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NON CI PUO' ESSERE AMORE SENZA PERDONO - VEDERE LA FRAGILITA' DEL PROSSIMO di M.V. 17-11-14- h.19,45
Matteo 6:9-15
9 Voi
dunque pregate così:
Se un cieco cammina per strada e ci rallenta la marcia, aspettiamo con pazienza, cerchiamo anzi di lasciargli la strada, magari lo aiutiamo se lo vediamo in difficoltà, tutto questo in modo istintivo.
Se qualcuno gli imprecasse contro dicendogli: “dai muoviti, che ho fretta, scansati e fammi passare”, rimarremmo scandalizzati classificando la persona come insensibile e maleducata.
Questa gentilezza spontanea è tale per il fatto che riconosciamo nell’altro
una debolezza e una fragilità che è manifesta.
Io credo che facciamo tanta fatica a perdonare gli altri quando peccano contro di noi per il fatto che non vediamo la loro fragilità spirituale, fragilità spesso mascherata con atteggiamenti di autodifesa quali l’arroganza e la supponenza.
Basterebbe leggere dentro alle persone, che ci apparirebbero come realmente sono, spiritualmente fragilissime come dei bambini che hanno perso per strada i loro genitori e vagano piangenti chiedendo aiuto.
Noi eravamo nella stessa condizione, ma abbiamo ritrovato il Padre, ecco che spontaneamente dovremmo essere compassionevoli e dare speranza sul fatto che presto il pianto cesserà per fare posto alla gioia del ritrovamento.
Nel modello di preghiera che il Signore ci ha indicato, il perdono è, non a caso, l’unica nostra azione verso il prossimo. Non ci può essere amore senza perdono.
Il Signore lo sa e ci indica di pregarlo per chiedere la forza di perdonare, perdonare tutti e farlo sempre.
Indice riflessioni in pillole - Home Rendere partecipi gli altri delle proprie meditazioni sulla Parola del Signore è bene. Mandate gli scritti a mispic2@libero.it
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