NON C'E' NIENTE DI MALE

- di Stefania - 6-8-15-

 

 

 

“Questo candidato è davvero capace, è lui che dovrebbe vincere questo concorso. Ma il dottor Y mi ha garantito quell'appalto se assumo suo nipote. È solo uno scambio di favori, non c'è niente di male.”

 

“Lo so che X è sposato, ma sua moglie non è quella giusta per lui, non lo capisce, lo soffoca. Con me invece sta bene, ci amiamo e non c'è niente di male.”

 

“So che non è colpa della signora W se ho fatto quell'incidente con la mia auto, ma lei è ricca si potrà permettere di pagarmi i danni, e anche qualcosina in più, senza problemi. Io invece non ho niente da perdere. Tanto vale farle causa, non c'è niente di male.”

 

“Sì, J ha diritto a queste ferie e se le è meritate davvero, me le ha chieste per stare a casa quando anche sua moglie è in ferie, ma io voglio proprio farmi una vacanza alle Maldive. Non posso lasciare così sguarnito il posto di lavoro, e sostituirlo mi costa troppo. Gliele darò a settembre le ferie, non c'è niente di male.”

 

“Io e K abbiamo un rapporto aperto. Siamo una coppia ma non vogliamo limitare l'uno la libertà dell'altra, quindi ognuno si fa tranquillamente le sue storie e stiamo bene così. Non c'è niente di male.”

 

“H si fida ciecamente di me, ma questa occasione non posso proprio lasciarmela sfuggire: se dico al capo che lei vorrebbe avere un bambino, la promozione la darà certamente a me. È un treno che passa una volta sola e devo prenderlo a tutti i costi, non c' è niente di male.”

 

“I miei genitori sono così limitati. Non capiscono il mio bisogno di esprimere me stessa. Lo spogliarello non è prostituzione, è una forma d'arte, e non c'è niente di male.”

 

“Il mio eroe personale è Z. Lui vive di prepotenza, quando vuole qualcosa non guarda in faccia a nessuno e tutte le porte sono aperte per lui. Certo, non si può definire un uomo onesto o un cittadino modello, ma è lui che conviene avere come amico e io faccio ciò che mi conviene. Non c'è niente di male.”

 

Non c'è niente di male in tutte queste piccole grandi concessioni che continuamente facciamo a noi stessi anche a scapito degli altri? Siamo abituati a ragionare così e, spesso senza accorgercene, attraversiamo dei limiti morali che oggi non hanno senso e appaiono perfino ridicoli. Non hanno senso perché il mondo oggi vive senza Dio, e se Dio non c'è tutto è concesso.

Ma Dio c'è anche se non vogliamo credere, siamo noi ad esserci allontanati dalla Sua presenza. Lontano da Lui non c'è vita e prima o poi, per amore o per forza, tutti ce ne renderemo conto.

 

 

 

 

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