Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

I TEMPI PER ASSIMILARE LE RIVELAZIONI BIBLICHE – PREDISPOSIZIONE DELLO SPIRITO SANTO

- di Renzo Ronca - 26-1-16- h.15,15 -  (Livello 3 su 5) 

 

 

 

 

“Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta” (Giov 2:22)

 

 

Non tutto quello che ci ha detto il Signore si capisce subito. Alle volte è necessario un periodo di tempo affinché la nostra coscienza possa appoggiarsi alla conoscenza che deriva dalla sperimentazione pratica. E’ come un seme che viene messo sotto la neve: te lo dimentichi come se non esistesse, poi arrivata la stagione giusta vedi che non è morto ma che improvvisamente e sorprendentemente è cresciuto.

Vi sono insegnamenti più profondi di altri che non possiamo arrivare subito a fare nostri. Non si tratta di non avere intelligenza ma di una normale limitatezza umana.

La nostra mente sulla terra si può ingrandire solo in due direzioni: il passato ed il futuro. Una specie di allungamento temporale, ma nulla più di questo.

L’apertura di Dio invece è in tutte le direzioni dello spazio e del tempo a noi irraggiungibili (1). Dovunque nello spazio e nel tempo l’Eterno si espande una dilatazione che è allo stesso tempo conoscenza immediata; una  dilatazione “multidimensionale” di conoscenza che possiede solo Dio.

Tuttavia Dio Spirito Santo in modi meravigliosi ci predispone a questo tipo di apertura. Dispone cioè i nostri pensieri all’accoglienza della conoscenza divina; conoscenza che ci si avvicinerà pronta a riempirci quando sarà il momento stabilito.

 

Poco più avanti del versetto che abbiamo preso in considerazione (Giov.2:22) c’è l’episodio di Nicodemo e Gesù (Giov 3:1-20), anche qui si parla di una “nuova nascita” non facile a capirsi; ed anche noi come Nicodemo, spesso rimuginiamo su cosa abbia voluto dire.

 

E’ necessaria una unzione spirituale particolare affinché le nostre orecchie possano capire bene (Mar 7:34-35) affinché la nostra mente possa davvero aprirsi (Luca 24:45). Ci son dei tempi di maturazione perché l’uomo possa rendersi conto delle cose di Dio: la neve che copriva il seme non l’ha fatto gelare, al contrario l’ha mantenuto protetto fino alla primavera: la protezione di Dio come la neve pura perfetta e ci mantiene “in temperatura” tramite la fede, fino a che quello deve comparire comparirà.

“che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi” (1Pietro 1:5)

 

E’ come se Dio vivesse in un luogo di una intensità troppo elevata, troppo “dimensionale” e pericolosamente complessa per la fragilità con cui come siamo fatti noi adesso.

«Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. (Isaia 55:9)

 

Se fossimo subito a contatto con tutto quanto saremmo distrutti, come un tenero seme al polo nord o in una fornace atomica. Allora due sono le cose: o Dio scende da noi o ci rapisce trasformandoci in modo che alla Sua presenza non moriamo.

 

Ed è questo che Dio fa/ha fatto/farà.

 

Ho usato il verbo al passato al presente ed al futuro perché nell’eternità non credo che la misurazione del tempo sia lineare come avviene ora sulla terra: davanti all’Eterno è tutto un presente in continua vita.

 

Dio-Padre in Dio-Cristo è sceso fino a noi per aprirci una strada (Isaia 40:3; Giov 14:6);

Dio-Cristo in carne ed ossa ha parlato il nostro linguaggio e ci ha spiegato la Scrittura aprendola con gli insegnamenti, che poi con Dio-Spirito abbiamo potuto aprirci a nostra volta per accoglierli e capirli e farne parte allo stesso tempo.

 

Che importa se tutto questo è difficile da spiegare?

Sperimentarlo non è difficile perché dopo la fede che ci predispone, questo tipo di conoscenza ARRIVA  a noi, prima nell’anima e poi nella mente.

 

Per questo ci è difficile averne coscienza perché la coscienza necessità di una elaborazione razionale, mentre l’anima percepisce subito immediatamente i raggi della luce divina. La mente arriva dopo.

Non c’è merito nostro: è lo Spirito Santo che arriva a noi.

 

Anche se per un po’ siamo sotto una coltre di neve, preghiamoLo, disponiamoci ad accoglierLo. Egli lo Spirito di Dio verrà a riempirci ad elevarci secondo i modi e i tempi della infinita Sua saggezza.

 

 

 

 

 

(1) “siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo” (Efesini 3:18)

 

 

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