REAZIONE ALLE INGIUSTIZIE - di M.V. (24-5-14) - 20-6-18

 

 

Matteo 5:6 "Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati".

 

 

Mai sofferto la fame o la sete?

Deve essere terribile!

Sono sofferenze che io non ho mai provato, ma il Signore sì, nei 40 giorni di digiuno passati nel deserto per essere tentato da satana, ed è stata una prova per il suo fisico e per la sua mente da far perdere la ragione.

Perdere la ragione è quello che spesso succede, lo si sente sempre raccontare da chi ha sofferto la fame o la sete fino al punto di morire ed è riuscito a sopravvivere. Sono testimonianze che ascoltiamo da persone come noi che si sono trovate in situazioni particolari, come in un disastro aereo in qualche zona isolata oppure in un naufragio.

Due milioni di bambini muoiono di fame ogni anno, ma questi non ci raccontano le loro sofferenze in tv personalmente, sono citati solo come un numero complessivo per far notizia.

 

Il Signore usa le parole “affamati e assetati di giustizia” e questo mi ha sempre colpito, sono parole forti.

 

Quando subisco un ingiustizia, quando la vedo subire ad un altro, quando la compio io e me ne rendo conto, provo un dolore fisico intenso, un disagio nella mente e nel corpo.

Viviamo in un mondo per definizione ingiusto perché non c’è giustizia senza Dio e l’ingiustizia la dobbiamo sopportare ogni giorno come la fame e la sete nel deserto.

 

La reazione, almeno la mia, è spesso quello di “perdere la ragione” sorprendendomi in manifestazioni di ira nel misero tentativo di applicare la mia giustizia, elevandomi a giudice soprattutto se l’ingiustizia e palese e grossolana.

 

Cedo spesso a questa tentazione, e chiedo perdono al Signore chiedendoGli un briciolo di quella forza straordinaria che dimostrò tentato nel deserto da satana.

 

Chiedendo perdono al Signore penso alle parole del versetto,  parole che mi fanno capire come Lui conosca perfettamente come ci sentiamo davanti alle ingiustizie del mondo. Ci dice che quella sofferenza è giusta, che è il segnale di uno spirito vivo, che va sopportata ogni giorno in attesa del suo ritorno che sarà come pane appena sfornato per un affamato e acqua fresca di sorgente per un assetato.

 

 

Indice riflessioni in pillole   -   Home

Rendere partecipi gli altri delle proprie meditazioni sulla Parola del Signore è bene. Mandate gli scritti a mispic2@libero.it

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica sono scritti NON PROFIT, senza fini di lucro, per il solo studio biblico personale di chiunque lo desideri - vedi AVVERTENZE