COME CAPIRE QUANTO SEI MATURO NELLA FEDE? - LE TRE FASI DELLA MATURITA' - di Renzo Ronca - (13-8-14)- 28-7-18 

 

 

 

Penso che il percorso della spiritualità cristiana si possa riassumere in tre domande:

 

1) Cosa voglio io?

2) Cosa vuoi tu?

3) Cosa vuole Dio?

 

1) Cosa voglio io?

E’ il modo di essere più comune: il normale egoismo umano di chi non cresce. Il bambino è concentrato solo su se stesso, ai suoi bisogni primari, è una specie di “mostro d’egoismo”. Nei primi anni questo è necessario perché il piccolo deve vivere e affermarsi in un mondo dai linguaggi che ancora non conosce; così i messaggi che lancia “ho fame, ho sete, ho paura, sto male, sto bene ecc.” devono essere chiari forti comprensibili da chi gli sta vicino.

Tuttavia l’educazione dei genitori dovrebbe poi dare una forma sociale più complessa e responsabile al bambino che si appresta all’adolescenza, in modo da rapportarsi al suo prossimo.

La prima cosa difficile che imparerà è che il mondo e la gente non esiste solo per lui; gli altri non vivono solo per soddisfare i suoi bisogni e i suoi desideri.

Purtroppo molti adulti si comportano ancora come fossero bambini: nonostante abbiano ruoli importanti nella società, in fondo al loro cuore si sentono sempre il centro dell’universo e pensano che gli altri esistano solo per soddisfare se stesso.

 

2) Cosa vuoi tu?

Quando uno si innamora scopre il piacere di prendersi cura dell’altro e si chiede di cosa l’altro abbia bisogno. Non è obbligato a farlo ma è felice solo quando anche la persona amata è felice. Per questo se la persona amata soffre, lui stesso soffre e tenta in tutti i modi di farla stare bene. C’è una bella fase dell’innamoramento in cui la persona amata conta più di noi stessi, cioè si antepone il bene dell’altro al bene nostro. Saremmo disposti in certi casi a dare persino la nostra vita per chi amiamo.

Col cristianesimo questo versamento d’amore si diffonde non solo alla persona amata, ma a tutto il prossimo, che diventa anche lui “amato” e per il quale, in certi casi dovremmo essere pronti a dare la nostra vita: Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri.” (Giovanni 13:34)

 

3) Cosa vuole Dio?

Se l’egoismo del bambino (cosa voglio io? Di cosa ho bisogno per vivere bene?) è diminuito diventando persino altruismo verso il prossimo (cosa vuole il mio  prossimo? Di cosa ha bisogno per vivere bene?) ecco che nella maturità viene chiesto un ulteriore difficilissimo passo “indietro” al nostro essere umani; ci si chiede: cosa vuole Dio da me? Cosa posso fare per amarLo e renderLo contento? Si antepone la volontà di Dio alla nostra, la Sua logica alla nostra, la Sua gestione della vita alla nostra. Rimettere tutto nella mani di Dio non è facile.

-Dovrebbe sparire il nostro “ego”: “Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.” (Matteo 16:24);

-Dovremmo seguire docilmente lo Spirito Santo: « In verità, in verità ti dico che, quando eri giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà là dove tu non vorresti» (Giovanni 21:18)

-Dovremmo amare sul serio il nostro Dio di un amore esclusivo ed incondizionato: "«Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza». Questo è il primo comandamento” (Marco 12:30)

 

 

Mettiamo adesso queste tre domande, queste tre fasi che abbiamo proposto, sullo sfondo del nostro vivere e chiediamoci qual è il nostro vero livello di fede.

 

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