Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

CONTINUITA' D'ASCOLTO BIBLICO E SUA MANCANZA

La mancanza di continuità nell’ascolto della Parola del Signore, accentuata durante l’estate, è una delle cause che ci impedisce di crescere e di conoscere  l’amore di Dio

Di Renzo Ronca – 29-8-12

 

Gli inizi del cammino cristiano sono quasi sempre pieni di buona volontà ed attività; poi però questo entusiasmo finisce alle prime difficoltà. La difficoltà più grande di cui parliamo adesso è la mancanza di continuità.

Il ragionamento è molto semplice: lo spirito nostro si nutre della Parola di Dio come il nostro corpo si nutre del pane (1). Come il nostro corpo ha bisogno di mangiare ogni giorno, così lo spirito nostro ha bisogno di nutrirsi ogni giorno della Parola di Dio.

Se uno dicesse: -No, non ho bisogno di mangiare!- lo giudichereste uno sciocco.  E anche se dicesse –Ho mangiato ieri, ormai se ne parla tra un mese.- Sarebbe lo stesso uno sciocco, vi pare? E’ logico che morirebbe di fame.

Per lo spirito nostro è la stessa cosa. Solo che non sempre i segnali della “fame di Dio” sono chiari alla nostra coscienza. Spesso si manifestano con inquietudini, sballottamenti, senso di tristezza, malinconie, depressioni improvvise, desiderio di essere amati da qualcuno e impossibilità di poterlo essere per una insoddisfazione inspiegabile…

Alcuni periodi dell’anno sono più difficili di altri perché ci danno l’illusione di poter fare a meno del cibo di Dio. L’estate ad esempio. Siamo così presi a divertirci, a rilassarci, a pensare a noi stessi dal punto di vista mondano, che ci dimentichiamo di dar da mangiare e bere all’anima nostra. Finché dura “il film dell’estate”, il divertimento, le passeggiate, le conoscenze, le feste, ci sentiamo allegri, poi improvvisamente ecco che tutto cambia. L’amarezza del ritorno a casa, la fatica di riprendere il lavoro..  ecco uno “spiraglio di Dio”: “ah si, devo andare anche in chiesa…. appena posso vado… ora mi devo riprendere.. che tristezza la vita!”

Molti di quelli che ci scrivevano prima dell’estate riprendono lentamente le mail… ma spesso sono costretti a ripartire dall’inizio; con gli stessi problemi spirituali che avevano il primo giorno. Come se avessero dimenticato quanto era stato detto.

Leggiamo queste frasi:

Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. (Atti 2:42)

Siate allegri nella speranza, costanti nell’afflizione, perseveranti nella preghiera, (Romani 12:12)

..fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti (Colossesi 1:11)

La perseveranza, la costanza, la continuità nella fede, nel rapporto con Dio e coi fratelli è davvero importante.

Perseverare è “Persistere, mantenersi fermi e costanti nei propositi, nelle azioni, nello svolgimento di un’attività” (2). Il cammino cristiano è un’attività impegnativa e coinvolgente. O si fa o non si fa. Fare due passi e poi fermarsi significa iniziare ogni volta da capo e questo significa rischiare di perdere la fede, perché si tende a proiettare su Dio la nostra inconcludenza.

La costanza spirituale non è l’abitudine passiva del seguire un culto o una disciplina, ma è una virtù, l’espressione di una forza interiore notevole. Una forza che va motivata ed alimentata giorno per giorno.

La continuità spirituale cristiana è un’estensione senza interruzione del nostro rapporto personale con Dio. E’ in questo “colloquio giornaliero”, fatto di silenzi e di parole, confessioni, aperture, ascolti, confronti, donazioni, versamenti d’affetto, slanci d’amore…  che l’anima nostra si nutre e si evolve. Lo spirito nostro, sotto la guida dello Spirito di Dio, cresce, dà spessore e sapore alla nostra vita di tutti i giorni in una espansione continua, in una comunione sempre maggiore con nostro Signore. E’ la dolcezza e la forza di questi incontri giornalieri col Divino che ci permette di “camminare con Dio” e prepararci al Suo ritorno.

Molti dicono: –Ma io ci penso a Dio, ho fede, lo prego, cerco di non peccare, faccio tutto con moderazione, la mia anima è a posto. Non è necessario che sto sempre sulla Bibbia, in fondo amare Dio e il prossimo è già il tutto per un cristiano. – E non si accorgono di contraddirsi. Può l’amore essere vissuto senza attività? Senza continuità di attività? Immaginate un bel matrimonio tra due brave persone che davvero si amano. Possono stare insieme due persone così senza fare progetti e subito dopo metterli in pratica? Possono stare separati? Può uno dire: –Io amo mia moglie ma che importa se sto un certo periodo ad Ibiza senza vederla? In fondo ho bisogno anch’io di un po’ di vacanza da solo..-  Non so a voi, ma a me sembra una frase stonata, non sentite qualcosa che non va? Se davvero sto tanto bene con una persona, se faccio tutto con lei, parlo, vivo, costruisco, amo, come posso pensare di dover stare un periodo “a riposarmi” lontano da lei? Non lo so, ma mi pare un matrimonio che con l’amore vero, quello completo cristiano, c’entri poco.

Molti di voi in questa stagione estiva si sono comportati come quel marito lì. E poi? Che avete guadagnato? State davvero meglio? Come mai voi che tornate dalla lunga estate vi sentite così inquieti dentro? Come mai vi ricordate solo adesso che l’anima andava nutrita ogni giorno? Vi ricordate cosa vi diceva il Signore prima della vostra partenza per le vacanze? Scommetto che non ve lo ricordate. Scommetto che non avete nemmeno memorizzato gli ultimi scritti biblici che vi aveva rivolto. E adesso credete si possa ripartire da quel punto lì, oppure si debba ricominciare?

Certo tutto si può riprendere. Ma quante cose utili ed importanti il Signore vi avrebbe voluto dire in questo frattempo e voi non c'eravate!

Non avete l’impressione di un certo languore interno… come se aveste perso qualcosa.. come se vi mancasse un cibo d’amore e di comprensione?

Tornate la più presto ai ritmi di prima nell’ascolto giornaliero delle frasi della Bibbia e mantenete questa continuità per sempre, se davvero volete conoscere l’amore di Dio.

 

 

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(1) Gesù dice “Io sono il pane della  vita, il pane disceso dal cielo” (Giovanni 6:35, 41, 48, 51)

(2) Dizion. Treccani

 

 

 

 

 

 

 

 

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