COMUNICAZIONE  DIVINA PARTE 4  OSSERVAZIONE CONTROLLO CONSTATAZIONE APPROVAZIONE DELL’ETERNO  - Renzo Ronca -23-9-19 

 

 

 

(segue)

 

Accanto a questa comunicazione/realizzazione è presente l’osservazione, il controllo, la constatazione, l’approvazione: “Dio vide che questo era buono (ad ogni singolo atto creativo)  (Gen 1:10, 12, 18, 21, 25).

 

Non solo ma vide che tutto quanto aveva creato nel suo insieme era perfettamente equilibrato ed amalgamato,  “era molto buono(1:31)

 

Comunicazione/realizzazione…

Osservazione/constatazione/approvazione…  

 

Potremmo dire che la comunicazione di Dio era parte della creazione dell’universo e allo stesso tempo –usando un termine moderno industriale- era inserita nel suo “controllo-qualità”. Solo quando il risultato fu “molto buono” completò la creazione con il settimo giorno, una forma di “riposo” che anticipa l’eternità, obiettivo finale dell’uomo.

 

Da quanto abbiamo accennato possiamo pensare alla comunicazione divina come tendente alla realizzazione del progetto sublime di Dio CHE È ANCORA IN ATTO. Ogni comunicazione divina si inserisce in questa direzione, perfettamente orientata ed intonata.

 

 

MA “PAROLA” E “VERBO”…

 

Ma “Parola” e “Verbo” non sono anche i nomi di Dio incarnato in Gesù?

1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta […] 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. (Giov. 1:1-14)

 

Ora se Gesù è il modo con cui Dio ha voluto mostrarsi e comunicare meglio con gli uomini,[1] potremmo anche dire che quelle parole “dove sei?” di Dio, sono anche “Parola Verbo, Gesù”, cioè offerta per la nostra redenzione dalla morte in cui siamo caduti. Tali parole acquistano dunque una grande importanza per l’ampia  portata del loro significato.

 

(continua)

 


 


[1]

Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? (Giovanni 14:8-9)

 

 

 

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