LA MORTE PER IL CRISTIANO E’ UNA "SMAGLIATURA" DELLA VITA  - Riflessioni semplici sulla morte e sulla vita - 1 -

di Renzo Ronca 10-2-14- agg 28-7-21

 

Credo che la morte sia inaccettabile per l’uomo perché l’uomo non è nato per morire.

Questa può sembrare una banalità ma per noi cristiani è una verità profonda. Nel progetto della creazione di Dio infatti, la morte non era e non è contemplata; nel piano di Dio l’uomo era ed è nato per l’eternità. Chi è in Cristo non contempla la morte, ma solo la vita.

L’uomo è nato per amore, dall’amore di Dio, è nato da Lui per essere in Lui ed espandersi a Sua somiglianza.

La morte vorrebbe significare l'assenza della vita che Dio ha creato; l’assenza di Dio è chiamata da Dio "peccato", il peccato esprime la sua massima espressione con la morte e vorrebbe mostrarci la vittoria del male; ma in Cristo sappiamo di essere vincitori anche in questo:  «O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?» 56 Ora il dardo della morte è il peccato [...]  57 ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. 58 Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. (1Corinzi 15: 55-58)

Il peccato, la morte, sono “smagliature” come quando "cade una maglia", nel perfetto tessuto con cui Dio ci ha ricoperti in attesa dell’eternità.

Noi cristiani viviamo così un illogico bellissimo/tristissimo assurdo: anche se umanamente la morte esiste sulla terra e la viviamo e piangiamo [1], per noi che tendiamo ad essere spirituali [2] la morte davanti a Dio non esiste ed in Cristo che ce ne ha liberati, esultiamo, così come dice: “«Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà” (Giovanni 11:25). E questa è la nostra fede.

 

 (continua)

 

 

 

[1] Giov.11:33 Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: 34 «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù scoppiò in pianto.

 

[2] 

-Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali  (1Corinzi 2:13);

-Or io, fratelli, non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma vi ho parlato come a dei carnali, come a bambini in Cristo (1Corinzi 3:1)

-Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu (Galati 6:1)

-Anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo (1Pietro 2:5)

 

 [3]  Giov 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?»

 

 

 

 

 

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