il gatto e la volpe

Sono convinto che la storia di Israele, a saperla leggere, sia stata “memorizzata” da Dio sui libri biblici come un utile riferimento per tutti noi. Attraverso la riflessione di molti fatti accaduti possiamo forse capire meglio il nostro presente e il nostro futuro. Nei capitoli 27, 28, 29 del profeta Geremia viene narrato un pezzo della storia dei Giudei molto interessante:

Nabucodonosor era il re di Babilonia, la grande potenza di quel tempo che stava sottomettendo gli altri popoli. Tutto questo per motivi complessi e lunghi adesso da spiegare, era stato permesso da Dio. Probabilmente approfittando di una tensione interna, forse un attentato a Babilonia (1), alcuni ambasciatori delegati delle nazioni vicine (Edom, Moab, Ammon, Tiro, Sidone) vennero a Gerusalemme pensando di poter approfittare della situazione proponendo ai Giudei di allearsi contro i Babilonesi. Questo calcolo politico, pure se militarmente logico, era completamente sbagliato nel modo e nel tempo, perché Dio aveva stabilito un altro momento per la distruzione di Babilonia, mentre adesso se ne serviva proprio come mezzo di conquista. Geremia fu incaricato allora di mandare dei gioghi (simbolo di sottomissione) a questi ambasciatori politici che manovravano alleanze nascoste contro Babilonia. Purtroppo, come da noi oggi c’è la Chiesa del Signore e c’è una “antichiesa” che non segue lo Spirito di Dio, anche allora c’erano rami religiosi con falsi profeti che seguivano opinioni rivelazioni e progetti che Dio non aveva mandato, come il falso profeta Anania il quale disse: Geremia 28:2 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Io spezzo il giogo del re di Babilonia. 3 Entro due anni io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa del SIGNORE, che Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia; 4 ricondurrò in questo luogo", dice il SIGNORE, "Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia"».

Praticamente abbiamo qui due tipi di incitamenti falsi: quelli delle potenze politiche del tempo, cioè gli ambasciatori che preparavano alleanze sommosse e ribellioni militari magari mandando avanti proprio i più ingenui, e una classe sacerdotale, identificata nel falso profeta Anania, che falsamente “in nome di DIO” incitava anch’essa “la nazione di Giuda e le nazioni a ribellarsi a Babilonia e a non sottomettersi ad essa” (1). Immagino la perplessità e la confusione del popolo giudeo! Un po’ come oggi quando le chiese dicono cose in contraddizione tra loro, sempre “in nome di Dio”. Purtroppo abbiamo solo un modo di provare chi davvero parla in nome di Dio cioè i fatti, se la cosa si avvera oppure no  (Deuteronomio 18:20-22). Non è che Geremia desiderasse essere sottomesso a Babilonia, magari fosse stato come prediceva Anania! Tuttavia Geremia, pure se in minoranza e criticato da tutti, rimase comunque fedele a quanto il Signore gli aveva detto. I fatti dimostrarono che quella era la giusta parola di Dio e quelli che diedero ascolto ai falsi profeti politici (non mancano mai i consiglieri politici che dicono “si si! guerra, guerra!”) e diedero retta anche ai falsi profeti religiosi, fecero una brutta fine, esattamente come profetizzato. Certe guerre come quella con Babilonia in quel momento, non andavano combattute; una flessione, una sottomissione di qualche decina d’anni a una grossa potenza come in quel momento era Babilonia, permessa da Dio, non sarebbe stata la fine del mondo rispetto alla distruzione feroce uomini donne vecchi e bambini. Sapersi piegare in certi casi è necessario per un capo famiglia che vuole salvare la sua famiglia. I falsi consiglieri politici e religiosi sono sempre esistiti ed esistono ancora oggi. Quando le persone avranno imparato a ragionare con la loro testa e con la giusta fede in Dio, indipendentemente dalle classi politiche e sacerdotali, capiranno finalmente le parole vere del nostro Signore: Geremia 29:8 Infatti così dice il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "I vostri profeti, che sono in mezzo a voi, e i vostri indovini non v'ingannino, e non date retta ai sogni che fate. 9 Poiché quelli vi profetizzano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati", dice il SIGNORE. 10 Poiché così parla il SIGNORE: "Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto per voi la mia buona parola facendovi tornare in questo luogo. 11 Infatti io so i pensieri che medito per voi", dice il SIGNORE: "pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. 12 Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. 13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; 14 io mi lascerò trovare da voi", dice il SIGNORE. "Vi farò tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati", dice il SIGNORE; "vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare".

Preghiamo Dio affinché ci dia un vero spirito di discernimento della Sua volontà di bene.

R.R. (prima pubblicazione 2022)


(1) Tratto liberamente da Charles H. Dyer nel commentario “Investigare le Scritture”, Geremia, pag 1221-1223.

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