PERCHÈ IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO NON PUÒ ESSERE PERDONATO ED IN COSA CONSISTE?

di Renzo Ronca - 5-12-13-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noi sappiamo che TUTTI i peccati contro Dio possono essere perdonati in virtù del sacrificio di Cristo. Non c’è dubbio in questo:

 

“Che non c'è peccato singolo, isolato, misterioso, il quale ponga un uomo fuori affatto dal dominio della misericordia e del perdono. Le Scritture, e Dio ne sia lodato, ci dànno in proposito una certezza assoluta. «Eppoi venite e discutiamo insieme, dice l'Eterno. Quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; quando fosser rossi come la porpora, diventeranno come la lana» (Isaia 1:18). «Il sangue di Gesù Cristo, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato»(1 Giov. 1:7). Qui non si eccettua nessun peccato. Vedi pure Rom.3:22,24. Coteste dichiarazioni vengono ampiamente confermate dall'autorità del nostro Signore: «Io, Figlio di Dio, ed anche Figlio dell'uomo, dichiaro a voi, nemici maligni e mendaci accusatori miei, che «ogni peccato e bestemmia sarà rimessa agli uomini». Perfino Simon Mago che vuol comprare il potere di comunicare lo Spirito Santo, è invitato a pentirsi e a pregare «affinché, se è possibile, gli sia perdonato il pensiero del suo cuore!»(atti 8:22).” (1)

 

Eppure vi è un punto nei vangeli, anche qui senza ombra di dubbio,  in cui la condanna del Signore appare determinata, senza appello, senza possibilità di alcun perdono, ed è quando chiunque avrà bestemmiato lo Spirito Santo.

Vediamo come viene riportato questo avvertimento in Matteo, Marco e Luca:

 

Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. E a chiunque parli contro al Figliuol dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo, né in quello a venire. (Matt 12:31)

 

in verità io vi dico: Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e, qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma è reo d'un peccato eterno. Or egli parlava così, perché dicevano: Ha uno spirito immondo. (Marco 3:28-30)

 

E a chiunque avrà parlato contro il Figliuol dell'uomo sarà perdonato; ma a chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato. (Luca 12:10)

 

Proviamo a capire il perché di questa apparente contraddizione: perché se tutti i peccati possono essere perdonati (anche le bestemmie contro il Padre o contro il Figlio), solo per lo Spirito Santo esiste questa condanna imperdonabile?

 

Certamente capire l’unità e complessità di Dio non è alla nostra portata, tuttavia se Gesù Cristo ci ha presentato tre Persone in cui battezzarci, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, vuol dire che per quanto ci riguarda c'è una differenziazione e questa differenziazione potrebbe aprirci a riflessioni più profonde. (2)

 

Vi riporto un importante ragionamento teologico, abbastanza facile da capire:

 

“A schiarire questo punto, noi dobbiamo rammentarci che, nell'economia della redenzione ognuna delle persone della gloriosa Trinità ha la propria sua attribuzione. Il Padre è legislatore, e la sua attribuzione particolare è di mantenere la legge in tutta la sua integrità; perciò ogni offesa contro la legge è offesa particolare al Padre. Ora questo peccato è egli imperdonabile? No. C'è, e Dio ne sia lodato! un rimedio nel Figlio, il quale imprese a magnificare la legge del Padre che fu da noi infranta, e soddisfarne l'oltraggiata giustizia per procacciare una giustizia eterna a tutti coloro che il Padre gli aveva dati. Questa, nell'ordinamento della redenzione, è l'attribuzione del Figlio. A tale scopo, e non ad altro, egli venne nel mondo. Coloro che lo ripudiarono quando parlava loro sulla terra, e quelli che ora rigettano la sua parola, sono rei d'un particolare peccato contro il Figlio. Ma questo peccato è egli imperdonabile?, No! Gesù lo, dichiara in questi versetti. C'è sempre un rimedio nello Spirito, la cui attribuzione particolare, sotto l'economia evangelica, è di risvegliare la coscienza del peccatore, di rivelare Gesù Cristo come Salvatore di coloro che l'hanno rigettato, e farli capaci di appropriarsi Gesù, per fede, come essendo fatto per essi, «sapienza, giustizia, santificazione e redenzione» (1 Cor 1:30). Ma se tutti i mezzi di grazia coi quali egli circonda e stimola il peccatore vengono rigettati, oppugnati e soffocati, può egli esservi ancora un rimedio per un tal peccato? Si trova forse una quarta persona della Divinità che intervenga a sollievo del peccatore? Ahimè; no! E perché un tal rimedio non si trova, il peccato di colui che resiste allo Spirito Santo, e finché durerà questa resistenza, sarà tale da escludere per lui ogni perdono, anzi, dice Marco, è «reo d'un peccato eterno».  A confermare questa idea, ricorriamo alla epistola agli Ebrei 10:28-29, ove troveremo che coloro per i peccati dei quali «non vi resta più sacrificio», vengono descritti come avendo peccato contro tutte e tre le Persone della Divinità: «hanno rotto la legge di Mosè, hanno calpestato il Figlio di Dio, ed oltraggiato lo Spirito della grazia».  Le parole del versetto 32: «non sarà perdonato né in questo mondo o era né in quello a venire», non dànno appiglio alla dottrina del Purgatorio giacché non è mai in poter dell'uomo di espiare i propri peccati. Potranno, nel mondo a venire, esser perdonati coloro che, non avendo conosciuto il Salvatore in questo mondo, o avendolo conosciuto imperfettamente, si pentono e credono in Lui quando giungono a conoscerlo, nella piena luce. Ma chi è e resta; nemico della luce e del bene, non ha possibilità di esser perdonato. “ (1)

 

In sintesi, semplificando al massimo, l’offesa al “Dio Padre Legislatore” (1 Persona) può  essere perdonata per i meriti di “Dio Figlio Conciliatore” (2 Persona). Coloro hanno offeso, ripudiato Dio Figlio possono essere perdonati con Dio Spirito Santo (3 Persona) che, lottando dentro di noi e "pungolandoci", cercherà di ricondurre la grazia nell’anima.

Ma se una persona, consapevolmente e volutamente, non smetterà di lottare e contrastare lo Spirito Santo,  anzi si inacerbirà sempre più contro di Lui,  chi potrà più perdonarlo? A quanto ne sappiamo non ci è data una Quarta Persona.  Ad un certo punto allora lo Spirito di Dio smetterà di sollecitare verso il pentimento  questa persona ribelle e testarda e la lascerà stare, perché per quanto ci possa sembrare strano l'amore si esprime anche accettando un rifiuto. Non si cambia la testa di un essere umano con la forza altrimenti non avremmo libertà di scelta. Questo duro ostinato peccatore sarà lasciato alla caparbietà dovuta alla durezza del suo cuore. Questo uomo  forse sarà “in pace col mondo”, ma resterà nemico di Dio per sempre; per questo non potrà più entrare nel Suo regno eterno, che si realizzerà comunque nei tempi che Dio stesso ha stabilito e ceh stanno rapidamente giungendo a conclusione.

 

Aggiungiamo la seguente osservazione di Oosterzee: -Il peccato contro lo Spirito Santo presuppone una conscia ed ostinata inimicizia contro a Dio, e contro alla pietà nel suo più sublime sviluppo. Paolo prima di essere convertito, bestemmiò contro al Figliuol di Dio e fu perdonato. Se avesse «ricalcitrato contro agli stimoli», e resistito con tutta la sua forza all'impressione che avea ricevuto sulla via di Damasco, egli avrebbe commesso il peccato imperdonabile-” (1)

 

A conclusione di questo argomento capiamo l’importanza e l’amore di Dio Spirito Santo quando “ci convince di peccato” (Giov 16:8). E’ per la nostra salvezza infatti che lo Spirito Santo ci mostra l’errore.

Smettiamola allora di “recalcitrare contro i pungoli” (Atti 26:14) e rendiamo morbido il nostro cuore, permeabile all’amore di Dio anche quando ci corregge. FacciamoGli posto e ringraziamoLo per tutta la vita perché non ci ha abbandonati alla morte che deriva dal peccato. Lode a Dio!

 

 

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 NOTE

(1)Commentario esegetico-pratico dei quattro Evangeli del Rev. Roberto Gualtiero Stewart, Doat. in Teol., già pastore della Chiesa Scozzese a Livorno. Terza edizione, riveduta ed alquanto abbreviata dal Prof. Enrico Bosio, D. D; Torre Pellice, Libreria Editrice Claudiana, 1929. (consultabile dal sito  www.laparola.net/)

 

(2) Sarebbe utile leggere per esempio questa breve pagina: “Che cos’è la Trinità? -esempio del palazzo - Di Angelo Galliani -genn. 2007 aggiorn. 21-11-12 - (Livello 2 su 5)”  in www.ilritorno.it/postapic_quest/31_trinita.htm

 

 

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