Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

NEGLI INCIDENTI STRADALI NON SERVE A NIENTE TIRARE IN BALLO IL SIGNORE

-di Anna Cuomo - 11-2-17-

 

A causa di un incidente stradale che mi ha visto coinvolta, ho trascorso dei giorni molto travagliati. Non riuscivo a darmi pace per tutta una serie di motivi, infatti sono prudente fino all’eccesso di zelo. Spesso prego il Signore affinché io non sia  mai causa di danni a persone quando sono in auto. Ho ricostruito centinaia  di volte il mio tragitto dal momento in cui mi sono immessa al momento dell’urto. Ringrazio Dio perché comunque nessuno si è fatto male.

Sui social quando succedono incidenti gravi con delle vittime si trovano alcuni tipi di commenti che suonano più o meno così: 1) Dov’è Dio quando succedono queste cose? 2) Dio non esiste, altrimenti queste cose non accadrebbero; 3) Ora il paradiso ha un angelo o stella in più 4) Signore consola i poveri genitori che devono affrontare il più grande dei dolori. Ecc.  Da cristiana, anche senza voler tirare in ballo tutti i discorsi relativi alla fragilità della nostra condizione umana, generalmente non intervengo, anche per evitare polemiche sterili e anche perché forse è molto difficile, se non impossibile, trovare una risposta sensata. Oggi però l’ho fatto, forse anche perché sono ancora turbata per quello che mi è successo,  e ho risposto che non serve a niente tirare in ballo Dio o prendersela con Lui in questi  casi.  Anche se si è vicini al dolore dei familiari e si prova strazio per queste situazioni, i motivi vanno cercati altrove. Innanzitutto, andare in auto è rischioso di per sé, e non ci vogliono scienziati per rendersene conto. Basta una frazione di secondo, un attimo di distrazione, una macchia d’olio sull’asfalto o una strada scivolosa o condizioni atmosferiche sfavorevoli e ci si può trovare coinvolti in una situazione spiacevole più o meno seria. Nella maggior parte degli incidenti più gravi, in cui ci sono morti o feriti gravi, molto spesso emerge la giovane età dei conducenti e, quindi, la scarsa esperienza ma soprattutto altre cause come l’ora tarda, l’alta velocità, l’imprudenza, la violazione delle norme del codice della strada, in primis le cinture di sicurezza non allacciate e cellulare usato in auto,  e quasi sempre risulta che almeno uno dei conducenti coinvolti nell’incidente è sotto effetto di alcool o di sostanze stupefacenti. Perché prendersela con Dio?

Affidiamoci a Lui anziché criticarlo e, se siamo prudenti, cerchiamo di esserlo ancora di più e facciamo continua opera di informazione e sensibilizzazione ai più giovani che un po’ per incoscienza, un po’ per altre cause, possono trovarsi in situazioni di pericolo che in certi casi sono di non ritorno.

 Prov. 19:8 “Chi acquista senno ama se stesso; e chi serba con cura la prudenza troverà del bene”.

 

 

 

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