IL RUOLO DEI MASS-MEDIA NELLA FAMIGLIA CRISTIANA DEI NOSTRI TEMPI -  Riflessioni sul disfacimento e sostituzione dei modelli familiari nella spiritualità cristiana (da leggere con calma) cap.3 -  di Renzo Ronca - 21-9-15 - aggiorn. 10-9-20

 

 

 

 

 

(segue)

Cerchiamo di capire come potrebbe agire oggi il ns “avversario spirituale” nella sua battaglia devastante contro l’idea di “famiglia” che Dio cerca di trasmetterci.

 

Le forze maligne, gli spiriti seduttori, che identifichiamo con il sintetico “avversario” o “ingannatore”, sanno che i ruoli e gli equilibri all’interno della famiglia occidentale moderna sono sempre più dinamici, in corso di transizione, spesso confusi e quindi molto fragili. Tali equilibri non sono più degli standard uguali per tutti come erano in passato, ma sono da cercare famiglia per famiglia, individuo per individuo, in una crescita attenta dove, per stare bene, l’umiltà e l’intelligenza dovrebbero andare d’accordo con la fede.

Per quanto riguarda la fede, il progressivo allontanamento da Dio in atto nel mondo, indebolisce il nostro appoggio sulla guida dello Spirito Santo.

 

Senza questa illuminazione continua del nostro pensare, orientata verso quel futuro promesso, che appena intravediamo e che solo Lui conosce, non possiamo far altro che ripiegare i pensieri ad “altezza di uomo”, adattando nello specifico la famiglia a quanto avviene nel quotidiano.

 

Non avremo più allora un giusto percorso che, partendo dall’alto dalle sublimi complessità della natura di Dio:

-ci attrae a Sé,

-trasferisce nel ns cuore questa parte di Sé crescente,

-dal nostro cuore si trasferisce poi alla famiglia unita

-dalla famiglia si traduce in comportamenti cristianamente sani.

 

Bensì un errato percorso che, partendo dal basso, cioè dall’umano, pur cercando il meglio di ciò che potrebbe essere “diritto e libertà”,  si estende poi in maniera limitata alla nostra vita di tutti i giorni,

rimpallando “il bene ed il male” da un uomo all’altro nelle “conquiste” sociali. Un “bene e male” che ha come sfondo la “misura finita dell’uomo” e non più la “misura infinita di Dio”.

 

I risultati di questo operare “basso e piatto” si vedono subito: l’aumento dei problemi politico-sociali che creiamo in continuazione, e che poi nella nostra limitatezza non sappiamo più risolvere, accresce la nostra necessità di sicurezze; allora cerchiamo le sicurezze in noi stessi, ma produciamo solo altri problemi, che si sommano ai precedenti. Un giro chiuso che nella pratica ci rende sempre più bisognosi di aiuto; un aiuto che purtroppo ci ostiniamo a non trovare in Dio, a causa della nostra orgogliosa “autosufficienza”.

 

La spinta di questo avversario (il termine "satana" in ebraico vuol dire appunto "avversario") è sempre la stessa: cerca di convincerci che il legame con Dio sia negativo e che l'Eterno ci impedisca di evolverci. Attraverso ragionamenti e filosofie di tutti i generi le forze anti-Dio cercano di convincerci da sempre che la nostra fede in Dio sia solo un cordone ombelicale legato alle tradizioni ed ai miti, da tagliare subito per poter finalmente camminare da soli. In qs senso viene propagandata soprattutto agli “intellettuali di potere”[1] una affascinante idea di satana-lucifero cioè raziocinio-portatore-di-luce-e-di-progresso.   In realtà è solo ambiguità tendenziosa, come nell’inganno di Eva e di Adamo a cui (dal dialogo in Genesi) vennero fornite verità e falsità mescolate insieme, che non percepirono subito.

 

All’uomo viene solo affiancata da Dio una linea di condotta protettiva provvisoria (ad es. con i dieci comandamenti) cioè un riferimento indicativo utile per lui, se lo vuole accogliere; che lo metterà in grado di riconoscere il bene dal male. Bene e male che secondo Dio hanno caratteristiche assolute che non variano nel tempo, ma che secondo la nostra mentalità odierna, variano a seconda delle prospettive sociali economiche storiche e politiche.

 

Questo aiuto a discernere tramite le indicazioni bibliche (che non ha nulla a che vedere col "moralismo" [2] ) viene dall’alto e rimane un riferimento dall’alto; è come una indicazione, “un modello” al di sopra del mondo; diciamo un modello di ciò che è “Bene” per sempre, accessibile a tutti quelli che di Dio si fidano.  E' questo un aiuto per l’uomo che si sintetizza in due fasi:

 

1. Finché l’uomo è “spiritualmente minorenne” si manifesta con i comandamenti, o per meglio dire con gli insegnamenti di base delle Scritture. Lo scopo di queste linee guida  è traghettare l’uomo fuori dal fango in cui è finito per aver voluto fare troppo presto tutto da solo, confondendo per esempio libertà ed egoismo.

 

2. Con il raggiungimento di una certa maturità spirituale poi, riusciamo ad introiettare [3] certe cose complesse della natura di Dio; In qs operazione le facciamo nostre, non per averle perfettamente capite, ma per averle in noi stessi “digerite”, assimilate tipo “infusione” dall’alto. Questo avviene andando oltre, andando sopra la comprensione razionale umana. E’ questa la “nuova nascita” [4]  che ha un senso solo per chi la vive.

  

Attenzione ora: allontanandoci da Dio non possiamo più usufruire né del primo aiuto (comandamenti) né del secondo (nuova nascita) e non possiamo più assimilare nulla dall’alto;  si innesta quindi UN AGGRAVAMENTO della nostra condizione umana:  infatti ci è utile capire che certi processi dentro di noi, per esempio quello di imitazione, di cui siamo dotati “per natura”, e che nella famiglia “sana” sono  utilissimi, funzionano lo stesso pure in una eventuale famiglia disgregata e di fuori di essa; e questo è da capire bene perché non imitando Dio o le cose di Dio (non trovandole), cosa imitiamo se non l’anti-Dio?   E questa è la causa principale della nostra rovina attuale.

 

Nella famiglia credente di una volta, che metteva la Bibbia al centro della casa, i genitori credenti erano già “in Dio” e costituivano un riferimento, un filtro, una difesa, un mezzo per individuare la strada “giusta”.

I genitori di oggi, che guardano più al mondo che alla Bibbia, oberati da preoccupazioni ed ansie, non riescono a trasmettere altro ai figli se non ciò che hanno dentro. E cosa hanno dentro? Un grande vuoto; l’inquietudine e i morsi di una esigenza d’amore sempre insoddisfatta.

Si, perché la nostra anima dentro è così: alla ricerca continua dell’amore di Dio; e non trovandolo soffre e vive in continue crisi, che cercherà di risolvere con quanto ha sottomano, come i continui innamoramenti umani,  ma che non la soddisferanno mai. E come dentro è così la ns anima, così fuori è la ns spinta inconsapevole ai nostri comportamenti contraddittori e stati d’animo negativi. Alla fine manifesteremo solo le attività del male: maldicenza, rabbia, aggressività, omicidi.

 

E’ per questo che le forze ingannatrici anti-Dio, approfittando di questa smagliatura nella famiglia e nella società, si mobilitano, si gettano sulle facili prede disperdendo questi “nuovi orfani” [5] in maniera sempre più globale.

 

E come fanno queste forze ingannatrici a ingannare e disperdere i “nuovi orfani”?  Le forze ingannatrici sfruttano la nostra buona tendenza all’imitazione, usandola per fini sbagliati, usando anche i mass-media [6].

 

Rimanendo nell’ambito dei mass-media, che abbiamo avuto modo di avvicinare più volte nei nostri scritti precedenti, vediamo che queste forze ingannatrici, dopo averci distratti, attratti, allontanati da Dio e dai Suoi buoni esempi, come farebbero dei cattivi genitori virtualici forniscono altri esempi, ALTRI MODELLI da seguire presentandoceli come “buoni” e attraenti. Questo in un martellamento mediatico che ci soffoca. [7]

 

L’uomo del mondo allora, che di Dio ha un ricordo sempre più sbiadito, se non quasi del tutto assente, è sempre meno in grado di valutare da solo i pericoli dei nuovi modelli, così li segue inevitabilmente e non sa che pensa come gli dicono di pensare.

 

In un certo senso, nei limiti dell’esempio, è vera la frase che abitualmente si dice: “la TV è la baby-sitter dei nostri tempi”. Essa infatti, coadiuvata dai terribili giochini violenti o dagli immancabili cellulari in grado di connettersi con tutto (senza distinzione di bene male),  “aiuta” (sostituisce?) la presenza dei genitori, con tutti i rischi di imitazione-apprendimento che ne conseguono, propagandati liberamente da questi sistemi di comunicazione. Nel nostro sistema sociale tutto insegna meno che come gestire i mezzi di comunicazione.

 

Questi mezzi infatti COMUNICANO SEMPRE DELLE COSE e a poco servono i filtri delle fasce d’età. A volte basta una semplice pubblicità per confondere un bambino.

 

Già una trentina d’anni fa se ne parlò a proposito di un piccolino lasciato nella stanza a guardare la TV che trasmetteva un film di “Superman”: il piccolo, cercando di imitarlo, si buttò dalla finestra. Certo è un caso limite ma ci fa pensare al fatto che i bambini vallo seguiti. E anche gli adulti: ci sono stati casi negli USA in giovani vestiti con costumi di "super-eroi"  hanno sparato a zero sulla folla.

La TV i cellulari i giochini non sono semplicemente e soltanto passatempi, ma sono anche soprattutto  TRASMETTITORI DI INFORMAZIONI, DI ESEMPI, DI MODELLI (gestiti da altri e non dai genitori) CHE POSSONO FARE DEL MALE.

 

Un ultimo esempio tra i tanti, il più recente e forse il più atroce: una quindicenne danese, amica di un simpatizzante ISIS, dopo aver visto una ventina di volte il filmato di una decapitazione -come queste bestie sono soliti fare in qs periodi- ha ucciso subito dopo la propria madre  (Corriere della Sera – 16-9-2015).

 

So che quanto dico potrà sembrare eccessivo, tuttavia penso che le forze maligne abbiano preso quasi totalmente il controllo dei mezzi di comunicazione. In un certo senso potremmo dire che Satana è un “trasmettitore continuo” che cerca di attrarre tutti. Solo chi si mantiene in continua comunione con lo Spirito di Dio riceve difese, discernimento ed aperture mentali sufficienti per restare distaccato ed usare i media senza esserne troppo preso.

 

Questo meccanismo di imitazione diffuso a milioni di “nuovi orfani” (cioè senza più radici bibliche) forma una specie di “famiglia virtuale” dalle terribili conseguenze.

 

Per esempio gli sbandati, i delusi, quelli presi dalla rabbia e dalla mancanza di futuro sono i più esposti ad essere attratti dall’alternativa più estrema  (quanti giovani europei ci hanno sorpreso andando volontariamente ad arruolarsi negli eserciti più violenti e barbari che esistono?).

 

Ma anche l’eccessiva spinta politco-sociale a favore di una “libertà” di tutti, a tutti i costi (libertà anche alla blasfemìa [8], all’omosessualità persino nelle chiese, ecc) gioca ambiguamente un ruolo perverso che subito si ripercuote nella famiglia classica che appare obsoleta.

 

Ecco allora famiglie sempre più “miste”. C’è di tutto dentro le nostre famiglie.

 

L’unico modo, a mio parere, per ritrovare ciò che sia “bene” e distinguerlo da ciò che sia “male”, penso stia nel ritornare alla centralità degli insegnamenti di Dio. Non in maniera idolatrica come forse alcuni giudei fecero un tempo, ma certamente mettendo al centro del nostro cuore la riflessione sul nostro Signore, immensamente semplice da amare ed incredibilmente complesso da capire, che con la famiglia ci ha dato una immagine della sua unità composta.

 

Una volta “cacciati i mercanti dal tempio” (cioè tutte le estraneità profane da ciò che è sacro)  si potrà riempire il tempio del nostro corpo-cuore con la Grazia; e questa aprirà le porte alla presenza attiva dello Spirito Santo che ci riempirà. Sarà questa presenza di Dio vivo, che alla fine spingerà pensieri ed azioni ad esistere all’interno di tutto il progetto divino per la salvezza dell’uomo.

  

Dice lo Spirito di Dio che “c’è il tempo per ogni cosa” (Eccl. 3:1..) e come possiamo sapere se una nostra azione sia giusta o sbagliata se non comprendiamo i tempi?

 

Ogni azione va inquadrata nel contesto del tempo in cui si vive, nel nostro caso nel tempo che precede il rapimento dei credenti, che a sua volta anticipa di poco il ritorno di Gesù Cristo.

 

Mantenere una famiglia unita oggi è molto difficile perché abbiamo una infinità di modelli che ci attraggono e ci confondono. Se facciamo un’analisi solo razionale sociale non verremo a capo di niente: domani dovremo farne un’altra, perché quella di oggi sarà già superata.

 

Se pensiamo alla famiglia invece come un concetto che ci arriva da Dio, quasi come un modello di Sè, a Sua somiglianza, tutto da percepire e riscoprire nella sua sublime unità e scambio di amore, allora forse siamo sulla buona strada.

 

 

 

 

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[1] Chiamo “intellettuali di potere” principalmente quegli uomini potenti che non compaiono mai nelle cronache, ma che sono dietro lobby politiche economiche militari esoterico-massoniche e determinano di fatto le sorti del mondo. A torto o a ragione ritengo che  dietro questi uomini potenti, a loro volta, vi siano forze oscure molto più potenti di loro, di origine satanica, che, dopo aver preso le loro menti,  perseguono un piano destabilizzante globale preciso.

 

[2] Moralismo: Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, dell’arte; atteggiamento di rigida e talora eccessivamente conformistica difesa dei principî della morale comune (Trecc.)

 

[3] “L’introiezione "Processo inconscio per cui l’Io incamera e fa proprie le rappresentazioni mentali relative a un oggetto esterno o a parti di esso. L’i. è un meccanismo fondamentale della strutturazione della psiche e uno specifico meccanismo di difesa. Tramite l’i., le pulsioni di vita e di morte sono spostate dall’oggetto esterno alla sua rappresentazione mentale, e l’Io può così stabilire al proprio interno una relazione sostitutiva non più con l’oggetto in quanto tale, bensì con la sua rappresentazione interiore ricostruita (oggetto introiettato) ....(Treccani) "-     "E' un processo psicologico per cui viene incorporata nel sistema dell’Io la rappresentazione mentale di un oggetto esterno, per cui il rapporto dell’Io con l’oggetto si trasforma nel rapporto dell’Io con l’immagine dell’oggetto introiettato.” (Diz. Di psicologia di U. Galimberti) –

 

[4] Ricordo ancora che per avere una idea approfondita sulla “nuova nascita” vedi: VERSIONE SCRITTA: dossier pdf LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23  –  VERSIONE VIDEO  yutube in qs link: https://youtu.be/up4kco41ZBs  

 

[5] Chiamo “nuovi orfani” tutti quei figli che crescono senza più i genitori radicati nella fede cristiana;  ed in forma generale le ultime generazioni che crescono in un ambiente globale che sta andando alla deriva lontano da Dio.

 

[6] Tutte le cose che Dio ha messo nell’uomo, anche i meccanismi psicologici, sono cose buone. Il problema sorge solo quando vengono gestite per il male e non per il bene. Anche il processo di imitazione nasce come attività buona e indispensabile per la nostra crescita: “L’imitazione è un processo cognitivo e agisce su due piani, quello conscio e quello inconscio.  Nei suoi studi sullo sviluppo del neonato, lo psicologo svizzero Jean Piaget aveva già osservato come i piccoli imparino in fretta a rispondere per imitazione (Piangi? Piango. Ridi? Rido.), già a 2 mesi riescono a imitare gesti anche senza aver ben chiaro a cosa servano. Più i bambini crescono più si specializzano nel loro imitare, dando un significato a quanto agiscono, imparando a cosa serve un gesto piuttosto che un altro. Imitando prendo il mio posto nell’ambiente. Anche l’adulto non è lontano da questa forma di apprendimento. Entrando in un posto nuovo come arma di adattamento, imita gli altri (es. in un supermercato dove si entra per la prima volta si cerca di imitare il comportamento altrui, al bancone serve il numero? o no? Dove lo prendono? etc). Per non parlare della grande scoperta italiana dei neuroni specchio […]” - (da “I Bambini Fanno quello che Vedono. Psicologia e Imitazione.” in: https://pollicinoeraungrande.wordpress.com/2013/09/20/i-bambini-fanno-quello-che-vedono-psicologia-e-imitazione/)

 

[7] Pensavo alle tecniche pubblicitarie: una volta a "carosello" si presentava un filmatino che cambiava ogni sera, e poi alla fine c'era uno spot pubblicitario brevissimo. Oggi chi riesce a vedere un fil fino alla fine deve sentire interruzioni continue, sempre le stesse, con gli stessi slogan, a ripetizione, che se non cambi subito canale le impari per forza a memoria. Una vero e proprio lavaggio del cervello da cui non abbiamo imparato a difenderci. Pensate poi alle campagne giornalistiche finalizzate a servire chi le finanzia...

 

[8] La blafemia non solo non è più condannata in molti dei nostri paesi occidentali, ma è addirittura diventata conquista orgogliosa di "libertà", come dicono molti politici o capi di nazioni come ha fatto Macron recentemente: "In Francia c'è libertà di blasfemia" ( https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/charlie-hebdo-macron-in-francia-c-libert-di-blasfemia_22490505-202002a.shtml; oppure  https://it.euronews.com/2020/09/02/charlie-hebdo-in-francia-liberta-di-blasfemia-parola-di-macron; o anche  https://www.agenpress.it/2020/09/02/emmanuel-macron-in-francia-ce-liberta-di-blasfemia/ ecc. )

 

 

 

 

 

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