IL VIAGGIO DELL’UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO - 16 parte - Renzo Ronca

 

Tratto da: IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relativita' delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri - SEME, RADICE DELL'UOMO: "IMPRINTING DI DIO"  - di Renzo Ronca - 3^ edizione genn. 2015 (PDF 900 Kb - pg 115  -   Riflessioni abbastanza approfondite sulla nostra crescita personale e di gruppo)

 

 

 

 

(segue)

     Lo Spirito Santo ci protegge e ci guida se ci apriamo a Lui. Ecco il probabile percorso schematico della Chiesa:

 

 

 Fig.10

  

     Guardiamo la figura: Lo Spirito Santo abbraccia la sua Chiesa[1] e la Chiesa si protende verso lo Spirito Santo che la guida; lo vedete dalla linea tratteggiata verticale, al centro. Una linea ideale che dalla Chiesa si protende verso lo Spirito e dallo Spirito arriva alla Chiesa. Una linea retta: la strada più breve per percorrere la distanza tra cielo e terra. Ma come abbiamo visto, nel percorso reale pratico terreno, la Chiesa  procede come a ZIG-ZAG tra eccessi e difetti (come l’operazione di “pesatura” di cui abbiamo parlato la volta precedente in cui l’ago della bilancia si sposta in valori in difetto ed in eccesso prima di stabilizzarsi), che sarebbe come dire: o troppa libertà o troppa rigidezza. Quando si allontana troppo dalla linea ideale (l'uomo potrebbe mai salvarsi da solo?) lo Spirito Santo "aggiusta il timone" ed inverte la rotta. Ecco che allora quella linea ideale diviene la risultante di molte correzioni, tutte guidate dallo Spirito di Dio per la nostra salvezza.

      Notiamo anche che più ci avviciniamo all'incontro col nostro Dio (nello schema vedi i punti più in alto, verso lo Spirito Santo)  più le alternanze, gli errori, le "pesature", si fanno piccole e vicine al centro ideale tratteggiato; in pratica si sbaglia sempre meno. Questo significa forse una riduzione anche in quantità di persone credenti come una selezione operata da Dio stesso, dunque sarà un numero ridotto di credenti quello che si salverà[2], ma quel rimanente avrà finalmente capito che ciò che conta non e' la differenza di regole, parole, culti, giudizi[3], bensì la nuova creazione che in noi si rinnova continuamente[4]. Quello che ci perfeziona non e' la differenza col fratello, ma esattamente il contrario: l'unità con lui; perché il vincolo della perfezione sta appunto nell'amore, nella pace che ci dona Gesù continuamente, se siamo veramente uniti a Lui, non solo teoricamente, ma portando molto frutto[5].

 

     In altre parole, lo Spirito Santo, come si vede in figura, interviene ogni volta il suo popolo va "fuori strada" o per eccesso (per es. in una eccessiva e mal compresa libertà spirituale) o per difetto (per es. in una eccessiva rigidezza nell'applicazione della Legge), invitandolo a procedere verso l'alto, verso Se Stesso fino all'unione, quando il Signore tornerà a rapire la Sua Chiesa sparsa per il mondo.

      Noi procediamo sempre così; sia individualmente, sia come chiesa: tra due opposte tendenze che si devono equilibrare. 

     Più ci avviciniamo e più siamo purificati, e più siamo puri e più siamo piccoli e meglio scorgiamo la statura di Dio. Meno ci impossessiamo delle nostre chiese e più la Chiesa di Cristo ha la possibilità di crescere.

      Dopo tante presenze ed assenze del nostro sposo,[6] tanti cambiamenti di rotta, in una ricerca affannosa ed importante ci apprestiamo finalmente ad incontrarlo e a restare per sempre uniti a lui.

 

(continua)

 

 


[1] Non sarà inutile ricordare che per “Chiesa” intendiamo l’unità di tutti i credenti sulla Terra considerati giusti da Dio (anche appartenenti a chiese diverse).

[2] Romani 9:27 Isaia poi esclama riguardo a Israele:
«Anche se il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare,
solo il resto sarà salvato;
28 perché il Signore eseguirà la sua parola sulla terra in modo rapido e definitivo».
29 Come Isaia aveva detto prima:
«Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato una discendenza,
saremmo diventati come Sodoma
e saremmo stati simili a Gomorra».

[3] Colossesi 2:16 - Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

Colossesi 3:17 - Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.

[4] Efesini 4:22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

[5] Giovanni 15:5 - Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.

[6] Vedi Cantico dei Cantici

 

 

 

Puntata precedente - puntata successiva   -   indice studi e riflessioni  - Home