Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 QUELLI NELLA BUONA TERRA (RR 30-10-09)

 

«Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno». (Marco 4:20)

 

 

 

 

Il “Cento per uno” è una resa del grano apparentemente impossibile nella terra di Palestina. Se però Gesù usa questa misura intende volutamente farci capire che davanti a Dio non c’è limite all’opera della Sua grazia.

Tuttavia parla anche del sessanta e del trenta. Se la diversità dipendesse da una caratteristica fisica del terreno tipo: “quello era e quello poteva dare”, sarebbe allora un controsenso con quanto detto sopra; sarebbe una limitazione alla possibilità del Signore che sa come moltiplicare il frutto della Sua parola, tanto da arrivare a cento. Secondo me tale diversità, oltre che dalla libera e misteriosa volontà di Dio[1], può dipendere anche da noi. Dio benedice sempre il nostro impegno ma noi possiamo essere impegnati in modo sufficiente, in modo buono, oppure ottimo. Dio sa valutare non tanto la quantità della nostra fatica, quanto la qualità del nostro impegno, sia esso piccolo o grande; e quando la qualità è buona sa come amplificarlo e valorizzarlo.

L’accento sta nel fatto che COMUNQUE il seme trova alla fine il buon terreno e la volontà di Dio si compie.

L’insegnamento per noi sta nel desiderio che la parabola suggerisce, cioè a voler essere un ottimo terreno in cui la Parola di Dio possa fruttificare.

Carissimo/a l'offerta gradita a Dio è quella fatta con cuore puro e con grande amore e fiducia; tu dai il meglio di te al Signore e vedrai che Lui ti benedirà grandemente facendoti portare moltissimo frutto.

 

 

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[1] I “talenti” vengono distribuiti da Dio in maniera diversa per ciascuno di noi, sulla base della Sua Sapienza.

 

 

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