Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

LA SOLITUDINE DEL CRISTIANO IN FAMIGLIA

 -di Renzo Ronca - 24-7-16 - h.18,30

 

 

 

 

Chi cerca di amare è quasi sempre solo. Non parlo dell’amore terreno, dove la parola “amore” ha tanti significati, soprattutto “avere” “possedere”, ma parlo di quell’amore profondo che ci ha insegnato Gesù. Nessuno ha saputo amare il mondo (il creato, l’uomo, non la mondanità) quanto il nostro Signore. Egli si lasciò portare sulla croce a morire in modo atroce, mite e consapevole; sapeva che solo così poteva adempiere una legge che tutti noi avevamo trasgredito. Noi l’avevamo trasgredita, non Lui. Noi eravamo già condannati non Lui. Gesù pagò per me e per te morendo al mio posto ed al tuo posto. Per quella morte possiamo salvarci se torniamo al Padre nel Suo Nome. Questo è il senso della croce. Ma la croce è comunque pesante, è una strada in salita, non è desiderabile per nessuno. Gesù portò quella del nostro peccato ma tutti noi, salvati o non salvati, abbiamo una croce da portare nella nostra vita terrena. Chi ama di più solitamente soffre di più perché comprende più cose, sopporta, aspetta, tollera, spera, non reagisce come quelli che non amano o amano poco. Chi soffre amando non è una vittima masochista, ma sa prendersi il peso di chi gli sta vicino anche quando non è capito, anche quando viene giudicato. Non lo fa solo per dovere, lo fa perché vuole farlo, con grande libertà e forza interiore, con scelta responsabile, fino a che ce la fa, fino a che può; ha sempre una speranza in fondo al cuore. Il Signore infatti non lo lascerà a lungo sotto il peso di questo sconforto, non permetterà che venga schiacciato dalla tristezza, ma con il Consolatore cioè lo Spirito Santo che ci ha donato, saprà risollevarci.

 

L’amore non è sempre corrisposto da coloro che amiamo, nemmeno in famiglia. A volte ci si sposa per attrazione fisica, per simpatia, per necessità… emozioni, buona fede, grandi speranze… Poi qualcosa cambia o si rovina. Ci si scopre individui che vivono insieme senza mai essere uniti. Può capitare a tutti. Chi non è credente può facilmente separarsi senza starci a pensare troppo; ma chi è davvero credente non può più comportarsi così: deve riflettere bene, valutare, pregare moltissimo. Solo in gravissimi casi, se il Signore glielo farà capire, potrà farlo.

 

Rimane allora una grande solitudine per il cristiano in famiglia quando non è capito, seguito, accolto, condiviso nella sua fede. Questo è nel migliore dei casi, quando non si è palesemente contrastati. Infatti per esempio molte donne vivono di nascosto la loro fede perché il marito non si limita ad essere in disaccordo ma allunga persino le mani.

 

La via della croce per alcuni è più pesante di altri. Famiglie apparentemente unite eppure divise.

Eppure in queste famiglie il Signore spesso chiama una donna, un uomo, un figlio o una figlia…

Un cammino difficile per questi chiamati, che non sempre le chiese riescono a capire; anzi a volte caricano ancora di più di doveri queste povere anime chiedendo loro inutili eroismi che porteranno a irrigidimenti pericolosi in famiglia con danni gravi.

 

Chiediamo sempre a Dio il giusto discernimento prima di dare consigli. Il cristiano non è un perdente che accetta tutto, non accetterà mai di fare cose che vadano contro Dio; però il cristiano è anche un lottatore interiore, uno che sa pregare. La preghiera è un’arma molto potente. Se le chiese, se noi vogliamo aiutare queste anime “in minoranza” nelle loro famiglie, per prima cosa affianchiamo le loro preghiere. Non chiediamo più di quanto possano dare, diamo noi invece a loro un appoggio sereno e fiducioso pregando molto il Signore, affinché le liberi da chi è malvagio, da quello stato di dolore e tristezza, affinché dia loro una forza speciale, una fede inattaccabile che sa resistere e vincere con mitezza, senza ricambiare mail il male con il male.

 

 

Correlazioni:

 

CONOSCIAMO LA SOLITUDINE (RR)

UNA SOLITUDINE CUPA SENZA CONFINI DA CUI DEVI USCIRE (RR)

AMORE STRUGGENTE VERSO DIO NELLA SOLITUDINE (RR)

RISOLLEVARSI NELLA SOLITUDINE, COME? (RR)

SOLITUDINE LUMINOSA  (RACCOLTA PDF di Renzo Ronca 23 pagine)

 

LA TRISTEZZA – (Psicoterapeuta G. Ciampi)

 

 

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