TI AMA PER IL TUO SGUARDO IN ALTO

Di Renzo Ronca – 28-6-15 – 

 

 

Se infatti c'è la prontezza d'animo, uno è accettevole secondo quello che ha e non secondo ciò che non ha. (2Corinzi 8:12)

 

Quanto è difficile innalzarsi dall’umano! Contempliamo un mondo corrotto malato e non riusciamo a sollevare i pensieri verso Dio che ci ama e non ci lascia. Anche guardando noi stessi ci percepiamo come vediamo il mondo: contempliamo le nostre debolezze i limiti i difetti. In questo modo anche lo spirito nostro ci appare come vediamo il nostro corpo: debole e fragile. 

Ma dimentichiamo sempre Chi è davvero Dio.

Non conta la nostra capacità reale di uomini (che sarebbe sempre inadeguata) ma conta invece il nostro versarci "travasarci", gettarci verso Dio in ogni cosa: nei pensieri quanto nelle azioni.

E’ come il bambino che muove i primi passi; non ce la farebbe mai a superare un grosso scalone ma si mette lì in fondo e guardando da sotto in su suo padre, porgendo le mani verso di Lui, muove i piedini come se davvero potesse riuscire a salire. Ebbene il Padre, toccato dal quello slancio fiducioso, conquistato da quello sguardo fiducioso, ricolmo d’amore per la Sua debole creatura, non lo solleverà al di sopra della scalinata?

Non conta dunque la nostra capacità, ma il nostro confidare nel Padre che tanto ci ama.

 

 

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