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QUELLI TRA LE SPINE (RR 28-10-09)
[Fotopic - ds: rovo con spine - vedi ingrandita] [Fotopic: sin: rovi che coprono rosmarino - vedi ingrandita]
Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa. (Matteo 13:22) Qui il punto non è il terreno, che in questo caso ha lo spessore e l’umore nutritivo necessario, ma quello che vi cresce. Le spine trovano qui due significati: 1) primo significato: “gli impegni mondani” (Riveduta); “la preoccupazione del mondo” (CEI); “le sollecitudini di questo mondo” (Nuova Diodati). 2) Secondo significato: “l’inganno delle ricchezze” (tutte le versioni). E’ curioso questo accostamento: le preoccupazioni e le ricchezze. Che le spine soffochino come in fondo soffoca l’ansia del vivere è una similitudine abbastanza comprensibile; che le spine però siano anche usate da Gesù per indicare le cose affascinanti delle ricchezze, uno non se lo aspetta e ci deve ragionare sopra. In effetti le ricchezze ti circuiscono e ti rendono debole, dipendente, molliccio, schiavo delle troppe comodità. La mente è come se si arrugginisse. Ti dici “Perché cercare, perché lottare? Sto bene così… “ e ti lasci andare in una specie di limbo che ti soffoca l’anima fino a farla morire. L’ansia la vedi, le preoccupazioni cerchi di combatterle in qualche modo; anche se non ci riesci, puoi riconoscere che sono comunque “il nemico”; ma la ricchezza non ti sembra un nemico: si insinua fin dentro le ossa ed è perfino piacevole il suo inganno. Chi sa dire di no alla ricchezza? Eppure Gesù ci insegna proprio questo: ad essere contenti del nostro stato senza cercare di più, senza aver paura del meno, vigilando molto sull'integrità del nostro cuore.
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