|
Combattere coraggiosamente per la fede (inviataci da Claudia Guiati - sito www.donnecristianenelweb.it )
"Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo." Giuda 3-4
Quando pensi ad un cristiano-tipo, pensi a lui come a un soldato che combatte? Non credo, visto che l'immagine che abbiamo del cristiano è generalmente quella di un individuo umile, dolce, misericordioso e devoto al Signore. Eppure l'apostolo Giuda, che era uno dei fratelli carnali del Signore Gesù, si sente costretto a scrivere ai cristiani del tempo, affinché diventino dei combattenti coraggiosi per la fede. Non c’è contraddizione tra la mitezza, l’umiltà e la mansuetudine di Cristo e dei Suoi discepoli, con il desiderio di difendere la propria fede. Perché? Troviamo la risposta al versetto 4: "Perché si sono infiltrati fra di voi certi uomini (per i quali già da tempo è scritta questa condanna); empi che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesù Cristo." Come ai tempi degli apostoli, anche oggi il nostro mondo lotta contro la verità della Scrittura e ci insegna a vivere secondo i suoi principi umani: quelli di una mentalità egocentrica, dell'assoluta libertà personale, dell'immoralità, ecc… Anche i cristiani sono influenzati, che lo vogliano o no, da queste potenze mondane: la teologia di molti ambienti cristiani viene adattata progressivamente al mondo che cambia e si ammettono peccati che farebbero orrore agli apostoli del tempo di Cristo e a quelli che li hanno seguiti fedelmente nella fede, nel corso dei secoli. Si arriva a pensare che tutto sta nel modo in cui "interpretiamo" la Scrittura: ognuno la interpreta come vuole a proprio vantaggio. Se la Bibbia ci mostra un peccato, invece di pentirci e di cambiare vita, confidiamo nel Dio che perdona e perseveriamo nel nostro errore. Così la nostra vita è priva di forza spirituale, diventiamo sempre più tristi ed oppressi, lontani da Dio; alla fine, ci chiediamo perché viviamo nella depressione, nel dubbio, nell’angoscia e non abbiamo più speranza per il futuro e gioia. Il mondo è riuscito ad avvolgerci con le sue tenebre e la luce di Cristo non riesce più a brillare nei nostri cuori.
Carissimo/a, la Chiesa di Cristo non può sussistere su questi basi così "sabbiose", prima o poi affonderà miseramente. Il solo fondamento solido per vivere fedelmente è la santa Parola di Dio che ci esorta a vivere piamente: "Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati. Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate …" (2 Timoteo 3:12-14) L’apostolo Paolo ti sta dicendo: “Tu, invece …” TU devi essere diverso e non puoi cedere alle sottili lusinghe del mondo, che ti fa credere che ciò che è male sia bene, e ciò che è bene sia male. Sei disposto a combattere coraggiosamente per la tua fede in Cristo e nella Sua Parola e a vivere di conseguenza?
Indice riflessioni in pillole - Home
|
|