Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

VERSO LA MATURITA' CRISTIANA

Le fasi di crescita nella spiritualità cristiana in sintesi

di Renzo Ronca - 29-9-10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guardiamo come si presentano nella Scrittura le fasi di crescita del cristiano:

 

1-SERVITORI

All’inizio i discepoli seguono Gesù perché si fidano di Lui; ubbidiscono a quello che lui dice. Sono dei servitori di Gesù. Anche noi quando iniziamo il cammino cristiano abbiamo solo un desiderio servire il Signore e fare la Sua volontà;

 

“ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie”, (2Corinzi 6:4)

 

 

2-AMICI

La scuola di Gesù è arricchirsi di Lui. Gesù è donazione, rivelazione, insegnamento, sapienza, appartenenza d’amore. Gesù non mantiene una gerarchia fissa, statica, nella Sua comunità con i discepoli che chiama Chiesa, ma li vuole elevare, far partecipare attivamente:

 

“Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio”. (Giovanni 15:15)

 

3-FIGLI

La generosità di Dio per chi riceve il Signore Gesù è grande: in un certo senso egli ci fa entrare nella “Sua famiglia” chiamandoci “figli di Dio”. L’amico non è consanguineo ma il figlio è parte del Padre.

 

“ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome”; (Giovanni 1:12)

 

Figli di Dio, ad imitazione di Gesù, non più del mondo, ma fuori dal mondo.

 

“Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo” (1Giovanni 4:4)

 

 

4- RE E SACERDOTI

 

e ci hai fatti re e sacerdoti per il nostro Dio, e regneremo sulla terra”. (Apocalisse 5:10)

 

Il gradino più alto della spiritualità cristiana è partecipare al regno di Dio come popolo di sacerdoti. “Sacer”, sacro. Il sacerdote offre se stesso a Dio (Rom 12:1-2), è consacrato a Dio; non pensa più a se stesso; non chiede più solo per sé, ma intercede per gli altri.

E’ in questa duplice donazione d’amore: verso Dio e verso il prossimo che osserviamo una cosa curiosa dal nostro schema: il sacerdote torna a servire.

Si forma una specie di anello.

Il servire di adesso però, molto più consapevole è quello che assomiglia a Gesù quando dice:

“Ma per voi non dev'essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve. (Luca 22:26-27)

 

Ecco che ora se guardiamo lo schema in figura nel suo insieme vediamo che è un ciclo continuo che sempre si rinnova. Il cristiano ha il fuoco dello Spirito di Dio: un fuoco creativo che continuamente agisce, obbedisce, loda, intercede, diventa servitore ed amministratore.

“Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio” (1 Cor 4:1).

 

Ad ogni giro dell’anello si compiono fasi simili, ma di spessore qualità ed altezze diverse, in continua crescita di sapienza potenza e rivelazione.

 

Questa è la nostra vita di cristiani, che nella consacrazione attiva, ci raffina fino al momento di incontrare il nostro Signore nel cielo, quando saremo trasformati completamente.

 

 

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