Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

LA MISURA DEL TEMPO DELL’UOMO TERRENO E DELL’UOMO SPIRITUALE

di Renzo Ronca

 

 Salmi 90:4 Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch'è passato, come un turno di guardia di notte.

 

2Pietro 3:8 Ma voi, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.

 

 

Queste frasi che vi ho riportato vengono spesso applicate da alcune chiese in modo letterale: un giorno per l’uomo sulla terra corrisponderebbe a mille anni nel cielo, secondo Dio. Non 999, proprio mille, matematicamente esatti.

Io naturalmente non sono in grado di dire se ciò sia giusto; può darsi lo sia. Tuttavia diffido sempre delle interpretazioni letterali e diffido molto di più del calcolo (troppo preciso) dei tempi che ci separano da oggi al ritorno di Gesù. Infatti dice:

 

Matteo 24:36 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo.

 

Allora i precisi calcoli matematici degli ultimi tempi li lasciamo ad altri.

Noi cerchiamo di trarre  prima di tutto il senso, l’insegnamento di fondo da queste frasi.

Cosa potrebbero significare? In queste semplici espressioni bibliche che vi ho citato all’inizio, secondo me è racchiusa una sapienza incredibile! Per dirlo con un termine complicato si tratta della “relatività del tempo” che l’uomo ha cominciato  ad intuire solo agli inizi del 1900.

Ma non vi spaventate, l’uomo è complicato, noi siamo complicati, ma Dio no; e le cose anche le più complesse ce le dice in maniera che tutti possiamo capirle, con un minimo di riflessione. Seguite questo semplice ragionamento:

 

Una giornata è lunga 12 ore e pure una notte è di 12 ore; il tempo è uguale, tuttavia quando dormiamo non abbiamo la percezione del tempo che passa. Ti metti a dormire la sera e subito suona la sveglia per andare al lavoro. Vi faccio un esempio:

 

Mia moglie lavorando in ospedale come infermiera pediatrica a volte fa dei turni di notte. Quando la sera io mi addormento lei magari sta mettendo una flebo ad un neonato. Mentre io dormo lei forse assisterà a qualche parto, prenderà le analisi di tanti bambini, forse dovrà correre per le emergenze….   Il suo tempo trascorrerà un minuto dopo l’altro, pieno zeppo di attività e responsabilità. Per me invece (meglio dire per la mia coscienza psicologica, per la mia consapevolezza)  la nottata non avrà ricordo alcuno; sarà come riprendere la vita dalla sera precedente. La mattina infatti io mi alzo e mi preparo per andare al lavoro. Son fresco e riposato, ripenso al giorno prima, quando con la famiglia eravamo insieme in casa, ma non penso alla notte che per me è passata in un attimo.

Si ha come l’illusione che il tempo sia trascorso in due modi diversi: le 8-10 ore mie sono “volate” in un momento, mentre quelle di mia moglie sono state vissute minuto per minuto.

Poi io esco in macchina per andare al lavoro ed incontro mia moglie che invece arriva a casa.

In quel momento quando ci incontriamo per la strada con le macchine ci salutiamo con un gesto mentre guidiamo; ed ecco che i nostri tempi sono di nuovo sullo stesso piano: per entrambi adesso la percezione del tempo è le stessa, come la sera prima. Percepisco i minuti che passo in macchina per andare al lavoro come lei percepisce i minuti per arrivare a casa. Potremmo dire allora che l’orologio della nostra coscienza, del nostro essere consapevoli, adesso scorre allo stesso modo.

 

Credo avvenga una cosa simile quando il nostro corpo cessa di vivere: la nostra coscienza, la consapevolezza di noi stessi  sta “un attimo” addormentata….. e subito ecco il Signore che viene! Quell’attimo, secondo le nostre giornate terrene, per chi ancora vive sulla terra, potrebbe significare anni, secoli…  Per lo spirito di quella persona è un momento…

Due tempi diversi (a seconda da come si misurano) eppure uguali perché si riuniscono tutti nel Nuovo Giorno che Dio ha preparato. In quel giorno nuovo, che solo Dio conosce, ecco che finalmente tutti gli orologi delle nostre coscienze rinnovate scorreranno allo stesso modo. L’orologio dell’eternità!

Ogni tempo, vissuto da ogni creatura, viva o “addormentata”, terrena o spirituale, sula terra o nel cielo, si unirà alla fine nella “realtà” di Dio, nell’eterno presente.

Lode al Signore che torna e ristabilisce ogni cosa!

 

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