Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

INTIMITA’ CON DIO E TRASLAZIONE NEL SUO TEMPO - 1

di Renzo Ronca - 28-1-16 - h. 16 -  (Livello 4 su 5) 

 

 

 

 

(segue da DIO CI HA GIA’ LIBERATI, SI TRATTA SOLO DI SCOPRIRLO)

 

Abbiamo parlato di “eterno presente” (1) in cui l’Eterno vive e di “intimità con Dio” (2), un dono da ricercare.

Ma se l’uomo vive rimuginando sempre il passato, con un presente che gli sfugge tra le dita e con un futuro che non può sapere, come può comunicare con Dio?

E’ proprio nei momenti di intimità, nella preghiera, che avviene qualcosa di straordinario. Il corpo e la mente non ne possono essere partecipi perché sono legati alle leggi terrene, ma la nostra anima si; lei può essere elevata da tutto ciò che è terreno e può essere introdotta nella spiritualità di Dio. Chi fa tutto questo è lo stesso Spirito Santo, misteriosa terza “Persona di Dio”, quando si presentino le condizioni giuste.

 

Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. (Coloss. 1:13)

 

Abbiamo già accennato alla prima parte di questa frase “Dio ci ha liberati…” come di un fatto “già accaduto”, di cui per grazia, possiamo prendere atto con un minimo di fede senza sforzo (3). Proseguiamo l’approfondimento di tutta la frase. Vorrei riportare il periodo secondo una versione più vecchia ma a mio parere più efficace (4)

 

“È Lui [Dio] che ci ha strappati dall'imperio delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo”. (Coloss. 1:13)

 

“E prima di tutto, insiste sopra un fatto importante: V'è un imperio delle tenebre, dic'egli, e v'è un regno dell'amato Figliuol di Dio. Con la parola imperio, l'apostolo allude ad un qualcosa di bene organizzato; e dicendo «imperio delle tenebre», egli ha senza dubbio in mente le categorie di Efesini 2:2; 6:12 (5). A cotesto «imperio» Paolo contrappone un «regno»: il regno, cioè, in cui governa e giudica quel Figlio, che è l'eterno ed ineffabile oggetto dell'amore di Dio. Questo regno non è la Chiesa; fra poco si parlerà anche di lei; qui si tratta del regno; d'un regno che non è esclusivamente cosa del futuro, ma che, incomincia dal presente, perchè la sua storia data dal giorno in cui Dio, risuscitato Gesù dai morti, lo fece sedere alla propria destra come colui a cui «ogni podestà è data in cielo ed in terra» Marco 16:19; Romani 8:34; Atti 7:55; Matteo 28:18 (6). L'«imperio delle tenebre» descrive la condizione in cui l'uomo si trova prima della conversione; il «regno dell'amato Figliuol di Dio» descrive quella in cui entra, dopo la sua conversione. Il passaggio dall'una all'altra condizione è descritto dall'apostolo con due parole grafiche ed energiche. È il Padre che compie un tanto miracolo d'amore; e lo compie in due modi: «strappandoci dall'impecio delle tenebre» e «trasportandoci nel regno del suo amato Figliuolo».

La strappandoci implica due idee: l'idea della profonda miseria in cui l'uomo è caduto per la sua volontaria ribellione a Dio, e l'idea della potenza di quel Padre stesso che rompe le nostre catene e ci affranca dalla schiavitù del principe delle tenebre. Il trasportandoci non è meno scultorio dello «strappare», ed esprime un completo cangiamento di luogo, che implica al tempo istesso un completo cangiamento di pensiero e di condotta.” (G. Luzzi)

 

Questo bellissimo commento ci fa capire quanto Dio sia grande potente ed amorevole! Ci fa anche comprendere che un trasferimento è già in atto. Secondo il modo terreno di misurare il tempo, è già dalla resurrezione di Gesù questo regno è diventato operante. Questo è il presente dell’uomo che si è convertito. Egli per la potenza di Dio-Spirito-Santo già è cittadino di questo regno, che la sua anima già percepisce. Il suo corpo segue ancora le leggi terrene, ma anche lui presto, al momento del rapimento, sarà trasformato o resuscitato (7).

 

E’ nella dimensione della preghiera, del rapporto intimo Dio, che noi possiamo essere “trasportati” per fede in questo regno. La Sua regalità, lo splendore, la giustizia, la bellezza.. il ns timore, la meraviglia, la felicità.. filtrano in brevi luminosi taglienti raggi sublimi che ci vengono donati come anticipo; ma pure se meravigliosi non sono ancora niente di fronte alla gloria piena che si manifesterà quando i tempi saranno maturi.

 

Questa “traslazione” del nostro essere nel regno di Dio avviene continuamente quando innalziamo la nostra mente nella riservatezza dell’adorazione; avviene e si rischiara tra la nebbia in maniera sempre più fluida e duratura, in base alla nostra conoscenza di Dio, che acquisiamo ogni giorno di più per rivelazione, ad opera dello Spirito Santo.

 

Quelli che una volta erano momenti di preghiera “rubati al nostro tempo” in cui eravamo immersi presi da mille cose mondane, diventano adesso il nostro desiderato tempo spirituale; desiderati eccelsi momenti, da cui non ci staccheremmo più. E’ lì che la nostra anima ha trovato la sua terra promessa, la sua casa, il luogo dove vuole stare per sempre. Nella casa del Signore nei Suoi cortili nel Suo tempio:

 

Salmi 65:4

Beato chi sceglierai e accoglierai,

perché egli abiti nei tuoi cortili!

Noi ci sazieremo dei beni della tua casa,

delle cose sante del tuo tempio.

 

Salmi 84:2

L'anima mia langue e vien meno,

sospirando i cortili del SIGNORE;

il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente.

 

Salmi 84:10

Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove.

Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio,

che abitare nelle tende degli empi.

 

Salmi 92:13

Quelli che sono piantati nella casa del SIGNORE

fioriranno nei cortili del nostro Dio.

 

Salmi 96:8

Date al SIGNORE la gloria dovuta al suo nome,

portategli offerte e venite nei suoi cortili.

 

Salmi 100:4

Entrate nelle sue porte con ringraziamento,

nei suoi cortili con lode;

celebratelo, benedite il suo nome.

 

Salmi 116:19

nei cortili della casa del SIGNORE,

in mezzo a te, o Gerusalemme.

Alleluia.

 

Questa percezione è segno di uno spostamento avvenuto già nella profondità del nostro essere; oltre l’analisi razionale. Il baricentro della nostra essenza si è spostato: vive unito a Cristo risorto. Con Lui siamo, con Lui portiamo frutto, in Lui ritroviamo la nostra nascita e la nostra vita eterna. Era questo il progetto iniziale di Dio che adesso iniziamo a percepire. Segno che è più vicno! Lode a Dio!

 

Signore grazie per averci visti! Grazie per esserti ricordato di noi! Grazie del tuo sacrificio che tanto ti costò. A Te solo la gloria! Torna presto!

 

(continua)

 

 

 

 

NOTE

 

(1)

 AVVICINAMENTO ALL’”ETERNO PRESENTE” DI DIO

CONOSCENZA DI DIO E LIMITI UMANI

 IL TEMPO TERRENO E IL TEMPO DI DIO (PDF)

 

(2) IL DONO DELLA INTIMITA’ CON DIO

 

(3) DIO CI HA GIA’ LIBERATI, SI TRATTA SOLO DI SCOPRIRLO 

 

(4) Traduzione, commentario, riflessioni del Dott. Giovanni Luzzi - Firenze, Prem. Tipografia e Libreria Claudiana, 1908

 

(5)

Efesini 2:2

ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.

Efesini 6:12

il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

 

(6)

Marco 16:19

Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

Romani 8:34

Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

Atti 7:55

Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra,

Matteo 28:18

E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra.

-  

(7)

1 Cor 15:51-53

“Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.”

 

 

 

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