Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

C' E' AMAREZZA NEGLI OCCHI DELLA GENTE

di Stefania Intartaglia - 25-8-15- h.9


[http://www.rotiniartgallery.com/opera.asp?IDopera=724]

 

 

Sullo sfondo il mare, limpido abbastanza da far dimenticare la sporcizia che poco più in là viene riversata nell'acqua.

Ombrelloni aperti e bambini che giocano. Molti turisti sono partiti, ma la spiaggia è ancora popolata e l'estate ancora in primo piano.

Il sole caldo è compensato da una piacevole brezza.

Si sta bene. Ma stranamente i volti delle persone sono tesi, non c'è gioia nelle loro espressioni, l'insoddisfazione è evidente.

Stralci di conversazioni raccontano di vite sospese in uno strano vuoto che nessuno sa spiegarsi, nessuno sa riconoscere.

 

Una donna è in ansia per l'imminente rientro al lavoro, dovrà lasciare i suoi bambini ad altri. Ci sono abituati da quando erano piccolissimi, tante madri lasciano i figli per poter lavorare, e i bambini crescono lo stesso, dice. Ma adesso lei si chiede quanto rimpiangerà in futuro i momenti persi con loro.

 

Una signora passeggia nell'acqua bassa ma non ne ricava alcun beneficio, perché pensa all'anziana madre che la aspetta al bar e che la tiene bloccata con i suoi molti bisogni. Non ha mai tempo per se stessa, sogna di andarsene lontano da sola per un po'.

 

Un padre parla animatamente al cellulare mentre tiene d'occhio i bambini. Il lavoro lo perseguita, non riesce mai a staccare la spina e porta il telefono con sé fino in riva al mare.

 

Due amici di vecchia data camminano lenti sul bagnasciuga con le mani dietro la schiena. Parlano delle tasse che aumentano e dei figli che non trovano lavoro.

 

Uomini che vengono da lontano girano tra gli ombrelloni proponendo braccialetti, collane e teli colorati, senza insistere, senza fingere, e lasciano dietro di sé una scia di emozioni che turbano per un attimo chi li guarda.

 

Una ragazza sta immobile al sole con gli auricolari che coprono con la musica tutti gli altri suoni. Pensa alla sua ultima storia finita male, si sente amareggiata perché i ragazzi di oggi non vogliono più impegnarsi.

 

E poi uno stillicidio di lamentele che scendono sul paesaggio: la sabbia è fastidiosa meglio gli scogli, il vento è troppo fresco, meglio l'afa, la gente è maleducata, meglio una spiaggia più isolata, i bambini schizzano l'acqua e urlano, meglio quando vanno a scuola, quest'anno sono stati organizzati pochi eventi e ci annoiamo, meglio la montagna, le vacanze stanno finendo e non ci siamo riposati, meglio lavorare.

 

Quasi nessuno guarda davvero il mare e il cielo che, maestosi, trafiggono con la loro bellezza le nostre miserie quotidiane. Soltanto una donna che sta costruendo un castello di sabbia con suo figlio, ogni tanto alza lo sguardo e silenziosamente ringrazia e ricambia in segreto un sorriso che pochi sono in grado ormai di percepire. Prega per quelli che le passano accanto e che non riescono a sollevare gli occhi, camminando senza sapere dove andare, guidati da desideri confusi e inautentici.

 

“Signore, aiuta queste persone a trovarti, affinché non si perdano per le strade di questo mondo tormentato”

 

 

 

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