“GIORNO DEL SIGNORE”, “GIORNO DELL’ETERNO”, “GIORNO DI CRISTO” -significati e differenze di Renzo Ronca – 22-3-18

 

 

 

 

Per comprendere bene il significato dei termini “giorno del Signore”, “giorno dell’Eterno”, “giorno di Cristo” occorre  leggere con attenzione il contesto scritturale perché la connotazione non è sempre semplice;  proviamo con l’aiuto di qualche testo di studio a dare alcune indicazioni:

 

GIORNO DEL SIGNORE

«l’espressione in sé trae la sua origine, in definitiva, dall’idea, prevalente nell’antico vicino oriente, secondo la quale un potente guerriero era in grado di compire un’intera campagna militare in un solo giorno. […] Così, parlando in generale, “il Giorno del Signore” si può considerare un modo dire usato per sottolineare la rapidità del carattere decisivo della vittoria del Signore sui suoi nemici in qualsiasi occasione. […] “IL Giorno del Signore” dunque, comprende molti “giorni” o avvenimenti specifici… […] In conclusione, secondo diversi passi della Scrittura oltre a quelli contenuti in Gioele, “Il Giorno del Signore” sarà un periodo di tempo lungo comprendente sia giudizi che benedizioni. Comincerà subito dopo il rapimento, includerà i sette anni della tribolazione, il ritorno del Messia, il millennio e la creazione di nuovi cieli e di nuova terra.» (1)

 

Molto spesso i profeti o Gesù stesso quando parlano di un fatto specifico lo fanno su due piani: quello del loro presente storico (riferendosi magari ad un avvenimento che sarebbe accaduto a breve), e quello escatologico, proiettato alla fine dei tempi. Un esempio potrebbe essere il libro del profeta Sofonia: questi profetizzò della situazione terribile in cui stava andando incontro il regno di Giuda (siamo nel 640 a.C. circa) proiettando lo stato di peccato presente nel suo tempo allo stato in cui si troverà la terra alla fine dei tempi, nel  terribile “Giorno di Yahweh”. Occorre dunque molta riflessione e conoscenza delle epoche storiche su quanto leggiamo nelle Scritture. Per questo consiglierei a tutti quelli che vogliono “scavare” negli insegnamenti scritturali di servirsi di testi seri da consultare.

 

“Il giorno del Signore” «Questa espressione fa parte dell’escatologia biblica […] Il Giorno del Signore è il momento in cui Yahweh interviene attivamente per punire il peccato che ha raggiunto il culmine. […] Tutti gli interventi raggiungono l’apice quando Dio stesso verrà.» (2)

 

Nel NT bisogna distinguere: vi sono passi in cui si riferisce principalmente al ritorno di Gesù, altri in cui ci si riferisce al giudizio finale.

Riferiti al ritorno di Gesù:

2Corinzi 1:14

come in parte avete già capito, che noi siamo il vostro vanto, come anche voi sarete il nostro nel giorno del nostro Signore Gesù.

1Tessalonicesi 5:2

perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte.

2Tessalonicesi 2:2

di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente.

 

Riferiti al giudizio:

 In 2 Pietro 3:10, pure se inizia con “Il giorno del Signore verrà come un ladro..” che ricorda 1 Tess 5:2, nel proseguo i particolari sono senza dubbio riferiti al giudizio dopo il millennio: “..in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.”

 

In Apocalisse l’espressione “Giorno del Signore” è usata una sola volta: Apoc 1:10a “Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore” […]. Si è pensato che Giovanni avesse avuto la rivelazione di domenica (3) […] (Ma) Pare ancora più plausibile che Giovanni sia stato trasportato in ispirito nel giorno del Signore, cioè nel giorno meraviglioso e terribile, tanto spesso annunciato dai profeti, nel quale il Signore gloriosamente rivelato, giudicherà il mondo e stabilirà definitivamente il suo regno. (4)

 

GIORNO DELL’ETERNO (O DI YAHWEH)

Is 2:12,17-19; 13:6,9-13; Ez. 30:2,3; Gioe. 1:15; 2:1,2,11; Amos 5:18-20; Sof. 1:14-18; ecc.

Usato più spesso nell’AT, solitamente è riferito ai fatti della fine. «Indica il periodo che va dal glorioso ritorno di Cristo, fino alla creazione dei nuovi cieli e della nuova terra. Si applica prima di tutto ai terribili giudizi della fine: dopo “l’anno di grazia dell’Eterno” verrà “il giorno di vendetta del nostro Dio” (Is. 61:1-2)» (4)

 

GIORNO DI CRISTO

«1 Cor 1:8; 5:5; 2 Cor 1:14; Fil. 1:6,10; 2:16;

Questo “giorno” è legato alla ricompensa e alla glorificazione dei credenti al ritorno del Signore» (4)

 

 

 

 

 

 

NOTE

 

(1) Robert B. Chisholm, Jr. introduzione a “Gioele” – Investigare le Scritture – La casa della Bibbia-

 

(2) G. S. Wright “Giorno del Signore” – Dizionario Biblico GBU – Ediz. GBU

 

(3) «Nel testo originale dell’AT e del NT semplicemente il termine domenica non esiste. […] In Apocalisse 1:10 le versioni che hanno come la Diodati e la Luzzi  “fui rapito nel giorno di domenica” sono improprie.[…] [Nella Nuova Diodati, Nuova Riveduta e CEI invece, è presente la traduzione  letterale dal greco: “giorno del Signore”. ndr]   Siccome la domenica venne chiamata “giorno del Signore” i traduttori si son presi la licenza di mettere domenica. Molti intendono il giorno del Signore di questo testo come il giorno del giudizio finale e degli eventi ad esso connessi cui fa costantemente riferimento l’Apocalisse. […]»  Domenico Visigalli “Domenica” in “Dizionario di dottrine bibliche” – Ediz. AdV – FI

 

(4) Renè Pache – Nuovo dizionario biblico – Ed. Centro Biblico - NA

 

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