IL PADRE SA LE COSE DI CUI AVETE BISOGNO - (Matt. 6:8) -  ISTRUZIONI DI GESU’ AI DISCEPOLI PER LA PREGHIERA - Parte 4 - di Renzo Ronca - 9-6-15 - agg 9-10-20

“Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate” (Matt 6:8)

 

 

C’è un interrogativo che ci possiamo porre: -Ma se il Padre “vede nel segreto” (v.6) e “sa già le cose di cui abbiamo bisogno” (v.8), perché allora dobbiamo chiederle?-

 

In questo forse ci può essere d’aiuto un commento di Calvino [1]:  “Il credente non prega per avvertire Dio di qualcosa che Gli sia sfuggito, né sollecitarlo come Egli fosse in ritardo, ma piuttosto per imparare essi stessi a cercarlo e ad esercitare la loro fiducia in lui meditando sulle sue promesse, a consolarsi mettendo su di lui le loro sollecitudini e per testimoniare tanto a se stessi quanto agli altri che essi sperano e attendono ogni bene da lui solamente”(Istituzione pag. 232). [2]

 

Del resto l’uomo, anche dopo gli insegnamenti del “Padre nostro” non saprebbe da solo come pregare, non riuscirebbe ad applicare questi insegnamenti nella pratica, se lo Spirito Santo non lo suscitasse in maniera appassionata con infinito amore da dentro al cuore: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili”; (Romani 8:26)

 

Se l'amore anche umano è così inspiegabile e bello, a maggior ragione il rapporto intimo tra anima e Dio è misterioso, profondo, sublime.

 

Fatto sta che pregando si entra in uno spazio particolare in cui succede qualcosa in noi, qualcosa che ci rende più forti, più uniti al Signore. E, penso, succeda qualcosa anche in Dio.

 

Inoltre molti sono i livelli di fede e di preghiera. La preghiera in cui si arriva a non chiedere, cioè la lode perenne perché si ha già tutto essendo ripieni di Dio stesso, è forse il più elevato di tutti.

 

(continua)

 

 

 

 

 

NOTE

[1] Giovanni Calvino è stato, con Lutero, il massimo riformatore religioso del cristianesimo europeo degli anni venti e trenta del Cinquecento. Dal suo nome è stato coniato il termine "calvinismo" per indicare il movimento e la tradizione teologica e culturale scaturita dal suo pensiero e che, per molti versi, si distingue dal luteranesimo. Il pensiero di Giovanni Calvino è espresso soprattutto nell'opera “Istituzione della religione cristiana”, completata nel 1559. (Wikipedia)

 

[2] Da RIFLESSIONI SUL PADRE NOSTRO - http://www.chiesaevangelica.org/pages/studio1.php

 

 

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