Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

COME ASCOLTIAMO, COSI’ SIAMO

(RR - 17-10-09)

 

 «Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto». Luca 8:18

 

 

 

 

Questa frase del v.18 citata nel titolo, va vista secondo me come chiave di tutto il capitolo di Luca 8 che stiamo avvicinando in questo periodo, e della parabola del seminatore in particolare.

Abbiamo già notato il modo diverso di porsi da parte dei discepoli in barca durante la tempesta[1] e dei Geraseni durante la liberazione dell’indemoniato:[2] Rappresentano come due settori, due classi di ascoltatori ben distinte: entrambi sentono parlare Gesù senza capirlo molto ed entrambi ne hanno timore; però i discepoli restano comunque con Lui sulla barca e lo seguono dovunque vuole andare, chiedendogli magari in disparte ciò che non capiscono, mentre i Geraseni lo mandano via. E’ tutta qui la differenza, che davanti a Dio è fondamentale.

Ci sono due sole categorie di uomini nel mondo: quelli che hanno Gesù e quelli che non lo hanno. Il capire gli insegnamenti di Gesù o meno arriva un passo dopo la Sua presenza e dipende principalmente dall’apertura mentale e dalla rivelazioni che Lui stesso concede per mezzo dello Spirito Santo.[3]

I discepoli avevano Gesù, erano con Lui ogni giorno. Potevano capire o non capire, erano comunque con Lui. Gesù che è la Via, la Verità, la Vita, la Pace, la Porta del cielo, il Pastore delle loro anime, la presenza del Padre in terra, era con loro. Per questo dice: “a chi ha, sarà dato”: a chi ha Gesù sarà data abbondanza di tutto perché Gesù è tutto.

I Geraseni non avevano Gesù, non lo riconoscono nemmeno quando viene a loro per liberarli, lo vedono operare e forse pensando fosse una specie di grande mago o demone arrivano persino a mandarlo via. Nella regione di Gerasa non avevano Gesù, probabilmente non avevano niente a parte quell’allevamento di maiali, “ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto” così persero sia Gesù che quello che pensavano di avere.

Ma cosa pensiamo di avere se non abbiamo Gesù?

Vedo e sento persone alla TV, al lavoro, per strada, che senza un minimo di fede cristiana parlano, parlano, urlano si impongono, pensano di avere molto e di essere molto, ma chi sono? Cosa sono? Non hanno nulla dentro al cuore e non sono nulla, perché “solo Dio è”.

Se noi abbiamo Gesù nel cuore non ci perdiamo d’animo per le cose che non capiamo.. le capiremo come le capirono poi gli apostoli. Non ci sentiamo avviliti se altri si innalzano e ci giudicano… non sono niente. Avere Gesù sulla nostra barca, quello conta! La nostra barca toccherà un approdo tranquillo, anche se c’è tempesta anche se ci sentiamo dispersi, perché se c’è Gesù con noi non c’è più tempesta e non siamo dispersi come gli altri.

 

Correlazioni:

1) La potenza di Gesù può spaventare Riferimento alla tempesta sedata e alla guarigione dell'indemoniato

 2) Gli indemoniati Ghergheseni: PERCHE’ NEI MAIALI, E PERCHE’ SI BUTTARONO IN MARE?

 

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[1] Lu 8:22-25

[2]  Lu 8:26-39

[3] Leggere il comportamento degli apostoli mentre seguivano Gesù e leggere quello che facevano ed erano diventati dopo la pentecoste dello Spirito Santo, è vedere persone completamente differenti. Tardi lenti a capire, impauriti i primi, brillanti, sapienti, potenti e secondi.

 

 

 

 

 

 

 

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