"E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:3)
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--------------------------------- LA VERITA’ CI PARLA DENTRO SENZA SUONO DI PAROLE (da “Imitazione di Cristo” opera ascetica anonima- Libro III “La vita interiore” cap. II -N 4 )marzo 2000 - 7-12-20
1. « Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta » (1 Re III,10) « lo sono il tuo servo, dammi intelligenza affinché io comprenda i tuoi insegnamenti» (Salmo CXVIII, 125) Fa' che il mio cuore si volga alle tue parole, stillino su me come rugiada. I figli di Israele usavano dire a Mosè: « Tu parla a noi, e ti ascolteremo ma non ci parli il Signore, che forse ne morremmo » (Esodo XX, 19) No, no, Signore, non così io ti voglio pregare; ma, con il profeta Samuele, in umile desiderio preferisco dire: «Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta ». Non mi parli Mosè o alcun altro Profeta: Tu invece parlami, o Signore Iddio inspiratore e illuminatore dei Profeti; perché Tu da solo, senza il loro consenso, puoi penetrare tutto il mio spirito; essi, senza Te, non conseguiranno nulla. 2. Possono, sì, dar suono di parole, non nutrimento di spirito: elegante è il loro parlare; ma se Tu taci non riscalda il cuore: linguaggio letterale il loro, ma Tu ne schiudi l'intelligenza; presentano misteri, ma Tu dài la chiave per intenderli; espongono precetti, ma Tu dài modo di eseguirli; mostrano la via, ma Tu aiuti a camminare. Essi operano soltanto sull'esteriore, ma Tu ammaestri e illumini i cuori. Essi irrigano alla superficie, ma Tu doni la fecondità. Essi tuonano con parole, e Tu fai intendere le cose udite. 3. Non mi parli dunque Mosè; ma Tu, mio Dio e mio Signore, Tu, eterna verità, parlami; ché non ne debba morire e rimanere senza frutto se, ammaestrato solo esteriormente, non venissi acceso nel mio interno. E non mi sia motivo di condanna l'aver udita la tua parola e non averla messa in pratica; l'averla conosciuta ma non amata; creduta e non osservata. Parla dunque, o Signore: ecco il tuo servo ti ascolta, perché « Tu hai parole di vita eterna ». Parlami per un po' di sollievo all'anima mia, per la riforma di tutta la mia vita, a gloria, a lode, a perpetuo onore tuo.
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