Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Una vita consacrata

 

(di Damaris Lerici 14-4-09)

 

 

 “Se dico: «Io non lo menzionerò più, non parlerò più nel suo nome», c'è nel mio cuore come un fuoco ardente,chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo, ma non posso.”

Geremia 20:9

 

 

 

 

A causa del ruolo affidatogli da Dio, Geremia veniva spesso schernito, percosso, umiliato pubblicamente e messo in prigione. Per questo motivo, con sentimenti che oscillavano spesso tra la tentazione di rinunciare a tale incarico, la lode e lo sconforto, Geremia si lamentava davanti a Dio.

E in un momento di profonda depressione, in cui desiderava restare in  silenzio, il profeta arriva dire: “Basta, non parlerò più di Lui, non parlerò più nel Suo nome.”  Ma allo stesso tempo, il  fuoco ardente, consumate, dell’amore, del desiderio di Dio nella sua vita, gli impediva di farlo. Anche se avesse voluto contenere, reprimere  dentro di se questo fuoco, inevitabilmente sarebbe uscito, irrompendo nella sua vita!

  Quando l’amore e la gioia di Dio pervadono totalmente la nostra vita, occupando la nostra mente e il nostro cuore,  desideriamo essere consacrati, dedicati a Lui completamente.

Siamo disposti a dedicare la nostra vita ad una causa, ad un ideale politico, siamo disposti a sacrificare noi stessi, anche i nostri desideri, per rendere  felice la persona che amiamo, ma non siamo altrettanto consacrati a  Dio. Non ci dedichiamo al Signore che ci ha amati così tanto da donare la sua stessa vita  per noi, che non meritavamo nulla, che eravamo perduti, morti, nei nostri peccati. Molto spesso non vogliamo rinunciare a nulla!

 

“Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16)

 

In realtà non ci rendiamo conto che tutto ciò che abbiamo è Suo, gli affetti più cari, la famiglia, il lavoro, la casa, la nostra  stessa vita è sua perché Dio ce l’ha donata. Davanti a questa completa donazione d’amore, che comprende la Sua stessa vita, quale dovrebbe essere la nostra risposta, il nostro unico desiderio, se non quello di santificare, di consacrare la nostra vita interamente  a Lui?

  La consacrazione non è una presunzione o un privilegio  di pochi, ma un dovere, una necessità, un dono che tutti quelli che sono nati di nuovo  devono cercare e desiderare. Il fatto di essere consacrati, comporta delle rinunce e delle responsabilità: ma se Lo amiamo davvero non possiamo fare altrimenti. A questo proposito in Romani 12:1-2 c’ è un esortazione per noi: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il v ostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.”

 

 In che modo possiamo offrire il nostro corpo, come un sacrificio vivente, santo e gradito  a Dio? Lo faremo se confessiamo i nostri peccati, se ci separiamo dal mondo e dalla sue attrazioni, se rinunciamo ai nostri desideri egoistici e alle nostre ambizioni umane. 

Se desideriamo conoscere la volontà di Dio ed essere in perfetta sintonia con Lui, dobbiamo consacrare la nostra vita a  Lui, rinnovando e trasformando ogni giorno i nostri pensieri e il nostro comportamento, in ogni aspetto della nostra vita.

Dobbiamo partire dall’interno, dal profondo della nostra anima; soltanto a questa condizione Egli potrà servirsi di noi e rivelarsi a noi, completamente. Ma se la nostra vita  non corrisponde e non rispecchia il desiderio di essere consacrati a Lui, di rinnovamento, di trasformazione interiore, Egli non solo non potrà rivelarsi  a  noi, ma non potrà  neppure ascoltare le nostre preghiere. In Isaia 59:2 è scritto: “Le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto”  

Il nostro Dio non si accontenta delle sole parole, ma desidera da noi i fatti veri di una vita  nuova, santificata, consacrata e appartata per Lui interamente!

 

 

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