TUTTO DELUDE MA... C'E' UNA SPERANZA INASPETTATA

di Renzo Ronca - (8-10-14) - agg. 14-1-20

 

 

 

Quando si raggiunge una certa età può capitare di avere, in una mattina qualunque magari davanti allo specchio, una specie di flash del passato, uno scorcio panoramico di una vita trascorsa non proprio come avremmo voluto. Ci può capitare di pensare alle persone che abbiamo tanto amato e che per chissà quali motivi hanno smesso di amarci o che abbiamo smesso di amare. Non ci sono spiegazioni facili a questi trascorsi in bianco e nero. Qualche ricordo doloroso, come una promessa non mantenuta o una aspettativa  delusa, può cancellare quel poco di colore che speravamo di cogliere  in questo nuovo giorno. Possiamo provare molto freddo nel cuore che non sa capire perché ad amore è stato corrisposto il nulla.

 

Ma forse non ci dobbiamo abbandonare alla commiserazione di noi stessi. In fondo può darsi che la vita dell'uomo sia proprio così: troppo distratto per poter capire l'amore. O forse siamo davvero noi ad aver sbagliato, quando per esempio dagli altri ci siamo aspettati lo stesso amore che volevamo dare.

 

Aspettarsi sempre qualcosa, dai genitori, dai figli, da lei, da lui, dagli altri, dal lavoro, dal successo, da noi stessi... e se la smettessimo di aspettare?

Il mondo, la società, le politiche, i governi, le persone deludono; noi stessi deludiamo. 

 

Allora cambiamo la prospettiva!  La vita è difficile; e questo è un fatto. C'è in un mondo che abbiamo reso uno schifo,  dove regna ingiustizia e corruzione. Anche questo è un fatto. Allora facciamo di questi fatti il nostro punto di partenza, non la nostra tomba! 

 

Chi è credente ha altri fatti da mettere in gioco: da una parte c'è un Dio che ci dà una speranza per vivere e dall'altra c'è il quotidiano, cioè una lotta per tutti. "Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato". (Romani 5:5)

 

A volte il Signore ci dà una inaspettata pace dentro al cuore ed una speranza dolce e potente. Viviamola fino in fondo, vestiamoci di questa misteriosa speranza che arriva da un Dio che (almeno Lui) non ha mai spesso di amarci.

 

 

“SPERANZA” (parte di una poesia di A. Galliani)

[...] E’ il volto gaio della sofferenza,

è l’alito vitale che sostiene

colui che arranca nella dura lotta.

Sei tu, SPERANZA, cara amica mia,

che ancor mi fai guardare lassù in alto.

Sei tu, SPERANZA, il fuoco del mio cuore.

Sei tu che in riso trasformi il pianto.

Cullami ancora; non andare via.

Resta con me nell’ombra della sera.

Fammi sperare ancora che ci sia

un canto, un fiore, un’altra primavera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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