PICCOLI GRANDI MIRACOLI

 

 

 

Vorrei fare una testimonianza sull’amore di Dio.

 

 

Sono stata operata di tumore al seno due ani fa ed ancora devo fare le terapie ma per una mia difficoltà fisica purtroppo le vene non si trovano facilmente per farmi i prelievi; ogni volta che devo andare in ambulatorio per me è un calvario: non è certo colpa degli infermieri, ma per me è davvero una sofferenza terribile: mi bucano, mi ribucano, cambiano posto… non possono usare l’altro braccio per via dell’operazione, bucano il polso, la caviglia, il piede…. Alle volte mi pare di svenire dal dolore.

La volta scorsa proprio non me la sentivo, sapevo quello che mi aspettava allora mi sono messa a pregare dicendo al Signore che ero tanto stanca di soffrire e che non ce la facevo più. Poi comunque sono andata abbastanza rassegnata.  Mentre aspettavo mi sono messa a leggere la Bibbia che mi porto appresso, era un salmo. Quando mi hanno vista (ormai mi conoscono e sanno del mio difetto che non si trovano le vene) hanno cominciato a fare esclamazioni come per dire “Ah, ora cominciano i guai…”.

Io cercavo di concentrarmi su quello che leggevo per non pensare al dolore. Poi arrivò un infermiere che non avevo mai visto prima, mi disse di non preoccuparmi, mi prese il braccio, mi rassicurò, tastò la vena mi disse “eccola qui… vede signora?” ma io lo ascoltavo e non lo ascoltavo e mi aspettavo la solita trafila… leggevo e non guardavo perché sono soggetta a svenimenti. Poi però l’infermiere mi disse “E’ finito signora, ha visto? Si può rivestire…”  Rimasi senza parole mentre mi rivestivo. Poi tornò uno degli altri infermieri che conoscevo e mi disse: “Ma come signora? Ancora col cappotto? Preparatevi che cominciamo, lo sapete che ci vuole tempo…” Quando gli dissi che era tutto fatto non ci credeva, volle vedere il braccio e cercò l’infermiere nuovo per farsi dire come aveva fatto. Io ero nella sala d’attesa ed un’altra signora anziana mi guardava e poi mi disse: “Signora, come siete bella!” Rimasi sconcertata e risposi “..grazie..” e lei continuò: “avete un’espressione così bella e radiosa…!”

Io credo che il Signore mi abbia tanto aiutato ed abbia messo tanta pace dentro di me e mi abbia mandato la persona giusta per non farmi soffrire rispondendo alla mia preghiera. Lo ringrazio tanto.

 

(riassunto di una comunicazione firmata)

 

 

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