RIEDIFICARE LA NOSTRA PERSONA - SCEGLIERE UNA FEDE - COME PROCEDERE?

-Da una corrispondenza ripresa dal 2001 - di Renzo Ronca - 5-5-19 (25-8-21)

In questi periodi oscuri e confusi occorre ripartire da zero, ricostruire le motivazioni del vivere e individuare bene i valori verso cui orizzontarci.

Facciamo l’esempio di una casa da costruire…

Supponiamo che la casa simboleggi noi stessi: una specie di contenitore in cui possa crescere la nostra consapevolezza di esistere, in cui possiamo manifestare la nostra personalità.

 Si sceglie l’ambiente principale…

Può essere la politica, lo sport, la carriera militare, l’arte, il sociale, l’ecologia, la scienza, la religione, ecc…  Forse ci interesseranno più cose, ma generalmente c’è un settore che per ogni persone sarà prioritario su tutti gli altri. Noi in qs esempio mettiamo al primo posto “la religione”, intendendo con qs termine non gli organismi ecclesiastici che l’uomo ha organizzato e regolamentato, ma tutto quello che riguarda Dio,[1] che in qualche modo evidentemente ci attrae, pur senza conoscerLo ancora.

 Si delinea meglio lo spazio…

Tra le varie religioni nel mondo abbiamo scelto quelle monoteiste, cioè quelle che credono che Dio sia un Essere che in qualche modo esiste realmente, seppure in forma complessa, e  non un concetto teorico.

 Si spiana il terreno…

Liberiamo la ns mente da preconcetti, slogan, dogmi, insegnamenti istituzionali, tradizioni, ecc. Almeno ci proviamo, per quanto possibile.

 Si scavano le fondamenta…

Costruire una casa richiede impegno e conoscenza. Occorre trovare basi solide possibilmente come roccia, essere in grado di posizionare la pietra angolare, valutare che il progetto sia “a misura” nostra non troppo grande né troppo piccolo, ecc.

 Vediamo come mettere le prime pietre ed erigire le pareti di muro…

Pensiamo ad un edificio rettangolare: quindi con quattro angoli. Ecco quegli angoli saranno i primi ad essere segnati. Il buon muratore poi prenderà le prime quattro pietre e le porrà sul terreno appoggiandole e controllando attentamente la squadratura degli angoli e la distanza tra loro. Dopo qualche piccolo aggiustamento, quando tutto è preciso, li fissa con la calce. Da questo momento con dei fili o tavole o altri sistemi comincerà a riempire con ordine tutto il resto del muro in larghezza ed in altezza. Tutta la costruzione sarà riferita alle prime “pietre angolari” o “testata d’angolo”.

Scegliere la ns pietra angolare: Che significa per noi questo? Significa che dovremo sceglierci la nostra “pietra angolare” di fede, ovvero il punto fondamentale della nostra fede specifica su cui costruire tutto il resto della persona. Deve essere una pietra d’angolo veramente squadrata e precisa; degna di essere il riferimento per tutto il muro a cui darà l’inclinazione giusta.

Io come “pietra angolare”[2] ho messo Gesù Cristo, per come mi si è rivelato,[3]  per quello che ha detto, per il Suo progetto fino all’eternità.

Quando poi, proseguendo, il muratore mette una pietra o un blocchetto da costruzione sopra uno strato di calce fresca, sa che deve dare una “aggiustatina” con le mani o qualche  “colpetto” con la cazzuola, spingere, inclinare il blocchetto sulla malta fino a che la livella segni il giusto equilibrio. Il muratore ascoltando si aiuta con un progetto, squadre, livella, filo a piombo….

Ma noi come facciamo a costruire tutto in maniera equilibrata e a norma? Abbiamo anche noi un progetto davanti con misure e dimensioni e dobbiamo imparare a leggerlo e seguirlo così come il muratore fa con quello dell’architetto: questo disegno perfetto per noi si trova negli insegnamenti biblici.

(continua)

 

 


 


[1]

Anche se qui non lo trattiamo, la scelta personale di voler conoscere/accettare Dio ha motivazioni profonde e complesse che non dipendono solo dall’uomo. E’ come se Dio attivasse una esigenza già presente in noi, come un imprinting esistenziale, e quella parte attivata in noi stimolasse/coordinasse poi il resto della ns persona, guidandone direzione e comportamento. Vedi il ns dossier PDF: IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relativita' delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri  

 

[2]

C’è una brevissima mia paginetta nel ns sito in internet: LA PIETRA ANGOLARE

 

[3]

Nella rivelazione del Signore alla nostra anima non c'è alcun merito dell'uomo. Può avvenire in molti modi, diversi per ognuno come lo è una crisi esistenziale per esempio. Ma tutti questi modi, partendo da chissà dove, hanno una matrice comune: l'attività di un Essere vivo, Dio, il Signore, che in qualche modo ci viene a risvegliare, a riedificare, a preparare, in vista di quanto avverrà, secondo un ampio disegno.

 

 

 

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